Alcune Ferrari sono state letteralmente sfregiate al Salone dell’Automobile di Parigi. Quello che è accaduto è un colpo duro per i fan.
Quando si parla di Ferrari non si può non essere colti da un brivido che viene dalla grande passione, dalla storia e dalla tradizione di questo marchio da sogno. Le vetture realizzate a Maranello rappresentano un orgoglio italiano, e ciò trascende dalle deludenti prestazioni della squadra in F1, che da troppi anni viene ormai demolita dagli avversari, evidentemente più bravi ad interpretare i regolamenti.
Sul fronte dell’automotive, per il Cavallino quello attuale è uno dei momenti di massimo splendore. Gli affari vanno a gonfie vele per John Elkann e Benedetto Vigna, rispettivamente il presidente e l’amministratore delegato della casa italiana, che sta guardando con grande interesse al futuro ed alla mobilità di domani.
La Ferrari ha recentemente tolto i veli al Suv Purosangue, che segna un passaggio fondamentale nella storia di questo marchio leggendario. L’anima di supersportiva si è trasformata in un crossover, facendo registrare sin da subito numeri record sul fronte delle vendite, nonostante un prezzo di listino che supera i 400 mila euro.
Il Cavallino, al conrario di quanto è accaduto nel corso della sua storia, si sta ora adeguando al mercato, seguendone l’andamento ed andando di pari passo con le richieste del clienti. Purtroppo, negli ultimi giorni, per gli appassionati c’è stato un vero e proprio colpo al cuore, causato dall’inciviltà di alcuni personaggi.
Ferrari, imbrattate alcune Rosse al Salone di Parigi
Al Salone dell’Automobile di Parigi, alcuni ambientalisti se la sono ripresa con tre Ferrari che erano state esposte al pubblico, imbrattandole ed esponendo alcuni cartelli contro l’industria dell’automotive. L’obiettivo era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e sull’abbandono dei motori a combustione, ma di sicuro non è stato ottenuto l’effetto sperato.
Sui social, gli appassionati si sono scatenati contro i protagonisti di questo vile atto, che purtroppo non è l’unico di questi giorni. Altri hanno infatti fatto lo stesso presso il museo di Madame Tussauds di Londra, dove hanno anche lanciato una torta in faccia alla statua di cera di Re Carlo.
La follia di questa gente l’abbiamo sperimentata anche in Italia, con alcuni video che hanno fatto il giro del mondo dopo essere stati registrati alle porte di Roma. Sul Grande Raccordo Anulare, gli ambientalisti hanno bloccato la carreggiata mettendo a serio rischio la loro vita e quella degli automobilisti, che si sono ritrovati la strada chiusa da un corteo di diverse persone.
La questione ambientale è assolutamente di primaria importanza, ma non sono di certo questi i modi adatti per protestare. Bloccare una strada, deturpare un museo ed imbrattare alcune pezzi unici come le Ferrari sono atti vili e che denotano soltanto un grande senso di inciviltà, ed ora la speranza è che non la passino liscia.
🔥Une dizaine de rebelles occupent le stand de voitures “d’exception” du salon de l’automobile. Ils dénoncent une industrie polluante qui cherche à laver son image avec des véhicules “verts” mais qui continue à promouvoir la voiture individuelle comme transport d’avenir pic.twitter.com/LnfD17C0HL
— Extinction Rebellion France 🐝🌺 (@xrFrance) October 21, 2022
L’auto elettrica, nel frattempo, è sempre più al centro dell’automotive, con i costruttori che stanno investendo sempre di più nelle nuove tecnologie. La Volkswagen ha annunciato che entro pochi anni elettrificherà del tutto la propria gamma, segnando uno stacco imponente con il passato. Per i puristi e gli amanti del motore a scoppio, il tempo sta davvero per scadere.