Max Verstappen ha vinto per la 33esima volta in carriera ad Austin, ed è sempre più nella leggenda. Ecco il suo prossimo obiettivo.
Il Gran Premio degli Stati Uniti ha visto imporsi, per il secondo anno consecutivo, Max Verstappen, che ha compiuto l’ennesimo capolavoro di una stagione priva di errori. Nonostante il pit-stop lento da parte della Red Bull (una vera rarità), il campione del mondo non si è accontentato, dimostrando il solito temperamento del cannibale, che non molla neanche per sbaglio.
In molti hanno criticato il suo team radio che ha seguito l’errore ai box, nel quale ha ironicamente urlato “Beautiful guys“, ma va detto che questi sono i comportamenti che differenziano il campione dal pilota qualunque. Non bisogna mai sentirsi appagati, altrimenti imprese come quelle di domenica non si costruiscono.
Verstappen ha sicuramente tra le mani la macchina migliore, e Charles Leclerc le ha provate tutte con la sua Ferrari per tenerlo dietro, ma non c’è stato nulla da fare. Anche Lewis Hamilton ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, e vedendo le immagini del sorpasso di Super Max a sette giri dalla fine viene da dire che, forse, il britannico avrebbe potuto chiudere di più la porta.
L’olandese è stato bravissimo a tenersi “nascosto” sino alla staccata, per poi venire fuori e prendersi la posizione proprio all’ultimo, come fatto da Leclerc ai danni di Sergio Perez qualche passaggio prima. Gli ultimi giri sono stati una parata trionfale per il figlio di Jos, con la Red Bull che si è goduta la conquista del titolo mondiale costruttori, il quinto della sua storia.
Con un pilota così ed un progetto come la RB18, ci sono tutte le basi per aprire un ciclo tecnico dominante, come quello che vide Sebastian Vettel conquistare per quattro mondiali consecutivi tra il 2010 ed il 2013. La Ferrari, che doveva essere la grande sfidante, ha retto solo per quattro gare, per poi sparire dai radar a causa di problemi tecnici, errori di strategia e dei piloti e sviluppi non adeguati.
La Mercedes, dal canto suo, ha del tutto sbagliato il progetto iniziale, ma gli va riconosciuta un’importante crescita, anche se il margine da recuperare è ancora molto. Su alcune piste, la freccia d’argento è la seconda forza, come accaduto ad Austin ed a Zandvoort, ma in altri week-end fa una fatica estrema e si ritrova lontanissima da Red Bull e Ferrari.
L’Hamilton visto ad Austin sembra essere l’unica alternativa ad un uragano del calibro di Super Max, così come il team di Brackley è l’unico che può battagliare con i “bibitari” sul fronte tecnico e del potere politico. Per la Ferrari arriveranno altri anni di sofferenza, nell’attesa dell’ennesima rivoluzione interna.
Verstappen, superato Alonso si punta a Senna
Max Verstappen ha portato a casa la 33esima vittoria in carriera ad Austin, superando Fernando Alonso che è fermo, dal GP di Spagna del 2013, a quota 32. In Giappone era avvenuto l’aggancio sullo spagnolo, ed un altro sorpasso ai danni di Nigel Mansell, che nella sua avventura in F1 ha ottenuto 31 successi.
Per l’olandese sono dei numeri clamorosi, considerando che ha ancora 25 anni, ma con già all’attivo ben due titoli mondiali ed alcuni primati di precocità, come la conquista della prima vittoria in carriera a soltanto 18 anni da poco compiuti, a Barcellona nel 2016, nella gara d’esordio con la Red Bull.
Va detto che da allora Verstappen è maturato in maniera impressionante, non prima di essere stato duramente attaccato dalla stampa e dai colleghi per la sua condotta di gara, che è poi diventata una spina nel fianco per tutti. Tornando alle statistiche, il prossimo obiettivo da superare per Super Max è un certo Ayrton Senna, vincitore di 41 Gran Premi in carriera, l’ultimo dei quali ad Adelaide, in Australia, nel 1993, a bordo della McLaren-Ford.
Super Max può concludere questa stagione a quota 36 considerando le tre gare che mancano al termine del campionato, per poi andare all’attacco del grande brasiliano sin dai primi appuntamenti del 2023. Considerando il suo talento e la forza della Red Bull, sembra chiaro che Ayrton verrà scavalcato dall’olandese entrò la metà del prossimo campionato, a meno che il team di Milton Keynes non sbagli clamorosamente il progetto, evenienza abbastanza improbabile.
Il figlio di Jos avrà la possibilità di scavalcare Sebastian Vettel e Michael Schumacher già domenica in Messico in termini di vittorie in una sola stagione, salendo a quota 14. Una statistica che mette i brividi e che rende bene l’idea di un dominio impressionante in questa prima stagione che vede protagoniste le F1 ad effetto suolo. La concorrenza non può nulla, e per i rivali saranno anni molto duri.