Le qualifiche del Gran Premio della Malesia della MotoGP hanno regalato la pole position a Jorge Martin. Bagnaia precede i rivali.
Una qualifica incredibile quella che è andata in scena a Sepang, la penultima della stagione della MotoGP. Jorge Martin ha portato al top la Ducati Pramac girando in 1’57”790, rifilando ben quattro decimi ad Enea Bastianini. Pecco Bagnaia è nono davanti ad Aleix Espargaró, con Fabio Quartararo dodicesimo.
Lo spagnolo del team di Paolo Campinoti si è confermato uno splendido interprete delle qualifiche, ed in MotoGP non ha praticamente rivali sul giro secco. Può sorridere anche Enea Bastianini, secondo e grande protagonista della giornata odierna, ma staccato di oltre mezzo secondo dal poleman.
Il “Bestia” è stato il migliore di quelli che sono ancora matematicamente in lotta per il mondiale, anche se i 42 punti di ritardo da Bagnaia rendono il suo compito molto difficile. Pecco ha concluso, come detto, al nono posto, ma peggio di lui hanno fatto Aleix Espargaró e Quartararo.
Lo spagnolo è caduto nel giro decisivo, ed il campione del mondo ha dovuto abortire il tentativo finale a causa di un errore nella parte centrale della pista. Meglio di lui ha fatto un ottimo Franco Morbidelli che ha chiuso ottavo, mentre Marc Marquez si è inventato un gran giro salendo terzo proprio sotto la bandiera a scacchi.
Quarto Marco Bezzecchi, seguito da Alex Rins e Luca Marini. La battaglia mondiale scatterà tra poche ore, e siamo certi che sarà una sfida indimenticabile visto l’ordine di partenza che ha mischiato e non poco le carte. La Ducati è la grande favorita, con Bastianini che ha una grandissima occasione.
Penultima qualifica stagionale per la MotoGP, e forse quella di Sepang è la più importante di tutto l’anno, almeno sino ad oggi. Il Q1 è subito decisivo, dal momento che in battaglia per passare il turno ci sono sia Pecco Bagnaia che Marc Marquez. Per il leader del mondiale si è trattato di un week-end terribile sino ad ora, con la caduta nelle terze libere che gli ha impedito di poter cercare di entrare direttamente in top ten.
Per lui è fondamentale cercare di passare il turno, dal momento che la partenza dalle retrovie equivarebbe ad una condanna ad una gara di sofferenza. Bagnaia dimostra subito di avere un bel passo, piazzandosi davanti al compagno di squadra Jack Miller, anche lui costretto a passare dalla prima fase delle prove ufficiali.
Il primo a cadere è Darryn Binder, a conferma di una stagione davvero terribile per il debuttante in MotoGP. Bagnaia sigla un 1’58”645 staccando Miller di quattro decimi, ed in casa Ducati inizia una lunga discussione in merito al montaggio di una seconda gomma nuova, che dopo diversi minuti viene montata.
Il rider torinese non prende rischi e decide, giustamente, di andare con un set fresco, per evitare brutte sorprese a causa dell’evoluzione della pista. Tanti errori nell’ultimo tentativo, con Alex Marquez che cade, così come suo fratello e Miller arrivano lunghi dovendo abortire i loro tentativi.
Nel giro dopo, Jack cade malamente all’uscita della seconda curva, e Marc Marquez con un guizzo riesce ad entrare in Q2 proprio al posto dell’australiano. Bagnaia accede alla fase decisiva delle qualifiche senza troppi problemi, evitando anche di sfruttare eccessivamente il secondo set di gomme.
Poco dopo scatta il momento decisivo, ovvero quello del Q2 che deciderà l’ordine di partenza. Pecco gira con un tempo alto, ma con una gomma usata. Va subito davanti a lui Luca Marini, ma è Enea Bastianini a far segnare subito un gran tempo. Tempo spaventoso di Jorge Martin che va sull’1’58”021, demolendo di oltre mezzo secondo il miglior crono del week-end che lui stesso aveva messo a referto nelle terze libere.
Lo spagnolo sembra davvero inarrivabile sulla sua Ducati Pramac, mentre il tempo di attacco di Fabio Quartararo lo pone soltanto undicesimo, subito dietro a Bagnaia. Bastianini si migliora e si fa sotto a Martin, mentre Marini è terzo davanti all’Aprilia di Maverick Vinales e Marco Bezzecchi.
Bagnaia è sesto dopo il primo run, seguito da un eccellente Franco Morbidelli che finalmente è competitivo, confermando quanto di buono aveva già messo in mostra al venerdì. Ottavo Aleix Espargaró, seguito a ruota dalle Suzuki di Alex Rins e Joan Mir. In difficoltà Quartararo che è undicesimo ed ultimo, considerando che Marquez non è sceso in pista evitando di girare con gomma usata.
“El Diablo” è uno dei primi a scendere in pista, nel tentativo disperato di risalire. Su una pista come quella di Sepang, l’alfiere della Yamaha si aspettava di avere un passo ben diverso, considerando soprattutto il gran lavoro che sta svolgendo Morbidelli, che nelle ultime gare è progredito avvicinandosi alle prestazioni del compagno di squadra.
Come in Australia, anche qui in Malesia Marquez scende in pista attaccato a Bagnaia, nel tentativo di sfruttarne la scia. Tuttavia, Pecco commette un altro errore e cade dopo aver fatto segnare uno strepitoso primo settore, ed è costretto ad abbandonare la qualifica dal momento che alla bandiera a scacchi mancano soltanto due minuti.
Nonostante l’aver perso il riferimento di Bagnaia, Marquez fa un gran giro e sale terzo, con Pecco che scende settimo. Quartararo però non ne approfitta e rallenta a causa di un piccolo errore, restando condannato alla dodicesima posizione che lo vede ultimo tra quelli che hanno preso parte al Q2. Il disastro di coloro che lottano per il titolo lo completa Aleix Espargaró che scivola nel finale.
Martin si migliora ancora negli ultimi istanti, e chiude davanti a Bastianini ottenendo l’ennesima pole position della sua carriera. Terzo Marquez, ma ci sarà molto da discutere per il fatto di essersi nuovamente incollato a Bagnaia, con Davide Tardozzi che non le ha mandate a dire dopo la qualifica.
Quarto Bezzecchi, davanti ad un grande Rins che con la Suzuki si candida ad una gara da protagonista. Sesto Marini, poi un grande Morbidelli e Vinales. Nonostante la caduta, Bagnaia chiude nono davanti ad Aleix che conclude la top ten e Mir. Dodicesimo Quartararo, al termine di una qualifica disastrosa. Alle 9 di domani ora italiana la partenza della gara.
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