Si è conclusa una sessione di qualifica del Messico di F1 piuttosto animata. Verstappen riesce a beffare tutti. Ferrari indietro.
La F1 si prepara a vivere la terzultima qualifica del Mondiale 2022. Dopo una prima sessione di prove libere con le Ferrari a primeggiare, i successivi due turni hanno visto la Mercedes tornare ai vertici. In entrambi i casi a fare la differenza è stato George Russell.
Al venerdì pomeriggio perché ha saputo approfittare dell’impegno dei colleghi nell’analisi dei prototipi Pirelli per il 2023. Nell’FP3 per pieno merito. Domenica potrebbe quindi arrivare la prima vittoria stagionale della Stella? Staremo a vedere
Qualifiche F1 in Messico: com’è andata
Le due Haas e le Williams aprono le danze la prima fase eliminatoria. 1’32″358 per Latifi, ma è Mick Schumacher a far scendere il riscontro di un secondo, prima dell’arrivo di Albon con un 1’20″869.
Mentre Verstappen si lamenta via radio per la mancanza di stabilità della sua RB18, il compagno di squadra Perez passa al comando, per la felicità del pubblico di casa. Leclerc però fa durare poco la festa messicana con un 1’19″505.
1’19″222 per Mad Max. A meno di 5′ dal termine l’olandese è stabile in testa davanti a Charles e a un ottimo Valtteri Bottas su Alfa Romeo, in forma già nelle libere 3.
Si confermano in difficoltà le Aston Martin, con entrambi i piloti a rischio eliminazione.
Bandiera a scacchi! Grazie ad un 1’19″169 all’ultimo tentativo utile, Hamilton chiude davanti a Verstappen e a Leclerc. Poi Bottas e Sainz.
Si salva per un soffio Magnussen. Fuori invece l’altra Haas di Schumacher, le verdone di Vettel e Stroll e le FW44 di Albon e Latifi. Un vero peccato soprattutto per l’inglese che nell’FP3 era andato piuttosto bene.
Alla ripartenza la W13 di Hamilton non perde tempo e cerca di approfittare del tracciato libero. Poi è la volta della Ferrari e della McLaren. 1’18″552 per Lewis, a precedere il vicino di box e l’Alpha Tauri di Gasly.
Dagli spalti un solo grido “Checo, Checo!”. I tifosi spingono il driver di Guadalajara a rischio estromissione. A 3′ dalla fine si inserisce al terzo posto ed è un’esplosione di entusiasmo.
Alla bandiera a scacchi! Ham resta al vertice senza migliorarsi, seguono Sainz e Russell, che balzano avanti sul finale. Quarto Verstappen.
Eliminati: Ricciardo su McLaren, Zhou su Alfa Romeo, Tsunoda su Alpha Tauri, un desolato Gasly, che si sfoga con il suo ingegnere motivando il crono deludente con la mancanza di aderenza, e Magnussen su Haas.
La fase decisiva della sessione
Al semaforo verde le due Ferrari si precipitano in pista, così come le Red Bull. 1’18″153 per Checo, seguito da Carlos e Charles.
Max supera tutti con un 1’17″947, seguito da Russell. L’aggressività di Sainz, che aggredisce il cordolo intraversandosi, gli fa perdere decimi importanti.
Intanto Ham parla di problemi di guidabilità. Sarà la classica strategia per mascherare un potenziale da pole?
Alonso rischia un bacio alle barriere. Per fortuna sua solo uno spavento. Lo spagnolo è settimo provvisorio a 5′ dalla fine.
Ultimi istanti di passione per il gruppo. Le Frecce d’Argento vogliono provarci.
Bandiera a scacchi! Sarà Max Verstappen a partire dalla pole position davanti a George Russell, che sbaglia all’ultimo giro vanificano ogni velleità e a Lewis Hamilton. Ferrari più arretrata con Carlos Sainz quinto Sainz a mezzo secondo, mentre Charles Leclerc è solo settimo, e frustrato per la scarsa velocità della sua auto in rettilineo. Degna di nota la prestazione dell’Alfa Romeo, con Valtteri Bottas a panino tra le due Rosse. Ottavo Norris, poi le Alpine di Alonso e Ocono che puntano a giocare con la strategia per avvicinarsi alla top 5.