Una Jeep Wrangler era in completo stato di abbandono, ma un car wash di livello eccelso ha cambiato tutto. Ecco com’è andata.
Nel lontano 1986, la Jeep presentò la Wrangler in sostituzione della mitica CJ. Si tratta di un fuoristrada che conserva come un elisir di eterna giovinezza, e che è stata realizzata in quattro diverse versioni nel corso di questi 36 anni di gloriosa e fiera attività. La prima, come detto, fu lanciata nel 1986, ma il progetto partì ben quattro anni prima, nel tentativo di studiare al meglio un modello che potesse sposarsi alla perfezione con le volontà dell’esigente clientela del marchio statunitense.
Chuck Mashigan, ingegnere capo, ne curò il progetto, ed i primi collaudi sul telaio, dopo la sua approvazione, partirono nel 1984. La presentazione ufficiale avvenne a Chigano nel mese di febbraio di due anni dopo, e la vendita iniziò il 13 maggio. Il motore da 112 cavalli ottenne ottimi riscontri, ma il grande cambiamento riguardò l’abitacolo e tutti gli spazi interni, che dovevano risultare ben più comodi rispetto alla CJ, che per quei tempi risultava essere ormai troppo spartana.
La produzione da parte della Jeep proseguì sino alla metà degli anni Novanta, quando la versione YJ venne sostituita dalla seconda generazione, ovvero la TJ. Tale modello rimase attivo dal 1996 al 2006, con un nuovo motore 2,4 litri a benzina che esordì nel 1998, con due versioni distinte del modello che furono lanciate in seguito: la Sport e la top di gamma, vale a dire la Sahara, sempre con due portiere.
La terza generazione, con nome in codice JK, ha visto la luce nel 2006, equipaggiata da due differenti motori che i clienti potevano scegliere: o il 2,8 a gasolio o il più spinto ma meno economico 3,6 benzina, con cambio automatico a sei rapporti. Un’evoluzione ulteriore caratterizzò la Wrangler dal 2011 in avanti, con una potenza massima che venne aumentata di ben 200 cavalli.
La quarta ed ultima generazione disponibile ad oggi è arrivata nel 2017, con nome del progetto riconoscibile in JL. La sua nascita fu resa nota nel 2013 da Sergio Marchionne, visto che avvenne sotto il gruppo FCA che si era creato nel 2014. Ovviamente, su questa serie fece il debutto il sistema ibrido con la motorizzazione mild hybrid, spinto da un pacco batterie da 430 watt-ora.
Ogni buon proprietario di auto che si rispetti ha una gran cura del proprio gioiello, ma questo non è il caso della Jeep Wrangler di cui vi andremo a parlare oggi. Il canale YouTube “WD Detailing” ha diffuso un video in cui viene mostrato il car wash di questa splendida vettura, che una volta giunta in officina era ridotta ad un vero e proprio catorcio.
Infatti, la scarsa pulizia avevano portato la Wrangler in uno stato di abbandono che farebbe impallidire chiunque, anche chi non è affatto interessato alle auto stradali. Per fortuna, i ragazzi protagonisti del video postato in basso sono riusciti nell’impresa di riportarla praticamente a nuovo, riparando ai danni fatti dall’incuria del proprietario.
Questa Jeep viene presentata all’inizio delle immagini che vi mostreremo in seguito come del tutto rovinata in tutte le sue varie parti, come se avesse appena finito di correre una gara di rally raid, se non addirittura la celebre Dakar. Sia gli interni che gli esterni sono massacrati dalla mancata pulizia, e per procedere al car wash senza rischiare di rovinare la Wrangler sono state prese molte precauzioni.
Il lavaggio inizia dallo smontaggio e dalla pulizia di gomme e cerchioni, per poi passare al lavaggio del tetto e della carrozzeria. L’ultimo step è il completo rinnovamento degli interni, che più che ad una vettura di questo tipo erano divenuti simili ad una stalla. Non vogliamo anticiparvi troppo, ma godetevi il lavoro di questi due fantastici ragazzi che sono riusciti nel miracolo di riportare la Wrangler allo splendore originale. Un’impresa davvero epica.
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