Atmosfera tesissima nel box della Ferrari in vista dell’appuntamento di Città del Messico. Charles Leclerc ha palesato un problema tecnico inaspettato che potrebbe segnare la sua corsa.
Nel terzultimo appuntamento della stagione di F1 2022 è arrivata la peggiore qualifica dell’anno per Leclerc e Sainz, dopo una prima sessione di prove in linea con le aspettative. Le Ferrari hanno messo in mostra un ritmo pessimo sul giro secco nel momento decisivo del Q3, palesando guai tecnici. Charles Leclerc, per questo motivo, non è riuscito ad andare oltre la settima posizione, finendo anche alle spalle dell’Alfa Romeo di Valtteri Bottas. Una delusione cocente soprattutto perché in qualifiche i driver della Scuderia di Maranello hanno sempre estratto il massimo potenziale.
Non è andata, di certo, meglio a Carlos Sainz, costretto ad accontentarsi della quinta piazza alle spalle del duo Mercedes e Red Bull Racing. Le temperature e l’altura di Città del Messico non hanno favorito le caratteristiche tecniche di una monoposto con un assetto molto carico. C‘è stata anche una chiara difficoltà nell’accendere le mescole e trovare il grip giusto. Su questo tracciato, come quello intitolato ai fratelli Rodriguez, di sicuro non è semplice fare la differenza, tuttavia gli altri top team hanno dettato il passo. Nello stupore generale, dopo le qualifiche, è emerso che la vettura di Charles Leclerc non ha avuto l’opportunità di aprire il DRS nell’ultimo tentativo del Q3.
Il problema principale, però, sarebbe un altro ed è legato ai motori della F1 – 75. Non è la prima volta, quest’anno, che Sainz e Leclerc riscontrano problemi di affidabilità rispetto ad un inizio di stagione impeccabile dove il motore Superfast sembrava il punto di riferimento. Il monegasco, nel Gran Premio degli Stati Uniti, è stato costretto a montare la sesta Power unit del 2022, andando incontro a ben 10 posizioni di penalità. Il #16 è stato bravo e fortunato nel riuscire a rimontare sino alla terza posizione, pur avendo un problema di degrado gomme nel finale della corsa. A causa dell’impossibilità di lottare ad armi pari con Verstappen ed Hamilton il numero #16 era apparso molto deluso dall’andamento del GP texano. Nonostante il conseguimento di un podio sorprendente, dopo la sostituzione dei componenti della PU, Charles si è lamentato del degrado delle mescole.
L’errore principale, probabilmente, dei tecnici della Ferrari è stato quello di puntare tutto su un motore estremamente potente, cercando di ricucire un gap che si era venuto a creare a seguito dell’accordo segreto con la FIA sul motore della SF90. Nel 2020 nel 2021, infatti, la Rossa non ha neanche potuto festeggiare un successo. Per fortuna il congelamento attuale dei motori non determina necessariamente l’impossibilità di agire sul miglioramento dell’affidabilità del V6 ibrido. Sta di fatto che il motore Superfast non si è confermato di migliore neppure sul piano della performance. I competitor sono cresciuti a suon di sviluppi. Le qualifiche del Gran Premio del Messico hanno dimostrato che la F1 – 75 è sempre più vicina a diventare la terza forza.
Ferrari, preoccupazione in vista della gara
Una delusione cocente per tutti i fan che si erano illusi di poter assistere ad un campionato combattuto contro la Red Bull Racing. Dopo i problemi riscontrati nella giornata di ieri, la Ferrari ha dovuto far funzionare il motore a bassa potenza in qualifica per proteggere i turbocompressori all’altitudine messicana. Quindi, la Ferrari dovrà correre con un carico aerodinamico inferiore, causando scivolamento, surriscaldamento delle gomme e scarso equilibrio. La Ferrari punterà a finire la gara con entrambe le vetture, secondo AMuS, rappresentando uno scenario inquietante. Il direttore sportivo della Ferrari è intervenuto per cercare di tranquillizzare gli animi. Secondo Laurent Mekies la F1 – 75 ha un potenziale notevole. Ai media del Cavallino, il francese ha dichiarato: “È corretto dire che non siamo completamente soddisfatti del comportamento delle nostre vetture su questa pista e che forse ci sono ancora alcuni dettagli da mettere a punto per avere il livello di competitività che vogliamo. Detto questo, il potenziale c’è”.
F1, la mazzata di Alonso ad Hamilton: Max Verstappen se la ride. Non perdetevi il Gran Premio di Città del Messico. Cliccando qui troverete gli orari del Gran Premio. ll completamento della gara secondo quanto emerge sulle colonne di AMuS sarebbe tutt’altro che scontato. Se la Ferrari è costretta a ridurre la potenza nell’aria rarefatta della Capitale messicana per proteggere i turbocompressori, un eventuale guaio tecnico è dietro l’angolo. “I piloti si sono lamentati del sottosterzo nelle curve lente e del sovrasterzo nelle sezioni veloci. L’auto era anche instabile sui cordoli e non dava ai piloti la fiducia che di solito hanno nelle loro Ferrari”, si evince dall’articolo di Smith. Il margine sulla Mercedes è di soli 53 punti. L’esito della gara messicana sarà determinante in tal senso.