A tutti coloro che sono in possesso di un veicolo stradale, sarà capitato di fare un rinnovo patente. Eppure le domande sul tema sono tante.
Il rinnovo della patente è una pratica burocratica d’obbligo per chiunque disponga di una macchina o una moto.
A regolare la materia è l’articolo 126 del Codice della Strada, a sua volta facente riferimento all’art. 119 dedicato ai requisiti fisici e psichici per il conseguimento del permesso di guida.
Coloro che detengono un documento A, A1, A2, AM, B, B1, BE, sono tenuti a rinnovare ogni 10 anni se hanno fino a 50 anni di età; ogni 5 se entro i 70, ogni 3 fino agli 80 e ogni 2 se oltre gli 80 anni.
Per quanto concerne le patenti C, C1, C1E, CE fino a 65 anni si può procedere ogni lustro. Circa invece le D, D1, D1E, DE, entro i 60 anni, ogni 5 anni e dopo quell’età ogni dodici mesi.
Per semplificare il processo, dal 2012 viene tenuta buona la data di compleanno del titolare. Non più quella di rilascio, riportata al punto “4b” del documento, che, tuttavia resta valida per il rinnovo (in quel momento però la patente NON è scaduta).
In caso di dubbi, comunque si può sempre consultare il Portale dell’Automobilista. E l’App iPatente, gestita dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Qualora il permesso fosse scaduto da meno di tre anni, si può procedere in autoscuola, presso gli uffici ACI, alla motorizzazione civile, o all’ASL di competenza territoriale.
Prima di sottoporsi alla visita medica obbligatoria per ottenere il via libera occorre portare con sé: un documento d’identità, il codice fiscale, due fototessere, la ricevuta di avvenuto versamento dei diritti sanitari e la ricevuta di avvenuto versamento di 10,20 euro sul c/c postale n. 9001 indirizzato al Dipartimento dei Trasporti Terrestri, con causale “Versamento rinnovo patente codice 002”.
Il procedimento può essere effettuato al massimo 4 mesi prima della scadenza.
Se ci si reca all’ASL per il rinnovo, al costo fisso del bollettino, si sommano i diritti sanitari, con importo variabile dai 20-25 euro, fino a 50-60 euro.
All’ACI o in autoscuola il costo oscilla tra i 70-80 euro, per arrivare a 120-130 euro.
Presso le Ferrovie, invece, ci spendono circa 50 euro, a cui va aggiunto il costo della marca da bollo e del bollettino.
Quando ci si mette alla guida, è fondamentale assicurarsi di avere tutti i documenti in ordine. Le multe fissate dal Codice della Strada se si viene beccati in flagranza sono particolarmente esose. L’art. 126 comma 11 del Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa che va da 158 a 638 euro.
Da non trascurare neppure la sanzione accessoria rappresentata dal ritiro della patente o, eventualmente, del Certificato di abilitazione professionale KA o KB, piuttosto che del Certificato di qualificazione professionale CQC.
Proprio questi ultimi, in caso di riscontrata assenza del rinnovo, possono essere sanzionati con una multa da 2046 a 8186 euro. A cui vanno aggiunti tre mesi di fermo amministrativo del veicolo e, se recidivi, la confisca dello stesso.
Il documento ritirato dalle forze dell’ordine viene inviato al Prefetto di competenza territoriale. Per tornarne in possesso occorre dimostrare di averlo rinnovato
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