I molteplici incidenti di cui è stato protagonista hanno messo Schumacher, con un piede fuori dal Circus. Ma un team potrebbe farlo restare.
Tra i punti interrogati di questo finale di stagione 2022 della F1, ce n’è anche uno che riguarda Mick Schumacher. Dopo un 2021 di apprendistato, infarcito di errori e prestazioni sottotono anche a causa di una monoposto ferma nello sviluppo all’anno precedente, il campionato in corso avrebbe dovuto essere quello del rilancio. Ed invece non ha prodotto risultati tanto dissimili.
Anzi. Al contrario. E’ andato ancora peggio, dato che il tedesco ha accumulato danni per oltre 3 milioni di euro appena dopo le primissime gare. A fronte di un tale insuccesso, il responsabile del muretto Haas Gunther Steiner non ha taciuto il proprio disappunto, paventando il licenziato se non ci fosse invertita la tendenza.
Forse la paura di vedersi messo alla porta con pochissimi GP alle spalle, ha portato Schumi Jr. a resettare e in occasione dei round in Inghilterra e Austria sono arrivati i primi punti iridati. Da lì in avanti però sarà di nuovo il passo del gambero, con diversi sbagli e ancora botti. Qualcosa di inaccettabile per patron Gene Haas che, pubblicamente, ha accusato il pilota di costare alla scuderia “una fortuna”.
Come sarà il futuro di Schumacher?
Quando mancano tre appuntamenti dalla bandiera a scacchi del Mondiale, l’avvenire del figlio d’arte è tutto un mistero. La permanenza nell’equipe americana che ha base a Banbury, alla luce di quanto detto, non è affatto scontata. E il suo sedile scotta. Il jolly Nico Hulkenberg potrebbe essere chiamato a dare un contributo d’esperienza al suo posto. Mentre sembra alquanto improbabile l’ingaggio di Antonio Giovinazzi.
All’italiano era stata concessa una nuova chance nelle libere 1 degli Stati Uniti, ma dopo pochi minuti dal via della sessione, è finito a muro danneggiando la frizione. Un imprevisto che il manager meranese, con la sua solita schiettezza, ha commentato piccato: “Uscire avendo compiuto appena tre tornate non è il massimo!“.
Dunque, un avversario in meno per il campione di F2 2020, ma se non correggerà il tiro da qui ad Abu Dhabi, per lui potrebbe essere la fine nella top class a ruote scoperte.
Se la scuderia a stelle e strisce sembra allontanarsi, uno spiraglio di luce potrebbe concederglielo Audi. La Casa dei quattro cerchi, che lui conosce bene avendo testato una loro vettura DTM nel 2018, potrebbe chiamarlo a raccolto al più tardi nel 2026.
E’ di questo mercoledì l’ufficializzazione di quella che fino a poche ore fa era soltanto un’indiscrezione. Ovvero l’acquisizione del brand germanico della Sauber F1, oggi nota come Alfa Romeo.
Adam Baker, capo del progetto, ha rivelato che un corridore tedesco sarebbe perfetto per il loro programma. Di conseguenza non è da escludere che Mick possa essere nella lista, considerato che attualmente non vi sono connazionali di rilievo nelle categorie minori.
Il piano del costruttore di Ingolstadt è di entrare nella massima serie come proprietario e motorista. Un po’ come fece Mercedes nel 2012 quando comprò per una sterlina la Honda e la trasformerà in una Freccia d’Argento in tutto per tutto, con una line-up al 100% nero-rossa-gialla formata da Michael Schumacher e Nico Rosberg.