Gara durissima per Marc Marquez, a Sepang, dopo il terzo posto ottenuto nelle qualifiche. Ecco i motivi di una disfatta annunciata.
La partenza del Gran Premio della Malesia ha subito stravolto le carte in gioco. Dalla quarta fila Fabio Quartararo è scalato dalla dodicesima alla quinta posizione. Ha fatto lo stesso Pecco Bagnaia che ha trovato un corridoio interno, tutto sulla destra alla prima curva, dalla nona alla seconda posizione. I primi, tra l’altro, sono scattati in modo normale, ma i due rivali alla corona iridata hanno calato il jolly. Entrambi hanno guadagnato sette posizioni al via, naturalmente le Desmosedici hanno fatto subito il vuoto. Jorge Martin ha provato a scappare via, legittimando il super tempo fatto segnare in qualifica.
Bastianini si è messo negli scarichi di Bagnaia, gestendo la mescola. Alle spalle dei primi tre, Marc Marquez ha preso molto distacco dal terzetto in vetta alla classifica nel giro di due giri. Fabio Quartararo si è rifatto sotto, lottando per la quarta piazza. Al momento c’è una differenza chiara tra la potenza della moto di Borgo Panigale e quelle giapponesi. Anche per questo motivo Fabio Quartararo ha iniziato a fare tanti errori, nelle scorse settimane, nel tentativo estremo di tenere il passo di Bagnaia. Quest’ultimo gli ha rimontato 91 punti, da Assen a Philip Island. El Diablo è riuscito a superare un Marc Marquez in clamorosa difficoltà sull’asciutto.
Lo spagnolo lo aveva detto che avrebbe fatto fatica ed è stato risucchiato nel gruppone delle Suzuki di Mir Rins, nel gruppetto in cui erano presenti anche Marco Bezzecchi e Brad Binder. Jorge Martin si è steso al settimo giro, lasciando strada agli altri due ducatisti. I compagni di squadra della prossima stagione, Enea e Pecco, hanno dato ai fan della Ducati un assaggio di quello che potranno fare nella prossima stagione. Bastianini non ha mai mollato il torinese, mentre alle spalle dei due italiani, Fabio Quartararo e Marco Bezzecchi si sono dati battaglia per la terza piazza. Dopo aver superato le Suzuki e lo stesso Marc Marquez, Bezzecchi ha provato a raggiungere El Diablo. Il compagno di squadra del francese, Franco Morbidelli, ha dovuto scontare due long lap penalty, vivendo l’ennesimo weekend da incubo.
Con il passare dei giri Marc Marquez è crollato, con tempi molto alti, chiudendo settimo alle spalle anche di Alex Rins e Jack Miller. L’otto volte campione del mondo è arrivato ad oltre 14 secondi dai primi. Un passo indietro evidente rispetto a quanto messo in mostra in Australia dove MM93 ha lottato per la vittoria con Rins e Bagnaia. Il ritorno di Marc Marquez, fin qui, è stato positivo. Al di là del passaggio a vuoto in Spagna, il centauro della Honda ha messo in mostra uno stato di forma ottimo. Oggi il problema principale non sembra essere quello legato all’aspetto fisico, ma al feeling con la moto. In qualifica il rider di Cervera non si è spiegato come ha tirato fuori il giro nel finale per piazzarsi in prima fila.
La delusione di Marc Marquez
In MotoGP la partenza risulta essere importantissima, ma senza il passo di gara giusto è facile scivolare nel gruppone. C’è un po’ di rammarico in casa Honda perché la posizione in classifica costruttori continua ad essere pietosa, ultimi anche dietro alla Suzuki, in una annata disgraziata. I motivi dei problemi riscontrati a Sepang li ha analizzati, a DAZN, il centauro della Honda: “Ieri ho detto che un settimo posto era buono ed è quello che è. Io voglio sempre di più e siamo stati molto lontani dal vincitore. Sotto tutti gli aspetti, troppi secondi, ma ci ho provato. Sono partito caldo al primo giro per seguirli. Ho fatto un buon primo giro, ma già ho visto che usavo tanto le gomme e a fine gara l’ho pagata, non riuscivo a gestirla bene, ma quando non hai la velocità, non puoi gestirla bene ed è quello che dobbiamo cercare di migliorare”.
“Sapevo che questo circuito è uno dei miei peggiori per il mio stile di guida. E’ anche uno dei peggiori per la moto perché se non hai un motore sul rettilineo non puoi fare niente – ha aggiunto Marquez in merito alla scarsa potenza della sua Honda rispetto alla Ducati – fisicamente mi sono sentito abbastanza bene, ma quando fatichi con la moto, soffri perché vorresti andare più veloce, ma si muove di più. Al giro 4-5 affannavo dentro il casco. Questo è il circuito in cui ho sofferto più di tutti, anche più del Giappone”. Il centauro spera di poter fare dei passi in avanti in vista dell’ultima sfida dell’anno di Valencia. “Vedremo come andrà. E’ un circuito che mi piace, ma so che ci saranno piloti che andranno molto veloci. La Ducati è avanti su tutti i circuiti” ha concluso il Cabroncito.