La Ferrari 288 GTO è una vera e propria icona del Cavallino, ed alcuni esperti l’hanno restaurata riportandola ai fasti di un tempo.
Tra la Ferrari odierna e quella che fu avrete sicuramente notato le dovute ed evidenti differenze. Sul fronte sportivo, ben conosciamo le difficoltà della Scuderia modenese, ridotta al ruolo di comparsa in F1 dopo i successi dei gloriosi anni Duemila, dove il Cavallino non aveva rivali, divenendo un vero e proprio orgoglio italiano, che era stato in grado di rispondere a decenni di fatica.
Oggi, purtroppo, lo spettro degli anni Ottanta e Novanta è tornato a farsi largo, ma alla dirigenza questo non interessa. John Elkann e Benedetto Vigna, ovvero il presidente e l’amministratore delegato della casa di Maranello, sono felici così, dal momento che per loro conta solo il profitto, le quote ed i dividendi che si contano a fine anno, e sul fronte del mercato le cose vanno a gonfie vele.
La Ferrari sta conoscendo un momento di splendore con pochi eguali nella storia, ma per farlo si è dovuta piegare al mercato, cosa che non le era mai successa in passato. Così potremmo leggere l’immissione sul mercato del Purosangue, il primo Suv del Cavallino che è stato presentato al mondo circa un mese fa.
La Rossa non si era mai prestata a tanto, ed è andata a voltare le spalle alla sua tradizione di vettura supersportiva, per andare verso le logiche di mercato ed aumentare i profitti. Il Purosangue, infatti, ha diviso gli appassionati del marchio emiliano: tanti l’hanno apprezzata, definendola un capolavoro per le sue forme e la sua unicità rispetto a tanti altri Suv, ma altri non riescono a vederci nulla di buono a confronto con le altre vetture di Maranello.
Secondo una buona parte di fan, questo Suv è andato a cozzare notevolmente con la tradizione, ma ad Elkann ed ai grandi capi ciò cambia poco. Purtroppo, non è più il Cavallino di prima, quello del grande Enzo e di Luca Cordero di Montezemolo, con quest’ultimo che aveva raccolto l’eredità del “vecchio” riportando la Rossa ai fasti di un tempo.
Modelli unici come la Enzo, la F40, la Testarossa e tante altre sono ormai dei lontani ricordi, e non resta che tanta amarezza negli appassionati che le ricordano con passione. Uno dei capolavori più spettacolari ed inimitabili della storia di Maranello è sicuramente la 288 GTO, vettura straordinaria e di cui oggi vi andremo a parlare.
Ferrari, ecco come viene restaurata la 288 GTO
La Ferrari 288 GTO fu la basa della F40, la leggendaria vettura che fece la storia del Cavallino e che fu l’ultima ad essere presentata prima della morte di Enzo. Della GTO ne venne realizzato un numero molto limitato di esemplari, visto che la sua esclusività voleva essere mantenuta a tutti gli effetti, riservando qualche modello a personaggi importanti.
Una fu consegnata a Gianni Angelli, ed un’altra addirittura a Niki Lauda, che in quel periodo si era da poco ritirato dalla F1 dopo aver vinto il mondiale del 1984 con la McLaren-Tag Porsche, a seguito dello storico divorzio da Enzo Ferrari avvenuto al termine del 1977, anno in cui bissò il titolo di due anni prima.
La 288 GTO in questione è una vettura che fu prodotta dal 1984 al 1985, e che per questo motivo ha una storia quasi quarantennale. Trovarne in giro per il mondo è quasi impossibile, ma non per il ragazzi del canale YouTube “AMMO NYC“, che si sono occupati di una vera e propria restaurazione del modello in questione.
Il protagonista del nostro racconto, che ha caricato il video sul proprio canale, si reca dopo un breve tragitto in macchina presso una sorta di officina, dove scorge la 288 GTO parcheggiata in mezzo ad altri modelli. Il ragazzo resta subito ammaliato dalla bellezza di questo gioiello, iniziando a spiegarne le caratteristiche tecniche, sottolineando che, trattandosi di un’auto degli anni Ottanta, montava delle soluzioni davvero esclusive, come il motore dotato di due turbocompressori.
Trattatondi di un’auto che ha una storia quasi quarantennale, era inevitabile che sulla carrozzeria si presentassero alcuni segni di usura. Come avrete imparato a capire, i ragazzi di questo canale si occupano spesso di car wash, ma oggi vi mostreremo delle immagini in cui avviene una vera e propria restaurazione della 288 GTO.
Un modello simile merita di essere trattato nel miglior modo possibile, ed è proprio ciò che accade nelle immagini che state per vedere. Detto questo, non è nostra intenzione farvi perdere troppo tempo e svelarvi cose non necessarie, dal momento che i vostri occhi devono poter ammirare lo splendido lavoro dei nostri amici restauratori, che nelle loro opere mettono davvero il cuore.