La Ferrari è passata in pochi anni dall’essere un’eccellenza assoluta della F1 a fare la parte della comparsa. Ecco un dato allarmante.
Le regine della F1 moderna sono la Red Bull e la Mercedes, che dal 2010 in avanti si sono spartiti i successi segnando delle vere e proprie ere di dominio. La Ferrari, purtroppo, non è riuscita a stare al passo della concorrenza, ed è ormai a bocca asciutta da 14 anni per quanto riguarda il titolo costruttori e da 15 sul fronte della classifica riservata ai piloti.
Si tratta di un digiuno lunghissimo, che passa anche per tante fasi diverse sul fronte regolamentare. Il crollo è iniziato nel 2009, e con l’era ibrida le cose non sono di certo migliorate. L’ultima speranza sembrava essere il ritorno dell’effetto suolo, e le prime gare di questa stagione avevano fatto sognare i tifosi.
La Ferrari è poi inciampata nei soliti errori che la contraddistinguono da troppi anni, quelli legati alle strategie, a qualche svarione dei piloti ed ai problemi di affidabilità, oltre che ad un’inconsistenza sul fronte del potere politico. La questione del Budget Cap legata alla Red Bull non sembra aver prodotto alcuna sanzione pesante da parte della FIA, e siamo certi che con un’altra dirigenza ci sarebbe potuto essere un esito diverso.
La presenza di John Elkann come presidente non ha di certo aiutato, dal momento che non è un uomo della passione di Luca Cordero di Montezemolo, che spesso seguiva la squadra alle gare e che soffriva come un normale tifoso. Ormai è evidente che occorrerebbe fare un passo indietro su vari fronti, ma Mattia Binotto ha già confermato in blocco questo gruppo di lavoro, e per il futuro non tira una bella aria considerando i passi in avanti fatti dalla concorrenza.
Ferrari, 5 doppiette ottenute il oltre un decennio
Vi ricordate della Ferrari di Michael Schumacher e di Rubens Barrichello che macinava gli avversari ed otteneva doppiette a raffica? Purtroppo, occorre dimenticarsene alla svelta, visto che i risultati ottenuti dal 2010 in avanti sono a dir poco terribili dal punto di vista delle statistiche.
In occasione del Gran Premio del Bahrain del 2010, la Rossa tornò a fare 1-2 dopo un anno e mezzo dal GP di Francia del 2008, nel giorno in cui Kimi Raikkonen dovette cedere il passo a Felipe Massa per via di un problema agli scarichi, conservando comunque la seconda posizione.
A Sakhir, nel 2010, Fernando Alonso esordì con la Ferrari vincendo la gara, e concludendo davanti a Massa che era di rientro dopo il terribile incidente occorso nelle qualifiche di Budapest dell’anno prima. Questa coppia ottenne soltanto un altro doppietta, nel luglio dello scorso anno, al Gran Premio di Germania.
Si trattò di una festa piuttosto sommessa, dal momento che al brasiliano venne chiesto senza mezzi termini di cedere il passo allo spagnolo, che era in lotta per il mondiale. Da quel momento in poi, sul fronte delle doppiette è iniziato un digiuno durato quasi sette anni, visto che la successiva venne conquistata a Monte-Carlo, nel 2017, da Sebastian Vettel e Raikkonen.
Anche questa coppia ne festeggiò soltanto due, con la seconda che arrivò in Ungheria, sempre nel 2017. Dopo tale risultato, ci furono quasi altri cinque anni di digiuno, fino all’1-2 conquistato da Charles Leclerc e Carlos Sainz in Bahrain pochi mesi fa. Dunque, facendo i calcoli, la Scuderia modenese ha conquistato la miseria di cinque doppiette in 12 anni, il dato peggiore mai fatto registrare dalla casa di Maranello.
Anche in passato non erano mai state così poche, e visto il quadro tecnico emerso nella seconda parte del 2022 c’è il serio rischio che le cose non andranno a migliorare nel futuro più immediato. La coppia di piloti è molto valida, anche se i due “Carli” tendono a commettere ancora troppi errori, ma sono gestiti da un box che quest’anno ne ha combinate di cotte e di crude.
L’episodio più clamoroso è sicuramente quello risalente a Silverstone, dove la doppietta era a portata di mano, ma l’errore nel non richiamare ai box Leclerc per montargli le gomme Soft nuove sotto Safety Car lo ha fatto retrocedere sino al quarto posto, regalando la vittoria al compagno di squadra.
La Rossa ha delle gravi lacune interne da sistemare, con la Red Bull e Max Verstappen che stanno facendo incetta di successi in queste ultime gare. Il team di Milton Keynes è destinato a dominare la scena se Mattia Binotto ed i suoi uomini non faranno un deciso passo in avanti nel 2023, e lo stesso discorso è valido anche per la Mercedes. Il futuro dovrà portare dei miglioramenti notevoli, altrimenti si attendono altri anni di sofferenze.