Max Verstappen sa solo vincere e anche a Città del Messico ha potuto ottenere un trionfo che lo porta sempre di più nel mito della F1.
Se la stagione 2021 era servita per poter far entrare Verstappen tra i grandi della storia della Formula 1, il 2022 è diventato a tutti gli effetti l’anno della sua consacrazione e del suo passaggio in quella grande schiera di miti e di leggende, con i record che si susseguono gara dopo gara.
Doveva essere la gara di Sergio Perez che correva davanti al suo pubblico, e che non vedeva l’ora di far risuonare l’inno messicano, doveva essere la gara di Lewis Hamilton che ha sempre meno occasioni per vincere la prima gara dell’anno e doveva essere la gara di Charles Leclerc che festeggiava le 100 gare in Formula 1.
Alla fine però la storia e la musica non cambiano, perché il re e il dominatore della stagione 2022 è sempre Max Verstappen e anche in Messico ha messo bene in chiaro chi è stato il simbolo e fenomeno dell’anno.
L’olandese infatti non ha lasciato scampo ai rivali fin dal sabato, con la sua Pole Position che lo ha portato così a poter sfruttare nel miglior modo possibile il suo vantaggio in vista della gara.
Pronti via e le Mercedes non hanno potuto provare il sorpasso e da quel momento in poi la prestazione dell’olandese è stata semplicemente perfetta e sontuosa, con il primo posto che non è mai stato messo in discussione.
Ci aveva provato a inizio gara Lewis Hamilton, con il britannico che ha mostrato i denti e la criniera del vecchio leone mai domo, ma il passaggio alle gomme bianche è stato il definitivo abbandono del re della foresta che continua a lasciare strada libera al suo erede.
Verstappen ha ringraziato per la bella passerella e giro dopo giro ha continuato a inanellare tempi da urlo con una costanza che solo i grandissimi campioni possono avere e dunque a quel punto nessuno aveva più dubbi sul successo finale.
Il trionfo in Messico ha però un doppio risultato, perché non è soltanto l’ennesimo sigillo di una stagione che si sta facendo sempre di più memorabile per lui, ma è anche il modo migliore per poter festeggiare l’ingresso nella leggenda della Formula 1.
Aveva un ultimo obbiettivo in questa stagione, ovvero il record di vittorie in un singolo Mondiale, con i 13 trionfi di Michael Schumacher in Ferrari nel 2004 e di Sebastian Vettel in Red Bull nel 2013.
In soli sette giorni è arrivato prima l’aggancio a Austin e poi il definitivo sorpasso in Messico che vale così il suo 14esimo trionfo stagionale, un record che difficilmente verrà mai superato in futuro.
Ormai sono davvero finiti gli aggettivi e gli elogi nei confronti di Max Verstappen, con il fenomeno olandese che dunque diventa un punto di riferimento per le generazioni future che vedranno in lui l’uomo da emulare.
Ricordiamo inoltre come 14 vittorie è solo il traguardo che Super Max ha già raggiunto, ma mancano ancora gli appuntamenti in Brasile e negli Emirati Arabi Uniti, una situazione che permetterebbe così al figlio d’arte di poter rimpinguare sempre di più il suo primato.
Questa è stata davvero una stagione di grandi record per l’olandese, con il secondo titolo Mondiale che è stato ottenuto con ben 4 gare d’anticipo, di certo molto più tranquillo e scontato rispetto al 2021.
Il finale della stagione passata aveva in qualche modo minato le certezza di Verstappen, con i suoi detrattori che si era aggrappati a quelle ultime curve controverse di Abu Dhabi per screditare il successo dell’uomo della Red Bull.
I veri campioni però sanno benissimo che mentre la gente parla sono loro che devono fare i fatti e da questo punto di vista sono in pochi ad avere la forza e la costanza di Super Max.
La Red Bull è nata da pochi anni e soprattutto aveva vissuto un solo grande periodo al vertice, con il quadriennio d’oro di Sebastian Vettel tra il 2010 e il 2013, per poi tornare a essere costantemente la terza forza dietro a Mercedes e Ferrari.
Da due anni a questa parte il mondo però si è completamente ribaltato, con il 2021 che ha regalato così una splendida sorpresa e il 2022 che ha fatto sì che la rivoluzione dell’effetto suolo diventasse decisiva per il cambio della guardia al vertice.
Ora a Verstappen mancano solamente altri due podi in queste ultime due gare per poter eguagliare il suo record di 18 podi stagionali ottenuti nello scorso Mondiale e allora a quel punto può davvero dire di essere stato imbattibile.
Forse una gioia la regalerà al compagno Sergio Perez, ma davanti al pubblico messicano è stato Max a ballare una splendida Cucaracha in salsa olandese.
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