Loris Capirossi ricorda l’esordio sulla Ducati 4 cilindri nel 2002, alla vigilia di un weekend storico per il marchio emiliano.
Loris Capirossi è stato il primo a guidare la Ducati Desmosedici, a salire sul podio e vince. Una storia meravigliosa che iniziò nel test di Valencia 2002, al termine della sua ultima stagione con la Honda. Poi il passaggio al marchio emiliano con il sogno di competere contro il colosso giapponese con una moto che veniva realizzata a pochi chilometri dalla sua Imola.
Capire ci ha subito creduto in questo nuovo progetto e nel 2003 esordì in sella alla Rossa proprio in Giappone e conquistando il suo primo podio con la Ducati in MotoGP, una moto brutale ma che necessitava di qualche affinamento prima di potersi esprimere al meglio. L’anno dopo la Ducati risultava inguidabile ma era vicina a scrivere la sua prima pagina importante di storia, con Casey Stoner che riuscì a conquistare il titolo mondiale. Nel triennio 2008-2010 Capirex ha migrato in Suzuki, prima di chiudere ancora con il marchio emiliano sulla GP11 del team Pramac.
Capirossi e la Ducati del presente e del futuro
Oggi la Casa di Borgo Panigale ha saputo realizzare una delle moto migliori sulla griglia della classe regina, ma va dato il giusto merito anche a Pecco Bagnaia, capace di portare al limite questa Desmosedici. “Gigi (Dal’Igna, n.d.r.) e il gruppo che ha creato attorno a lui sono stati bravi, hanno fatto una Ducati perfetta – ha sottolineato -. È una delle migliori sulla griglia”. A completare il pacchetto ci pensa il talento di Bagnaia che, nonostante qualche errore nella prima parte di campionato, è ad un passo dal titolo mondiale.
In Malesia abbiamo assistito ancora una volta al duello spalla a spalla tra Pecco Bagnaia e il suo futuro compagno di box, Enea Bastianini. Si è fatto un gran parlare degli ordini di scuderia in merito all’ultimo round di Sepang, un episodio che Capirex preferisce non commentare. Ma è sicuro che Ducati sta formando uno “squadrone” per il prossimo anno, con una delle line up piloti più competitive della storia. “Due piloti così possono fare la differenza, Pecco è un pilota più equilibrato, Enea uno che nei giorni di buona non lo batte nessuno”.
Tra una settimana Ducati celebrerà il secondo titolo piloti in classe MotoGP, a distanza di quindici anni da Casey Stoner. “L’aritmetica ha sempre ragione. Pecco non ha ancora vinto, però… Prepariamoci a godere una gara entusiasmante”, ha concluso Loris Capirossi.