Max Verstappen si è già laureato per la seconda volta consecutiva campione del mondo, eppure le critiche nei suoi confronti non mancano.
Il nuovo decennio è iniziato con il dominio di Max Verstappen e della sua Red Bull, perché dopo il 2021 anche il 2022 è finito in tasca al campione olandese e come tutti coloro che stanno al vertice della piramide non possono far altro se non attirare su di sé invidie e diversi fischi nei suoi confronti.
A inizio stagione c’era grande speranza attorno alla Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco che per molti era il vero favorito per la vittoria finale, ma alla fine il dominio Red Bull può continuare.
L’Era della Formula 1 continua a essere sempre di più targata da Max Verstappen, uno che può già essere considerato come una leggenda assoluta del mondo dell’automobilismo, perché due titoli Mondiali sono stati vinti solo dai campionissimi.
Il figlio di Jos si è dimostrato un vero e proprio martello, capace di elevare sempre di più il valore di una Red Bull già fortissima e che sta portando con sé una quantità immensa di polemiche attorno alla sua gestione.
La casa austriaca infatti non sta di certo brillando per correttezza e trasparenza nei suoi lavori, infatti la critica legata al Budget Cap sta rischiando di minare sempre di più i meriti dei successi assolutamente meritati di Super Max.
Già in occasione della sua vittoria al Gran Premio di Monza venne sommerso dai fischi una volta sul gradino più alto del podio, non perché avesse vinto, ma solamente perché il pubblico italiana aveva visto quella chiusura di gara in regime di Safety Car come una vera e propria presa in giro.
Ora non stiamo parlando più di gare concluse dietro alla macchina di sicurezza, ma i problemi sono legati alle clamorose e continue irregolarità della Red Bull per quanto riguarda il discorso legato al Budget Cap.
La FIA dovrebbe far chiudere la vicenda, come al solito, in tarallucci e vino, perché onestamente non può che essere considerata così la probabile multa e diminuzione del 25% del tempo per poter consultare la Galleria del Vento.
Dunque questa situazione legata al mondo Red Bull di riflesso sta creando non pochi problemi con il pubblico anche verso Super Max che ad Austin non è stato per nulla accolto dall’attesa ovazione del pubblico.
In Texas sono ormai tanti anni che la passione per la Formula 1 è letteralmente esplosa e sta raggiungendo livelli sensazionali, con il pubblico che è accorso in massa per poter assistere alla presentazione dei piloti in griglia di partenza.
Ovviamente il pilota campione del mondo è stato tenuto come gran finale, ma non appena è salito sul palco e l’intervistatrice gli ha chiesto come si sentisse, le sue parole sono subito state sommerse dai fischi.
Ripetiamo e ribadiamo, non sono dei fischi riferiti a Verstappen, ma lui purtroppo rappresenta la Red Bull, una società che non è mai stata un grande esempio di limpidezza, meno che meno ora.
Nessuno mette in discussioni le immense qualità di Max Verstappen, un pilota che dimostra in ogni gara di essere un fenomeno assoluto e con una capacità di sbaragliare i rivali che è davvero unico.
L’olandese però in questo momento si trova al vertice non soltanto della Formula 1, ma anche di una Scuderia che sta rappresentando quanto di più sbagliato ci sia nel mondo dello sport, perché al giorno d’oggi è folle pensare che uno sforamento del Budget non possa influire.
Il crollo del Budget Cap rispetto al passato è stato sostanziale, in brevissimo tempo si è passati da 350 milioni a soli 150 milioni, dunque nel momento in cui una Scuderia non lo rispetta diventano chiari ed evidenti i vantaggi e miglioramenti.
Lo stesso Lewis Hamilton ha spiegato come sarebbero bastati solo 300.000 euro per poter perfezionare nel finale la sua Mercedes e magari riuscire a vincere così l’ottavo titolo Mondiale nel 2021.
A questo punto diventa logico capire come la Red Bull in questo momento sia il demonio ed è assurdo che Chris Horner faccia l’agnellino che si stupisce del perché tutti quanti ce l’hanno con loro e chiedono il pugno duro.
Il Team Principal ha parlato di querele e di bullismo nei confronti di tutti coloro che chiederanno pene esemplari nei confronti della Red Bull, non capendo che gli unici che sono in torto, dato che c’è una sentenza della FIA, è proprio la Scuderia austriaca.
Roberto Chinchero, giornalista di Sky, si è detto molto infastidito dai fischi nei confronti di Verstappen, ma ribadiamo che non c’è assolutamente un odio nei confronti dell’olandese, ma solo per chi rappresenta.
La speranza è che la situazione possa migliorare e che si possa fare chiarezza, per tornare a godersi senza problemi una leggenda assoluto come l’olandese.
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