Max Verstappen sta per cogliere un record clamoroso che nella storia della F1 appartiene a Michael Schumacher. Ecco di che si tratta.
Il nome di Max Verstappen è destinato ad entrare nella leggenda della F1, ed uno che a 25 anni appena compiuti ha già vinto due mondiali può puntare davvero al top in senso assoluto. Tanto per fare un esempio, Lewis Hamilton aveva vinto il suo secondo titolo a 29 anni, mentre Michael Schumacher ci era riuscito a quasi 27.
Il figlio di Jos ha bruciato le tappe sin dagli esordi, arrivando in F1 nel 2015 quando non aveva neanche raggiunto la maggiore età. Un anno più tardi, al volante della Red Bull, è diventanto il pilota più giovane a vincere un Gran Premio, riuscendo nell’impresa a 18 anni e mezzo nel corso del Gran Premio di Spagna del 2016.
Verstappen, per via dei suoi precoci successi, è già stato paragonato ai più grandi di questo sport, e con la 32esima vittoria ottenuta in Giappone ha già raggiunto anche Fernando Alonso, superando Nigel Mansell in termini di successi di tappa. Vero è che oggi ci sono molte più gare rispetto al passato, ma ciò non toglie nulla alle sue imprese.
F1, Verstappen punta a battere un record di Schumacher
Come sottolineato, nella F1 odierna il numero delle gare è aumentato in modo considerevole. Ad oggi vengono disputate ben 22 gare, e nel 2023 saranno addirittura 24. Ciò significa che battere i record del passato è diventato più facile, e Max Verstappen, sino ad oggi, ha già portato a casa ben 12 affermazioni su 16 Gran Premi disputati.
Ciò significa che domenica, in quel di Austin, potrebbe già pareggiare i conti con Michael Schumacher e Sebastian Vettel, che detengono il record di affermazioni in una singola stagione. Il Kaiser di Kerpen ne ottenne 13 su 18 nel 2004 sulla Ferrari, mentre il quattro volte iridato riuscì nell’impresa nel 2013, quando in calendario erano presenti 19 appuntamenti, dei quali ne portò a casa gli ultimi 9 consecutivamente.
Dando per scontato che oggi si corrano molte più gare, per fare un raffronto preciso con il passato è bene prendere in considerazione la percentuale di vittorie. Nel 2004, Schumacher vinse il 72,22% delle gare, mentre Vettel nel 2013 portò a casa il 68,42% dei successi.
Se Verstappen riuscisse a vincere tutte le ultime quattro gare rimaste, riuscirebbe a stabilire il nuovo primato della storia della F1 in quanto a percentuale di gare vinte, andando ad imporsi in 16 occasioni su 22, pari ad un 72,72%. Numeri davvero incredibili, con la Red Bull che salirebbe a quota 18 successi, soltanto uno in meno della devastante Mercedes del 2016, che portò a casa 19 vittorie su 21 gare in programma.
Super Max viaggia dunque verso la storia di questo sport, con l’obiettivo di strappare a Lewis Hamilton anche il record di punti conquistati in una stagione, risultato ottenuto nel 2019. In termini di punteggio è però impossibile fare raffronti con quanto accadde prima del 2010, dal momento che proprio da quella data il vincitore ha iniziato ad ottenere 25 punti per vittoria, contro i 10 dell’epoca compresa tra il 1991 ed il 2009.
Le regole, nella massima serie automobilistica, sono cambiate in numerose occasioni, ma a restare sono le gesta e le imprese dei piloti. Verstappen è destinato a diventare uno dei più grandi di sempre, e se la Red Bull dovesse mantenere questa superiorità risulterà quasi impossibile per la concorrenza cercare di fermarlo. A meno di miracoli eccezionali.