Quartararo, la sua scioccante ammissione: ecco cosa ha sperato

Fabio Quartararo deve sperare in un miracolo per mettere le mani sul bis iridato a Valencia. Le sue ultime parole fanno discutere.

Il gran finale si sta avvicinando, con Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo che andranno alla resa dei conti di Valencia separati da 23 punti nella classifica del mondiale piloti. Il campione del mondo in carica può solo vincere, sperando che il rivali si ritiri, chiuda fuori dai punti o non faccia meglio del quindicesimo posto.

Quartararo (ANSA)
Quartararo (ANSA)

Si tratta di uno scenario altamente improbabile, dal momento che la Yamaha vista da giugno in poi non ha mai avuto il passo per salire sul gradino più alto del podio, se non in occasione della gara in Austria dove ha comunque vinto la Ducati di Bagnaia. Valencia vide dominare il rider torinese lo scorso anno all’interno di una strepitosa tripletta della Ducati, mentre Fabio, già campione, fece una grossa fatica.

Per la casa di Borgo Panigale si sta avvicinando l’appuntamento con la storia, a 15 anni esatti dall’unico titolo piloti vinto nel 2007 con Casey Stoner in Giappone. Tuttavia, contro un avversario come Quartararo è bene non festeggiare prima del tempo, dal momento che tutti ormai conosciamo la sua forza e la sua capacità di non mollare mai fino al termine della stagione.

La domanda che tutti si stanno facendo è una sola: la Yamaha riuscirà nel miracolo di essere competitiva per garantire ad “El Diablo” di giocarsi almeno la vittoria? Dare una risposta è molto complicato, anche se il terzo posto di Sepang ha sicuramente portato una ventata di ottimismo rispetto alle tappe precedenti. Dal canto suo, Bagnaia dovrà solo evitare gli errori, visto che la pressione in queste occasioni può giocare sempre brutti scherzi. Se dovesse farcela, il titolo sarà soltanto una formalità.

Quartararo, ecco l’ammissione su Bastianini

Tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia c’è ora un chiaro favorito, visto i 23 punti di vantaggio dell’alfiere della Ducati. “El Diablo” le ha provate tutte per cercare di restare in lotta, ed ha comunque portato la contesa iridata sino all’ultimo round di Valencia, dove si deciderà tutto al termine di una stagione molto intensa.

L’appuntamento di Sepang ha fatto molto discutere per il presunto ordine di squadra arrivato dalla Ducati ad Enea Bastianini, che secondo i “maligni” sarebbe stato obbligato a chiudere alle spalle di Bagnaia per motivi di classifica iridata. Su questo fronte, Fabio ha ammesso che ha fatto il tifo per il “Bestia” durante la tappa malese.

Ecco le parole di Quartararo: “Se ho fatto il tifo per Enea Bastianini durante la gara in Malesia? Mentirei se dicessi di no, è ovvio che ho tifato per lui, speravo che potesse togliere qualche punto a Pecco. Loro due avevano un ritmo pazzesco là davanti, io ho dato tutto per cercare di tenerlo e di restare in zona, ma perdevo molto nell’ultimo settore, quello dove conta la potenza e la velocità massima, ormai il nostro chiaro punto debole“.

Il mio obiettivo di domenica scorsa era quello di riuscire a tenere aperta la corsa al titolo fino a Valencia, ma speravo che Pecco non vincesse, non credo sia una cosa brutta da dire. Chiunque, nella mia situazione di classifica, avrebbe voluto che andasse così. Alla fine, per me era importante godermi questa gara. È passato molto tempo dall’ultima volta che mi sono divertito a stare in moto ed a guidare, soprattutto in gara. Valencia è una pista che mi piace, anche se l’anno scorso non è stata una delle nostre migliori gare“.

Ecco come si avvicina Fabio all’ultimo appuntamento mondiale, dove servirà un vero e proprio miracolo per portare a casa il successo: “Ho una sola opzione: la vittoria a Valencia. Ma ovviamente ci sono molti piloti che possono lottare per la vittoria. Voglio solo godermela, poi vedremo dove andremo a finire. Voglio affrontare la gara come l’ultima in Malesia, divertendomi e cercando di fare il massimo possibile. Conosciamo bene i nostri problemi, ma in questo sport può succedere di tutto ed io non mollerò fino alla fine“.

Comunque vada, ad “El Diablo” va fatto un applauso per la stagione che ha condotto. Gli errori di Assen e Phillip Island sono stati sicuramente gravi, ma anche Bagnaia ne ha commessi, e l’unica differenza tra i due è lo strapotere della Ducati, che ha sicuramente favorito il rider torinese rispetto al rivale. Ci aspetta un finale di campionato da vivere tutto d’un fiato, visto che un titolo non si decideva all’ultima gara dalla sfida tra Marc Marquez ed Andrea Dovizioso del 2017 vinta dallo spagnolo. La casa di Borgo Panigale è pronta per rifarsi.

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