Lewis Hamilton ha concluso in seconda posizione il Gran Premio del Messico, ma ha concluso con una bordata ai tifosi locali.
Il Gran Premio del Messico ha visto Lewis Hamilton concludere, per la seconda volta in una settimana, in piazza d’onore, ancora alle spalle di Max Verstappen. Il sette volte campione del mondo ha costruito il risultato finale su una grande partenza, nella quale è stato in grado di liberarsi del compagno di squadra George Russell.
L’ex Williams, scattato dalla prima fila, si era preso la scia di Verstappen nel tentativo di andarlo ad attaccare, ma una volta uscito dalla sua traiettoria non ha avuto più la velocità di punta necessaria contro la Red Bull dell’olandese, dovendo arrendersi alla prima staccata. Purtroppo per lui, Sir Lewis è arrivato come un falco alla chicane, riuscendo ad aggirarlo all’esterno e prendendosi la posizione.
Russell si è poi dovuto arrendere anche a Sergio Perez, scendendo nella quarta piazza che ha portato a casa sotto la bandiera a scacchi. Nelle ultime gare, Hamilton si è dimostrato sempre superiore al compagno di squadra in termini di ritmo gara, e la cosa si è riflettuta anche sulla classifica piloti.
Per la prima volta dal Bahrain, Sir Lewis è tornato in top five nel mondiale piloti, superando Carlos Sainz ed avvicinandosi a Russell, che con 231 punti ne ha soltanto 15 da difendere sul rimontante compagno di squadra. Va però detto che oggi la Mercedes non è stata affatto perfetta nella gestione della strategia, che ha tolto ai due piloti ogni speranza di dar battaglia alle due Red Bull per la prima e la terza posizione finale.
Infatti, la scelta di partire con la Media ha poi costretto entrambe le frecce d’argento a montare le Dure per il secondo stint, compound che non ha consentito ai piloti di avere un passo all’altezza delle RB18. Perez, infatti, si è fatto sotto più volte al britannico, senza però mai riuscire a strappargli la piazza d’onore per comporre l’1-2 del team di Milton Keynes.
I più attenti avranno notato che quello di quest’anno è stato lo stesso podio dell’edizione 2021, e va detto che anche la gara si è svolta in modo simile: Verstappen, dal primo pit-stop in poi, ha fatto il vuoto sulla concorrenza, con Checo che è stato a lungo incollato al sette volte iridato, dovendo però rinunciare ai suoi sogni di gloria.
Vedendo l’esito delle ultime due gare, si può affermare senza alcun problema che la Mercedes è ormai tornata la seconda forza, nettamente davanti alla Ferrari grazie agli ultimi aggiornamenti tecnici. Per il 2023 la speranza è di vedere le vetture del team di Brackley ancor più vicine per avere un mondiale combattuto, altrimenti Super Max passeggerà dall’inizio alla fine.
Hamilton, frecciata ai tifosi per i fischi a fine gara
Lewis Hamilton è giunto secondo in Messico, ed i tifosi locali non hanno gradito il fatto di aver visto Sergio Perez chiudere terzo proprio dietro al britannico. Una volta arrivato in zona podio, il sette volte campione del mondo è sceso dalla sua Mercedes e si è tolto il casco, subendo una bordata di fischi da parte dei fan messicani.
Perez ha fatto subito segno di no con la mano ai suoi supporters, come ad invitarli a smettere. Il pilota del team di Brackley non l’ha presa affatto bene, e la cosa è comprensibile, inviando ai maleducati tifosi anche una bella frecciata durante le interviste post-gara.
Ecco le parole di Hamilton: “Il pubblico è stato fantastico durante la gara, ma i boo che ho sentito poco fa sono imbarazzanti e non fanno bene allo sport, ma io sono innamorato del Messico, mi piace tanto questo paese e non voglio rovinarmi la giornata. Per noi è stato un ottimo fine settimana, ero veloce nel primo stint di gara, ma la Red Bull ha ancora qualcosa in più e non potevamo batterli. Dobbiamo riconoscere la loro superiorità“.
Il nativo di Stevenage ha poi aggiunto: “Sono stati più bravi anche sul fronte delle strategie, non sono certo del fatto che la gomma Dura fosse la scelta corretta da fare, ma oggi è andata così e dobbiamo prenderne atto. Complimenti a Max per quello che ha fatto, noi però dovevamo partire con la Soft, però non ci aspettavamo che la Dura si comportasse così male sulla nostra macchina e con queste condizioni di pista“.
Nonostante tutto, va detto che la Mercedes ha condotto un lavoro strepitoso, recuperando buona parte di un gap che era enorme ad inizio anno. Al termine del mondiale mancano due gare ed una Sprint Race, che si correrà in Brasile. La possibilità di attaccare la Ferrari c’è ed andrà sfruttata.