Enea Bastianini si è messo in evidenza in questo Mondiale per le sue grandi capacità da pilota di primo livello e ora raccoglie i frutti.
Il motociclismo italiano sta tornando ai livelli di un tempo, con la nascita di una serie di campioni che stanno regalando un sogno a occhi aperti ai tifosi di tutta la Penisola e uno di questi è indubbiamente Enea Bastianini, un ragazzo che di recente è stato in grado di poter realizzare uno splendido record personale.
Lottare per il titolo Mondiale con una moto come la Gresini potrebbe essere vista come un’impresa impossibile, perché la Scuderia vicina alla Ducati non avrebbe dovuto avere la forza di poter conquistare grandi traguardi.
In realtà quando si ha a disposizione un fenomeno come Enea Bastianini allora tutto diventa molto più facile, con il campione romagnolo che ha messo in evidenza ancora una volta le sue grandi capacità in pista.
Stiamo parlando infatti di un ragazzo che ha dimostrato di poter stracciare la concorrenza con la classe e la qualità che lo ha sempre contraddistinto e a Sepang ha sfiorato anche la vittoria.
Solamente chi non ha mai visto una gara di moto può pensare che il Bestia abbia lasciato vincere Bagnaia per ordine della principale Scuderia, anche perché il riminese ha messo subito in chiaro il fatto che l’anno prossimo Pecco dovrà sudare e non poco per essere il primo pilota.
Il secondo posto in Malesia non è bastato per poter rimanere ancora in corsa per il Mondiale, anche se già da tempo era una questione puramente statistica piuttosto che reale, ma nonostante questo il secondo posto gli permette di entrare nel mito.
Il Bestia in questo modo ha avuto l’opportunità di ottenere il quarantesimo podio complessivo nella sua storia, un risultato sensazionale e favoloso che dà così l’opportunità a Bastianini di entrare tra i grandi.
Stiamo infatti parlando di un pilota che in MotoGP è entrato solamente da due stagioni, ma nonostante questo ha già collezionato grandi risultati e con tutta probabilità dal prossimo anno avrà anche modo di entrare nel mito con la Ducati.
Notiamo infatti come nella sua carriera, iniziata ad alti livelli nel 2014 con l’ingresso in Moto 3 con la KTM, non è mai mancata l’occasione di poter salire sul podio almeno una volta in stagione.
Perfino nella sua prima, una di quelle che sicuramente non è stata tra le più facili dato che ha chiuso solo al nono posto, ha potuto portare a casa ben tre podi, due secondi posti tra la Catalogna e la Repubblica Ceca e un terzo in Inghilterra.
Bastianini sempre a podio: a Sepang tocca quota 40
Bisogna però aggiungere il fatto che se è vero che Bastianini ha dimostrato di poter essere un campione in pista ottenendo già 40 podi, per quanto riguarda le vittorie non ha mai avuto un grande rapporto.
Possiamo dire con certezza che in questo momento si tratta di un pilota attento e riflessivo, uno di quelli che sa perfettamente quando colpire e quando invece gestire il risultato per il bene della stagione.
Nel 2015 e nel 2016 riuscì ad arrivare sempre sul podio della Moto 3 in classifica generale, con un terzo e un secondo posto, ma le vittorie furono solamente due, una a Misano nel 2015 e l’altra in Giappone nel 2016.
Non fu dominante nemmeno nel 2020, anno in cui vinse il Mondiale di Moto 2, con i trionfi in pista che furono solamente tre, esattamente come i suoi rivali Luca Marini e Sam Lowes, ma la sua costanza gli permise di chiudere con nove punti di margine sui rivali.
Nel suo primo anno in MotoGP i risultati sono stati complicati, ma nel complesso si può dire che è stato un buon esordio, con Enea che ha portato a casa i suoi primi due podi, sempre a Misano, prima per il GP di San Marino e poi per quello dell’Emilia Romagna.
In questo Mondiale sono arrivate però anche le prime vittorie che gli hanno così permesso di essere uno dei grandi protagonisti della stagione 2022, con la stagione che è iniziata proprio sotto il segno del Bestia con il successo in Qatar.
Stiamo parlando comunque di un ragazzo strepitoso che ha dimostrato ampiamente le sue doti e le sue qualità in questi anni, permettendo così alla Ducati di essere soddisfatta dell’investimento su questo giovane.
Ora però è tempo di fare sul serio, perché i quaranta podi sono un grande traguardo ma non sono altro che l’inizio, ora c’è un terzo posto da scippare ad Aleix Espargarò e soprattutto c’è una Ducati da convincere per il futuro, con il guanto di sfida a Bagnaia che è già stato lanciato in Malesia e per l’anno prossimo ne vedremo delle belle.