La Ferrari ha rimediato una sonora sconfitta in Texas, ma Jock Clear non è d’accordo con le critiche. Ecco le sue parole.
La Ferrari non sa più vincere, ed anche l’ennesima pole position stagionale ottenuta in Texas è stata un buco nell’acqua. Ad Austin, in termini di passo gara, la Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di Lewis Hamilton hanno surclassato il povero Charles Leclerc, che dopo una splendida rimonta non ha potuto nulla nelle ultime battute.
Quello che ad inizio anno era il segreto di questa macchina, ovvero un’accurata gestione delle gomme, si è trasformato in un incubo, dal quale sarà difficile tirarsi fuori in chiave 2023. A ciò si aggiunge un grande distacco dalla RB18 in termini di velocità massima, il che rende sia le Ferrari che tutti gli avversari troppo vulnerabili in rettilineo.
Il concetto studiato da Adrian Newey è stato davvero impressionante, con un corpo vettura che riesce ad ottenere un’efficienza aerodinamica che non ha eguali. Grazie alla dieta dimagrante portata avanti di gara in gara, la Red Bull è riuscita anche a risolvere i suoi guai in gestione gomma e nella velocità di percorrenza delle curve lente, diventando inavvicinabile in tutto e per tutto.
Mattia Binotto, dopo la gara, ha praticamente alzato bandiera bianca, stessa cosa fatta anche da Leclerc. Il monegasco ha dichiarato che contro Verstappen non c’era assolutamente nulla da fare sul lunghissimo rettilineo texano, e va detto che la Red Bull ha sposato un concetto di vettura che si adatta alla perfezione ai tracciati moderni.
Infatti, al contrario del passato, è sempre più facile trovare piste ricche di allunghi, volute dal Circus per aumentare sorpassi e spettacolo. Dunque, l’efficienza aerodinamica ha ormai un’importanza capitale, ed essere lenti sui rettilinei, come ha dimostrato la Mercedes, equivale ad una vera e propria condanna alla sconfitta.
Per il prossimo anno, a Maranello ci sarà molto da lavorare, nella speranza che le top speed non siano più un problema. La Red Bull ha acquisito un vantaggio enorme in tutte le aree, e pensare di dar battaglia sin da subito sarà molto difficile. Quello degli sviluppi sarà un tema fondamentale, e quest’anno abbiamo visto quanto potessero essere determinanti.
Ferrari, ecco il commento di Jock Clear
La Ferrari soffre di un grave deficit in termini di velocità massima rispetto alla Red Bull, ma ad inizio anno tale problematica era piuttosto marginale, dal momento che la Rossa era nettamente più competitiva sul fronte telaistico. Nelle prime tre tappe, il Cavallino era superiore alla RB18 in termini di gestione gomma, ma la situazione si è poi invertita.
Tuttavia, l’ingegner Jock Clear crede che non ci siano problemi di sorta sulla Rossa e sul discorso velocità massima, come ha spiegato a “Tech Talk“. Ecco le sue parole: “Arrivati a questo punto del campionato, è abbastanza chiaro ciò che noi e la Red Bull abbiamo fatto in termini di scelte legate al progetto. Credo che non ci sia assolutamente niente che non vada come dovrebbe riguardo alla nostra top speed sui rettilinei, ma lo stesso discorso è valido per loro e le prestazioni che hanno nelle curve a bassa velocità“.
“Tutto ciò dipende soltanto dalle decisioni che gli ingegneri prendono con mesi di anticipo sullo sviluppo della vettura dell’anno successivo, cosa che non è facile cambiare dall’oggi al domani. Sono scelte tecniche e come tali vanno considerate, senza pensare a qualcosa che non va in un progetto solo perché una macchina eccelle in qualcosa“.
“Le nostre soluzioni e quelle della Red Bull poi producono dei risultati simili in tempo di lap time, anche se riescono a raggiungerlo in modi e maniere diverse. La differenza principale è in una zona molto importante, ovvero nella zona posteriore della macchina, dove si trova la sezione di uscita dei tunnel Venturi, dove è situato quello che viene chiamato foot plate. Si trova davanti alle ruote posteriori, ed è una parte molto sensibile in termini di carico aerodinamico. In passato si tendeva a portare due o tre grandi upgrado per ogni stagione“.
Clear ha concluso: “Tuttavia, credo che con la situazione del Budget Cap, in quest’annata la maggior parte delle squadre sia stata più accorta sulle spese, portando un pezzo ad una gara piuttosto che ad un’altra, con aggiornamenti che sono risultati più piccoli. Non si vedono grandi balzi in avanti o pacchetti che garantiscono mezzo secondo al giro di guadagno, ma ad ogni gara i vari team portano dei piccoli dettagli che si inseriscono in un pacchetto che a questo punto dell’anno è ormai chiaro e che non può essere rivoluzionato“.