Pecco Bagnaia ha preso parte alla conferenza stampa del Gran Premio di Valencia, favorito per la vittoria del titolo. Ecco le sue parole.
Il grande momento è arrivato per Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. Questi due ragazzi si giocheranno il titolo mondiale nel gran finale di Valencia, con il rider torinese in gran vantaggio grazie ai 258 punti conquistati, seguito dai 235 del campione in carica. Un gap di 23 punti non lascia molta scelta ad “El Diablo”, che potrà solo vincere sperando in un ritiro del rivale.
Dunque, la situazione è molto complessa per il rider transalpino, che ha comunque ribadito di volersi godere questo fine settimana senza pensare troppo alla lotta mondiale, che è ovviamente tutta a favore del suo avversario. Bagnaia è stato il protagonista della conferenza stampa odierna, dove è comunque rimasto molto umile.
Pecco Bagnaia è apparso molto carico in vista dell’appuntamento decisivo di Valencia, che torna ad assegnare il titolo mondiale per la prima volta dal 2017. Il rider della Ducati sa perfettamente di essere il grande favorito, ma in conferenza stampa è apparso anche molto tranquillo, pur sapendo che la pressione può giocare brutti scherzi.
Ecco le sue parole: “Se mi sento rilassato dopo Sepang? No, sinceramente per niente. C’è sempre la possibilità e dobbiamo continuare a spingere, dovremo essere intelligenti e svegli. Sicuramente, siamo in una posizione migliore rispetto a Fabio ma dobbiamo completare l’opera. Serve la massima concentrazione, voglio fare tutto bene ed evitare errori e distrazioni“.
Riguardo al dominio visto qui lo scorso anno, Bagnaia ha detto: “Questa pista è molto buona per noi e sappiamo di avere una moto forte e guidabile, un grande passo in avanti rispetto allo scorso anno. La MotoGP è un mondo di sorprese, il nostro obiettivo principale è quello di essere veloci e di lottare per la vittoria se ne avremo la possibilità“.
“Quanto sarà importante mostrare forza mentale qui? Ci sono stati tanti alti e bassi, soprattutto nella prima parte di stagione, e non è soltanto questo a fare la differenza. Nelle prime gare ho fatto tanti errori anche quando ero veloce. Ho pensato a quanto succedeva ed ho compreso come migliorare. A Motegi sono stato troppo ambizioso, ma sono stato fortunato a non toccarmi con lui ed a perderci pochi punti“.
“Sapevo che sarebbe stato cruciale essere competitivo anche in condizioni difficili come in Thailandia sul bagnato, in Australia non potevo rischiare troppo per vincere. In Malesia era importante vincere per arrivare qui più rilassati, eravamo molto veloci. Enea mi ha messo tanta pressione, ma eravamo forti ed abbiamo portato a casa un successo cruciale“.
Tutta la famiglia di Pecco sarà presente a Valencia, così come Valentino Rossi. Al rider torinese è stato chiesto quella che è la sua impressione sul fatto che il suo idolo sarà al suo fianco in questo week-end molto delicato: “Per me è una bellissima sensazione, può essere un grande aiuto avere vale con noi perché sarà qui anche per tutti gli altri piloti dell’Academy. Conosce bene questi momenti e sa come mi sento, mi aiuterà come un vero coach. Credo che sarà importante averlo con noi“.
“Se durante la sessione fotografia non volevo toccare il trofeo? Io sono italiano, e per questo sono molto scaramantico. Non tanti piloti hanno potuto vedere il proprio nome scritto su questa coppa, quindi sarebbe un grande onore potercela fare. Io farò del mio meglio come al solito“.
In seguito, Pecco è stato interpellato sul lungo calendario, che il prossimo anno sarà ancor più pieno a causa delle Sprint Race: “A livello mentale è stata una stagione lunghissima, sarà ancor più dura tra qualche mese, anche per capire come prepararsi al meglio. Sarà nuova per tutti, ma credo che il mio staff farà un gran lavoro come sempre e saremo preparati. Per ora, penso solo che siamo vicini al termine di questo campionato, mi concentro su questo e poi penserò al futuro“.
Il duello con Enea Bastianini in Malesia è stato piuttosto duro, e non poteva mancare una curiosità su quanto visto a Sepang: “Se abbiamo corso troppi rischi? C’è stata una grande battaglia, Enea stava spingendo molto, ma io ero più forte in frenata, abbiamo anche rischiato di toccarci, ma io volevo evitare pericoli eccessivi“.
“Tuttavia, dovevo accettare alcuni rischi pur di vincere, sapevo che lui non mi avrebbe regalato il primo posto. Quando l’ho superato, era fondamentale allungare per non farlo passare di nuovo. Volevo arrivare qui a Valencia con 23 punti di vantaggio e stare più tranquillo possibile“.
“Cosa significherebbe vincere il titolo e se cambierà la mia vita? Voglio solo concentrarmi sul mio obiettivo, ancora mancano tre giorni al momento in cui potrebbe accadere, non voglio parlare prima del tempo perché non sarebbe giusto. Dobbiamo ancora aspettare e vedere quello che succederà, ma so che sarà una gran lotta. Non so se cambierà qualcosa, sicuramente, la vittoria di un titolo è qualcosa di unico, quello per cui ho sempre corso. Come ho fatto a rimontare? Ho dato tutto, sapevo che dopo la Germania non avevo più nulla da perdere, questo può avermi aiutato a rifarmi sotto“.
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