Carlos Sainz è stato subito molto veloce ad Austin, comandando la prima sessione di libere. Ecco il suo commento alla fine della giornata.
Un venerdì di prove libere molto particolare quello che è andato in scena ad Austin per il Gran Premio degli Stati Uniti. A far segnare il miglior tempo di giornata è stato Charles Leclerc con la Ferrari, che nella seconda sessione ha fatto segnare un 1’36”810 che lo ha posto davanti a tutti. Carlos Sainz era stato il più rapido nel turno mattutino, chiudendo in 1’36”857, a soli 47 millesimi da quanto fatto dal compagno di squadra poche ore dopo.
Tuttavia, come anticipato, la giornata è stata quasi interlocutoria sul fronte delle prestazioni, dal momento che la sessione pomeridiana è stata caratterizzata dal test sulle Pirelli 2023, con mescole che non verranno utilizzate in questo fine settimana. I riscontri fatti segnare dalle Ferrari sono stati comunque molto positivi, nella speranza che possano poi confermarsi per il resto del week-end.
Max Verstappen con la Red Bull ha chiuso ad un paio di decimi dalle Rosse, visto che al mattino aveva girato in 1’37”081, ma senza mai provare il long run. Il passo gara è il grande dilemma che attanaglia Leclerc e Sainz dopo quanto visto negli ultimi due mesi, ed Austin rappresenterà un banco di prova notevole per il nuovo fondo che era stato portato in Giappone, visto che la gara bagnata di Suzuka non ha rappresentato un test significativo.
Quella situata in Texas è una pista molto selettiva e che sulla carta dovrebbe esaltare le caratteristiche tecniche della RB18, monoposto ormai al top in tutte le aree, soprattutto in termini di rettilinei ed anche curve veloci. Le Ferrari sono risultate molto rapide nel terzo settore, quello caratterizzato da un tratto molto lento, dove contano grip meccanico e trazione.
Il leit motiv che ha contraddistinto la seconda parte di stagione è quello di una Rossa molto forte al sabato (come accaduto per tutto l’anno), che si lega però a delle grandi difficoltà nella gestione delle gomme in gara. Per il momento, non sono arrivate notizie riguardo al cambio di motore sulla monoposto di Leclerc, e sarà interessante capire se ciò avverrà nella giornata odierna.
Sicura, invece, la retrocessione di almeno 5 posizioni in griglia per quanto riguarda la Red Bull di Sergio Perez, sulla quale è già stato montato un nuovo motore endotermico. Con grandi probabilità, sulla RB18 del messicano verranno sostituiti anche altri elementi, per cui non è da escludere che lo vedremo scattare ancor più indietro in gara.
Le qualifiche di Austin si avvicinano, e la Ferrari ha tanta voglia di fare bene per scrollarsi di dosso le pressioni di un periodo terribile. Carlos Sainz ha dimostrato di avere un gran bel passo, e se sulla monoposto di Charles Leclerc dovesse essere cambiato il motore toccherà a lui andare a caccia della pole position.
Lo spagnolo l’ha ottenuta sul campo a Silverstone sotto la pioggia, trasformandola poi in vittoria alla domenica dopo una gara rocambolesca. Secondo le statistiche, Carlitos ha portato a casa due partenze al palo in questa stagione, visto che a Spa-Francorchamps si era qualificato con il secondo tempo, per poi approfittare della penalizzazione in griglia del vero poleman, ovvero Max Verstappen.
Sainz ha rilasciato le prime dichiarazioni dopo essere sceso in pista, quelle riportate nel consueto comunicato della Ferrari: “Quello di Austin è stato un venerdì molto particolare e diverso da ciò che facciamo di solito. Nelle prime prove libere non abbiamo avuto problemi e siamo riusciti a completare regolarmente il nostro programma, il che è molto positivo“.
Il figlio del due volte campione del mondo rally ha aggiunto: “Il secondo turno è stato riservato al test sulle Pirelli del prossimo anno, abbiamo girato con queste mescole per un’ora e mezza senza mai intervenire sui settaggi della vettura. Dunque, le ultime prove libere assumeranno un’importanza ben più alta del solito, saranno fondamentali per preparare al meglio le qualifiche. Siamo stati veloci tutto sommato, sono fiducioso per il sabato, vogliamo ottenere un bel risultato per poi andare all’attacco in gara“.
Dalle parole dello spagnolo emerge un cauto ottimismo, ma va detto che quasi nessuno ha simulato il long run, vero cruccio della Ferrari di questa seconda parte di stagione. La Rossa deve capire come intervenire per limare tutti i difetti di questo progetto, nella speranza che gli errori commessi non si ripetano tra pochi mesi. Ora l’obiettivo è quello di tornare alla vittoria, risultato che manca all’appello da oltre 100 giorni. Contro una Red Bull così sarà molto difficile, ma i due “Carli” ci proveranno senza dubbio.
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