Quando siamo sul finire di un campionato di MotoGP a dir poco traumatico per la Honda, giunge una notizia positiva per il futuro.
Sesta e fanalino di coda tra le marche presenti in MotoGP, con un bottino di appena 153 punti contro i 432 della Ducati, la Honda si appresta a far calare il sipario su uno dei suoi campionati più deludenti della storia.
Mai, probabilmente, avrebbe pensato che senza l’apporto di Marc Marquez, o comunque con lo spagnolo a mezzo servizio, sarebbe finita tanto indietro. Con il passare delle settimane, quella che poteva essere soltanto una sensazione, si è tramutata in un dato di fatto. Dal 2013 in avanti, la moto è stata costruita sullo stile del #93, e non appena lui non è più stato in grado, per le note ragioni fisiche, di essere in sella tutti i weekend, in HRC hanno perso il bandolo della matassa, creato una RC213 V adatta solo parzialmente all’iberico e zero a tutti gli altri piloti schierati dal brand.
Basti guardare all’esito del GP di Sepang di domenica scorsa. Solamente l’otto volte iridato è stato capace di chiudere in top 10.
Una situazione preoccupante, soprattutto in ottica 2023, quando difficilmente avverranno stravolgimenti. Ciò malgrado però c’è chi al marchio di Hamamatsu vuole dare ancora fiducia.
Honda rinnova con il title sponsor
Si tratta della Repsol che sin dalla sua creazione è stata legata al mondo dei motori e delle competizioni ad alto livello: dalla F1, al motomondiale.
La lunga e vincente storia del marchio nipponico, sempre presente nel massimo campionato a due ruote a partire dalla sua nascita nel 1949, ha dunque convinto il partner petrolifero a proseguire nella collaborazione fino al 2024.
Questo almeno secondo la stampa locale, in particolare El Periódico de Catalunya. al momento non è noto quando verrà reso noto pubblicamente. Probabilmente prima dell’ultimo round fissato al Ricardo Tormo di Valencia il prossimo 6 novembre.
Il binomio Honda – Repsol è tra i più gloriosi in assoluto nella 500 cc poi diventata MotoGP. Sei titoli sono arrivati grazie a Marquez, cinque a Mick Doohan, tre a Valentino Rossi e uno per merito di Alex Crivillé, Nicky Hayden e Casey Stoner.
Uno dei motivi per cui lo sponsor ha deciso di rimanere nonostante i risultati non stiano arrivando, è che la top class motociclistica rappresenta un buon banco di prova. Per le nuove tecnologie. E i carburanti innovativi.
Non va infatti dimenticato che per il 2024 la Dorna ha stabilito che tutti i costruttori iscritti dovranno utilizzare benzine con almeno il 40% di materiale non fossile ed entro il 2027 il 100%.
Un cambio marcia che per Repsol non rappresenta un problema. Anzi si sposa perfettamente con la direzione intrapresa che unisce la sostenibilità alle alte prestazioni. Tanto che il Cabroncito e Pol Espargaro hanno già avuto modo di misurarsi con qualche esperimento. Lo stesso dicasi per la Dakar e la Toyota di Isidre Esteve.
Non bastasse è da qualche tempo che l’azienda energetica è entrata nella F4 francese come fornitrice. Un impegno che l’ha portata a produrre nella sua fabbrica di Mostoles 30.000 litri di combustibile totalmente bio.