La Red Bull non è ancora pienamente soddisfatta e punta ad ottenere un altro primato, che però non è più in gioco in questa stagione.
In casa Red Bull si continua a dominare, senza alcuna pietà per gli avversari. Max Verstappen ha dominato anche in Messico, ottenendo la 14esima vittoria stagionale, e con le due di Sergio Perez arrivate a Monte-Carlo ed a Singapore siamo a quota 16 per il team di Milton Keynes, record assoluto per questa squadra, che ha svolto un lavoro egregio e non facendosi condizionare dai fatti del momento.
Il discorso Budget Cap è stato al centro del dibattito nell’ultimo mese, con gli uomini di Christian Horner che hanno patteggiato con la FIA optando per una multa da 7 milioni ed una limitazione del tempo da passare in galleria del vento. Considerando quanto accaduto, potrebbe sembrare un buffetto, ma è bene approfondire la questione.
La Red Bull ha sforato, alla fine fine, di circa 1,8 milioni, anche se altre fonti parlano di cifre diverse, ma siamo pur sempre all’interno dell’infrazione minore, che di certo non ha superato i 2 milioni. Nel 2018, la Mercedes, all’epoca impegnata in un testa a testa con la Ferrari, deliberò un extra budget di circa 10 milioni (all’epoca restando pienamente nei regolamenti, che sia chiaro) per progettare una nuova sospensione posteriore.
Ciò significa che 1,8 milioni non sono una cifra che in F1 fa una differenza capitale, dal momento che le spese di sviluppo sono elevatissime, ma qui entra in gioco un altro fattore. Toto Wolff ha accusato spesso i rivali per l’infrazione commessa, ma dopo la “penalizzazione” inferta dalla Federazione Internazionale ha rivisto i suoi toni.
La Mercedes è stata una forza dominante all’interno dell’era turbo-ibrida, ma attorno a quel dominio ci sono stati molti punti poco chiari. Non possiamo, a questo punto, non tornare al test segreto del 2013, svolto a Barcellona dopo un Gran Premio di Spagna terribile, nel quale le frecce d’argento vennero doppiate dopo aver fatto segnare la pole position ed il secondo tempo in qualifica.
Dopo quelle prove vietate dal regolamento, il team di Brackley iniziò a lavorare molto meglio con le gomme, ponendo le basi per il dominio che sarebbe poi iniziato pochi mesi dopo. Di tutto ciò si parla poco, così come del DAS e dei cerchioni forati, giudicati legali nel momento in cui furono adottati, per poi essere banditi dall’anno successivo.
In F1, ormai si sa, nessuno è mai in regola al 100%, dal momento che esistono delle aree che la FIA non riesce a gestire, per manifesta incapacità ed anche per la forza politica di chi le sfrutta al meglio. I trionfi di Verstappen, al pari di quelli di Lewis Hamilton, sono pienamente meritati sul fronte sportivo, ed i dubbi li lasciamo a chi è malfidato.
Red Bull, Helmut Marko ed il desiderio di un nuovo record
La Red Bull è stata impressionante in questo 2022, sia per la forza dimostrata sugli sviluppi che nella capacità di rialzarsi dopo un inizio di stagione da incubo. Gli uomini di Christian Horner avevano già dimostrato lo scorso anno di poter essere l’unica speranza di battere la Mercedes, e dopo avercela fatta sono pronti per dominare la scena.
Helmut Marko, Super-consulente del team di Milton Keynes, ha parlato alla stampa dopo il dominio di Città del Messico, sottolineando la sua volontà di raggiungere un nuovo record: “Qual è il record di vittorie in una stagione per una squadra? Se non sbaglio noi siamo a 16, possiamo farcela o lo abbiamo già battuto“.
I giornalisti hanno poi spiegato all’ex pilota austriaco che quel primato è irraggiungibile, dal momento che la Mercedes del 2016 vinse 19 gare su 21, mentre la Red Bull può arrivare ad un massimo di 18 affermazioni su 22 eventi. Le Sprint Race, ovviamente, non sono comprese in questo computo, visto che sono una sorta di qualifica e non il Gran Premio vero e proprio.
Marko ha poi fissato il prossimo obiettivo dei suoi ragazzi: “Vogliamo vincere anche le prossime due gare, siamo messi bene anche a livello di affidabilità, quindi, crediamo di potercela fare. In Brasile siamo sempre stati molto competitivi, per cui credo che potrebbe andare ancora meglio che in Messico, ma ovviamente dobbiamo andarci cauti e vedere come la nostra macchina ed i nostri piloti si adatteranno a quella pista“.
Un Max Verstappen così può tranquillamente puntare a sbancare anche Interlagos ed Abu Dhabi, per preparare un 2023 che potrebbe essere dominante sin dalle prime battute. La Mercedes sta affilando le armi, mentre la Ferrari è in caduta libera. Il rischio di vedere un nuovo ciclo di dominio è altissimo, ed i rivali devono correre ai ripari.