Il pilota della Yamaha, Fabio Quartararo, non è più il leader del Mondiale, dopo la pesante caduta in Australia. Il francese ha annunciato il suo nuovo approccio.
Fabio Quartararo è arrivato a Sepang con una mentalità, completamente, differente. Dopo essere stato molto conservativo per mesi nel disperato tentativo di conservare il vantaggio in classifica su Bagnaia, ora dovrà inseguire l’avversario. Stavolta sarà Pecco a poter amministrare un vantaggio di 14 punti sul rivale. Tutto è cambiato dopo l’inaspettato scivolone a Philip Island. La seconda parte di stagione del francese è stata un incubo. In rarissime occasione El Diablo si è rivelato essere competitivo, riuscendo a tenere testa alla Rossa di Borgo Panigale.
Da 91 punti di vantaggio, prima di Assen, il nativo di Nizza ha visto scendere il vantaggio in modo vertiginoso sino alla tappa australiana. Un passo indietro devastante che lo ha portato a perdere la leadership del campionato a due gare dal termine. Ora servirà un vero e proprio miracolo per conservare il titolo. L’attuale campione del mondo ha poche carte da giocarsi, ma proverà ad estrarre il jolly nel momento più importante. Il meteo, ad esempio, potrà essere un fattore. Nella parte mista il pilota potrà fare la differenza. Tutto, però, sembra andare nella direzione della Ducati. Persino Stoner tifa per Bagnaia nella lotta al titolo. Non perdetevi nemmeno una sessione. Ecco gli orari del Gran Premio di Malesia.
Sul tracciato asiatico Maverick Vinales e Marc Marquez sono i più vincenti, con tre trionfi a testa, della griglia. L’ultimo trionfo del 2019 lo firmò l’ex pilota della Yamaha e questa una piccola iniezione di fiducia per Quartararo. Il tracciato di Sepang, lungo 5,5 chilometri, si caratterizza da 15 curve. E’ uno dei circuiti più interessanti dell’intero calendario e dovrebbe esserci maggiori chance per la M1 del Diablo. Saranno previsti 20 giri. Il miglior crono è stato siglato proprio da Fabio Quartararo nel 2019 in 1’58″303. La velocità più alta raggiunta è stata fatta registrare da Ducati che con Iannone toccò i 339,6 km/h.
Quartararo lancia la sfida
In conferenza stampa il francese ha dichiarato: “Sono reduce da una gara a Phillip Island che non mi è piaciuta moltissimo. Ora sono in una posizione nella quale, sostanzialmente, non devo pensare che a dare tutto e spingermi sempre al limite con una mentalità diversa. So che non ho più nulla da perdere, quindi mi approccerò alla gara dando sempre tutto, sin da subito, per trovare i giusti cambiamenti per un set-up ottimale della moto. Dovremo provarle tutte anche in aree mai pensate prima. E’ un tracciato che mi piace, anche se non è il mio preferito in assoluto. Diciamo che se Pecco ha fatto quella rimonta, posso farla anche io. La seconda parte di stagione è stata orribile, lo so, ma ho ancora tempo di cambiarla e svoltare nelle ultime due gare”.
Sia in MotoGP che nelle categorie minori il centauro si è sempre dimostrato veloce. “Qui a Sepang sono stato sempre performante – ha aggiunto il campione – Di conseguenza farò il mio massimo per compiere qualifiche importanti, poi vedremo in ottica gara. Il passo è sempre buono ma bisogna vedere le qualifiche. Nella prossima annata stanno già tutti lavorando per migliorare tutte le aeree, non solo il motore. Non è necessario ripeterlo tutte le volte. Ci siamo parlati e ci stanno lavorando. Il test di Misano è stato positivo circa il motore e vedremo se sono possibili dei passi in avanti anche in merito al telaio”. Il francese è stato rassicurato dal suo team in merito al 2023. Per questo ha deciso di firmare il prolungamento del contratto. Sta di fatto che, in linea generale, sulle sue spalle sono ricadute tutte le responsabilità della squadra.
Fabio ha risposto anche ad una domanda sulla sfida alla Rossa di Borgo Panigale e sul confronto interno con il compagno di team, Franco Morbidelli. “Gareggiare contro le Ducati lo facciamo tutti, ovviamente è difficile ma circa Franco diciamo che questa domanda è complessa. Lui ha fatto nuovi cambiamenti, passando dalla moto del 2019 a quella del 2021 che è molto simile a questa attuale. Quindi la moto è completamente diversa e ha bisogno di essere guidata in modo diverso, ormai è trascorso un anno e mezzo e non so, non posso rispondere a questa domanda. Quest’anno, in generale, abbiamo avuto più difficoltà dell’anno scorso, ma in fin dei conti se io posso fare degli ottimi tempi può farli anche lui. Personalmente molto spesso l’ho aiutato ma non è riuscito a fare lo step necessario in qualifica e nelle gare”, ha concluso il campione del mondo.