F1, nuovo terremoto in vista? Arriva la decisione della FIA

Quanto avvenuto durante il recente GP di Suzuka ha prodotto delle conseguenze. La FIA ha deciso di operare un taglio drastico nello staff.

Tutto era partito dalla denuncia di Pierre Gasly arrivata a caldo in Giappone. Al pilota Alpha Tauri non era proprio andata giù la scena a cui aveva appena assistito. Quando poco dopo l’esposizione della bandiera rossa avvenuta al giro 3 di un gran premio stravolto dal maltempo, una gru era entrata in pista nonostante le condizioni di scarsa visibilità.

Davanti a quel mezzo pesante che procedeva in senso di marcia contrario, al francese, come al resto dei corridori e a tutti noi spettatori, è tornato alla mente Jules Bianchi. E quel tragico incidente occorsogli proprio sul tracciato nipponico nel 2014. Un botto che lo costingerà nove mesi in coma. Prima della definitiva scomparsa.

Bandiera FIA (Ansa Foto)
Bandiera FIA (Ansa Foto)

Spaventati e arrabbiati per un fatto a cui speravano di non assitere più, i corridori alla fine hanno deciso di unire la loro voce a quella del transalpino. E tramite la GPDA, ovvero il loro sindacato, hanno scritto e inviato una lettera alla FIA. Addirittura alcuni di loro sono stati sentiti direttamente dal presidente Mohammed Ben Sulayem.

Dopo aver aperto un’indagine sugli avvenimenti contestati e vagliato i video e i dati a disposizione, i federali hanno convenuto che non sono stati compiuti errori né da parte loro, né dai commissari. Nello specifico l’evento è stato neutralizzato nelle tempistiche corrette. L’unico intoppo si è verificato quando proprio il #10, rientrato al box per montare gomme full wet, non è stato atteso dalla Safety Car. Questo poiché per garantire il massimo della sicurezza nel percorso di gara, viene tralasciato quanto succede ai suoi margini. Pit lane compresa.

La FIA interviene: cosa cambia sin da Austin

Pur autoassolvendosi, la Federazione Internazionale, ha comunque riconsciuto che viste le criticità create dagli spruzzi, forse il carroattrezzi sarebbe dovuto entrare in una seconda fase.

Dunque, a partire da quello weekend, quindi dal round del Texas, verranno presi alcuni provvedimenti.

Per prima cosa, tramite un sistema di messaggistica ufficiale, le scuderie saranno informate in tempo reale dell’ingresso in pista dei mezzi di soccorso. Queste di rimando dovranno immediatamente informare i rispettivi driver.

In secondo luogo verrà introdotta una finestra di monitoraggio VSC/SC per aver uno sguardo d’insieme su tutto ciò che si sta svolgendo sul tracciato ai box.

Qunidi verrà adottata una nuova funzione, capace di modificare il delta-time imposto ai conduttori nei settori in cui si è verificato un crash.

A margine del meeting che ha portato l’organo governativo ad apportare tali cambiamenti, si sono svolte altresì delle discussioni relative alla tenuta delle gomme da bagnato, ritenute un po’ da tutti i protagonisti del Mondiale non adeguate. Per questo l’ufficio tecnico si è messo in contatto con Pirelli per cercare di trovare una soluzione all’importante questione.

Infine, dettaglio non indifferente, la Federazione ha optato per la rimozione immediata del regime di rotazione dei direttori di corsa. Esce dunque di scena Eduardo Freitas. Mentre Niels Wittich, gestirà i restanti appuntamenti, ovvero States, Messico, Brasile ed Abu Dhabi.

L’alternanza era stata introdotta per rendere meno gravoso il compito ed evitare episodi come quello famoso di Yas Marina dello scorso anno, quando in cabina c’era Michael Masi.

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