Nel post-gara a Sky Sport Mattia Binotto, scuro in volto, ha analizzato la corsa della Ferrari e ha anche dato una brutta anticipazione per il GP del Brasile.
Una gara così forse solo negli incubi peggiori. In Messico la Ferrari ha vissuto davvero un weekend in pieno stile Halloween, ossia da paura, ma nel senso peggiore del termine. Chiudere il GP di Città del Messico con soli 40 punti da gestire nelle prossime due gare sulla Mercedes per la Rossa è davvero un grave smacco. Perché l’esito di questa corsa, come anche le ultime prestazioni, stanno dimostrando un crollo quasi verticale della F1-75 rispetto alla concorrenza. E con questo andare a Maranello devono davvero temere il peggio, che a pensare a quanto visto almeno fino a metà stagione è qualcosa di incredibile.
Che sarebbe stata dura lo si è capito già dal venerdì, con le Ferrari che hanno faticato fin da subito a trovare il bilanciamento giusto della monoposto e che sembravano davvero faticare a tenere una linea corretta nelle parti più tortuose del circuito. L’incidente di Charles Leclerc poi ha tolto lavoro prezioso, soprattutto per il monegasco.
A dirla tutta però la vera sorpresa è arrivata il sabato, con una lotta per la pole in cui la Rossa non è mai entrata, anzi lamentando anche qualche problema di affidabilità che ha fatto temere il peggio. La domenica però è stata ancor peggio, con una gara fin dal primo giro in difesa e distacchi abissali nei confronti di Red Bull e Mercedes che non si vedevano dallo scorso anno, se non addirittura nel 2020, quando la Ferrari ha dovuto fare i conti con il motore “limitato”. Segnali allarmanti che di sicuro a Maranello devono prendere sul serio.
Binotto e un ritorno al passato per Ferrari
“Spiegazioni non ne abbiamo tante”, ha poi ammesso a fine gara ai microfoni di Sky Sport il team principal Mattia Binotto. Parole purtroppo sentite fin troppe volte in passato in casa Ferrari e fa preoccupare i fan. “E’ stato un weekend difficile, sono diverse gare che dobbiamo gestire – ha ammesso -. Una gara difficile per noi, tutta da analizzare, non è il risultato che vorremmo vedere. Ci serviranno queste ultime gare per vedere i limiti e dove focalizzarci“. Segno dunque che ci sarà davvero da analizzare il tutto per porre già rimedio al progetto 2023 che ormai è in fase più che avanzata.
E pensare che la strategia aggressiva con le gomme morbide aveva fatto sperare in un riscatto della Rossa in gara. Invece il risultato è stata una corsa altamente deludente, con un ritmo di un secondo superiore a Verstappen e di poco meno rispetto alla Mercedes, cosa che a inizio stagione era impensabile. E Binotto ha poi ammesso candidamente nel post-gara: “Eravamo convinti che partire con le rosse e poi con le gialle fosse la più veloce e ne siamo convinti. Cambiare strategia non avrebbe cambiato l’esito della gara, non avevamo velocità per stare lì davanti purtroppo“.
In questa stagione pochissime volte si è vista una Ferrari così in difficoltà. Ma a quanto pare per Binotto non è una questione di circuito: “A caldo non abbiamo interpretato bene tante cose ma non c’è un’area specifica sotto accusa. Abbiamo mancato con il motore, ma anche come trazione e bilanciamento generale. Facevano fatica i nostri due piloti a curvare la macchina e analizzeremo bene il perché. Non c’è una cosa certa“. Poi ha aggiunto: “In Brasile di nuovo competitivi? Me lo auguro. Abbiamo vissuto un weekend così in Belgio e abbiamo reagito. Ora ci confronteremo e troveremo le soluzioni migliori per gli ultimi due appuntamenti”.
Ma il tono della voce e la faccia del team principal la dice tutta sulla poca tranquillità ora a Maranello e la preoccupazione crescente. E tra l’altro riguardo al Brasile Mattia ha dato già un’anticipazione: “Non è escluso che Sainz cambi il motore”. Insomma questa Ferrari fa acqua da tutte le parti ora.