Marc Marquez è tornato in MotoGP da poche gare, mettendo in mostra un enorme potenziale. Ecco le sue parole su Alberto Puig.
La MotoGP è avvisata: Marc Marquez sta tornando, ed ha tutte le carte in regola per farlo nel miglior modo possibile. La pole position ottenuta a Motegi ed il secondo posto di Phillip Island ne sono la prova, ed in tutto ciò va considerato che l’otto volte campione del mondo non è ancora al massimo delle sue possibilità.
L’operazione a cui si è sottoposto dopo il Mugello sembra aver rappresentato una svolta nel suo ritorno al vertice, e c’è da dire che anche la Honda sta facendo dei passi da gigante. In Australia, durante le prove libere, si sono viste delle grandi novità come alcune soluzioni riprese da Ducati ed Aprilia, ma che ancora non sono state portate in gara. L’obiettivo è quello di raccogliere più dati possibili in chiave 2023, stagione in cui l’uomo più talentuoso della MotoGP punta al ritorno al titolo iridato.
La concorrenza, rispetto a qualche anno fa, è molto forte: la Ducati ha messo in campo una moto praticamente imbattibile, ed a ciò va aggiunto anche il grande progresso dell’Aprilia. Ci si attende molto anche dalla Yamaha, che dopo il crollo della seconda parte di stagione sta lavorando sodo sul fronte motoristico. Nei test del Mugello è stato provato il nuovo motore, che dovrebbe garantire un netto step sul fronte della potenza massima. Eguagliare lo strapotere della Desmosedici non sarà facile, ma chi inizia, come si dice in gergo, è sempre a metà dell’opera.
MotoGP, ecco l’ammissione di Marquez su Puig
Marc Marquez gareggia in MotoGP dal 2013, anno in cui portò a casa il suo primo titolo mondiale in top class. Come ben sappiamo, il nativo di Cervera ha sempre gareggiato per la Repsol Honda HRC, vincendo ben sei allori iridati in sette stagioni prima del drammatico infortunio di Jerez de la Frontera avvenuto nel luglio del 2020.
Da quel momento, la vita di Marquez è cambiata, così come l’avventura in MotoGP della Honda, che in questi anni ha vinto solo tre gare, tutte nel 2021 e proprio con Marc, capace di dominare la scena al Sachsenring, ad Austin e nella seconda tappa di Misano. Per il resto, la casa nipponica ha rimediato soltanto delusioni, con appena due podio conquistati in questa annata.
Come sappiamo, la Honda è totalmente dipendente da uno come Marquez, che dopo il suo ritorno ha già conquistato la pole position a Motegi ed uno splendido secondo posto a Phillip Island. Il grande capo del marchio nipponico è sempre Alberto Puig, a cui è stata dedicata della serie “Behind the Dream“.
Puig è un ex pilota, che ha militato per tanti anni anche il Classe 500, e la sua passione per il motociclismo è iniziata quando era bambino quando suo padre gli regalò una Honda Monkey risalente al 1950: “Mi piaceva guidare ed ho avuto la fortuna di essere anche talentuoso e veloce“, ha spiegato lo spagnolo, che ha preso parte alle sue prime gare all’età di sette anni. Nel 1995 è diventato il primo spagnolo a vincere un Gran Premio della Classe 500, proprio a casa sua e sul tracciato di Jerez de la Frontera.
Solo quattro gare dopo, Puig subì un terribile incidente sulla pista di Le Mans, cosa che poi lo portò addirittura al ritiro al termine del 1997, un vero e proprio dramma per un pilota che avrebbe potuto dire la sua nel mondo delle due ruote: “Sono stato troppo veloce nella curva dove andai a sbattere, ma proprio non so come sono caduto“.
“Non potevo più guidare, ma potevo aiutare le persone a guidare. Sapevo che potevo aiutare i giovani piloti a praticare questa attività“. Puig è così diventato un manager, curando anche la carriera di Dani Pedrosa, con il quale ha condiviso tantissimi successi prima di diventare il team manager della Honda.
Nel corso della puntata, si registrano anche delle parole di Marquez, che ha detto: “La gente può dire quello che vuole su Alberto, ho sentito tante stupidaggini nel corso di questi anni. Lui è onesto e per me è un punto di riferimento, forse proprio per via della sua sincerità non ha molti amici, ma io gli devo moltissimo“.
L’obiettivo di Marquez e Puig è quello di riportare la Honda sul tetto del mondo, e se la crescita dello spagnolo e della RC213V dovesse proseguire anche nel 2023, per gli avversari ci sarà una brutta gatta da pelare. Dopo Valencia, i test determineranno le scelte per la moto del prossimo anno, e la casa giapponese si prepara alla riscossa.