La Ferrari e la Mercedes sono state sconfitte in questo primo anno della nuova era della F1. La Red Bull ha un vantaggio enorme.
La stangata alle ambizioni di Ferrari e Mercedes in chiave 2023 è arrivata da Nico Rosberg nelle ultime ore. Il campione del mondo di F1 della stagione 2016 ha chiaramente detto che né le Rosse né tantomeno le frecce d’argento potranno sperare di giocarsela tra qualche mese, dal momento che la Red Bull ha guadagnato un distacco notevole, difficilmente colmabile con regolamenti così restrittivi.
Nella F1 moderna, abbiamo visto tantissimi cicli vincenti, come quello della Ferrari degli anni Duemila e quelli di Red Bull e Mercedes dell’ultimo decennio. Al giorno d’oggi, rispetto al passato, è ancor più difficile pensare di dar battaglia ad un concorrente che si presenta al via di un ciclo regolamentare con una monoposto nettamente più forte, e ciò dà ancora più credito al titolo mondiale vinto lo scorso anno da Max Verstappen.
L’olandese ed il team di Milton Keynes sono riusciti a chiudere un’epoca impedendo agli anglo-tedeschi di chiudere imbattuti, anche se hanno portato a casa “solo” il titolo piloti, lasciando agli uomini di Toto Wolff l’ottavo costruttori consecutivo. La storia è decisamente cambiata in questo 2022, nel quale la RB18 non ha avuto rivali, soprattutto da metà stagione in poi.
L’unica alternativa era stata, almeno sul piano delle performance e sino alla fine dell’estate, la Ferrari, che comunque si era infangata da sola a causa di problemi di affidabilità, errori strategici ed anche dei suoi piloti, accusando un gap di quasi 100 punti da Verstappen e dalla Red Bull già poco dopo metà stagione.
In sostanza, questo mondiale è stato cannibalizzato da Christian Horner e soci, ma lo scenario inquietante è quello che porta le squadre verso il 2023. Infatti, la Red Bull non era partita con la macchina migliore, ma lo è diventata strada facendo, perfezionando una RB18 già molto forte ma con diversi punti deboli.
L’alleggerimento del peso di troppo ed alcuni sviluppi mirati a fondo e carrozzeria hanno permesso al gioiello di Adrian Newey di fare il vuoto, e questo veicolo sarà la base per la vettura del prossimo anno. La Ferrari, dal canto suo, ha del tutto perso la via dello sviluppo, mentre la Mercedes ha fatto diversi passi in avanti, ma presenta pur sempre un grande limite.
La freccia d’argento, come sottolineato dallo stesso Lewis Hamilton dopo la beffa di Austin, paga troppo in termini di velocità di punta, ed il britannico è stato impossibilitato a difendersi nel duello finale con Verstappen. Ora analizzeremo alcuni dati, nel tentativo di capire quant’è il distacco tra i vari top team in questo momento.
F1, la Red Bull ha un vantaggio enorme sui rivali
Max Verstappen e la Red Bull hanno un gran vantaggio nella velocità di punta, che rispetto a Ferrari e Mercedes è di gran lunga superiore, così come su tutte le altre F1 ad effetto suolo. Dopo la gara, Lewis Hamilton ha dichiarato che la freccia d’argento perde circa 3-4 decimi al giro solo negli allunghi, cosa che espone anche a degli attacchi facili in fase di gara.
Il momento del sorpasso di Super Max al sette volte campione del mondo ci offre un importante spunto di analisi, che sicuramente non rende le cose facili ai rivali del team di Milton Keynes. Dando un’occhiata all’on board, di cui vi abbiamo postato lo screenshot qui in basso, potrete leggere che il distacco di Verstappen nei confronti di Hamilton in uscita dal tornantino era di ben 901 millesimi, ovvero quasi un secondo.
Normalmente, nonostante la lunghezza del rettilineo situato nel settore centrale di Austin, è impossibile pensare di superare l’avversario con un gap così importante, eppure l’olandese ci è riuscito. Una volta spalancato il DRS, Verstappen ha iniziato a recuperare decimi su decimi, sino a regalarci un sorpasso bellissimo all’interno del rivale.
Per contro, va sottolineato che quando Ferrari e Mercedes riuscivano a compiere un sorpasso in fondo al rettilineo, avevano bisogno di uscire da quel tornante con massimo 5-6 decimi di ritardo da chi li precedeva, al contrario dei 9 che accusava Super Max da Sir Lewis. Si tratta di una prova di forza mostruosa, che ci fa ben capire che la F1 ad effetto suolo progettata da Adrian Newey ha acquisito un gap notevole sui rivali.
Recuperare un divario simile in termini di efficienza aerodinamica non sarà affatto semplice, anche perché i progetti per le vetture 2023 sono ormai avviati da tempo, e la Red Bull sembra aver incrementato ulteriormente il proprio vantaggio sui rettilinei nel corso dell’anno. Per gli avversari si preannunciano tempi duri.