Il pilota della Honda, Marc Marquez, ha le idee chiare su i suoi obiettivi. Il centauro catalano è già proiettato sul prossimo anno.
Marc Marquez ha avuto un ruolo determinante in questo campionato, nonostante le poche presenze in stagione. Il suo rientro, infatti, è stato segnante, provocando il ritiro di Fabio Quartararo ad Aragon. In quell’occasione il centauro della Honda è stato sicuramente sfortunato nella circostanza che ha portato il campione del mondo della Yamaha ad impattare sulla sua ruota posteriore. Sta di fatto che senza quel ritiro El Diablo, probabilmente, avrebbe molte più possibilità di lottare per la corona.
Dopo le polemiche scaturite dall’atteggiamento di Marc Marquez, nel primo giro del Gran Premio d’Aragon, sono arrivati anche risultati positivi. Il campione della Honda ha dimostrato di essersi ripreso dalla quarta operazione alla spalla destra, resasi necessaria per porre rimedio al terribile infortunio di Jerez De La Frontera. Lo spagnolo è riuscito a cogliere una magnifica pole position e un secondo posto, alternando performance di alto profilo a risultati non in linea con i suoi standard. La prestazione di Philip Island è rimasta comunque la migliore, sin qui, del catalano avendo per la prima volta lottato per la vittoria.
Il miglior Marquez, probabilmente, avrebbe triturato i due contendenti nel giro finale in Australia. In ogni caso i passi in avanti lasciano ben sperare il Cabroncito. La fatica fisica nel guidare nella giusta posizione il bolide della casa giapponesi, ha spinto il rider a saltare ben otto round. Sotto il profilo tecnico, invece, permane un’atmosfera tesa nel box della Honda. A causa del gap motoristico maturato, nell’ultimo anno, la casa giapponese è diventata fanalino di coda. Per ovviare al problema i tecnici giapponesi sono al lavoro per la moto della prossima stagione e hanno già ingaggiato il campione del mondo del 2020, Joan Mir. La squadra è pronta a sfoderare un bolide in grado di mettere pressione alle Ducati. Per l’otto volte campione del mondo sarà fondamentale il periodo invernale e i prossimi test che verranno svolti proprio sul tracciato valenciano.
Quest’inverno il talento di Cervera potrà recuperare la forma fisica, senza più preoccuparsi dei dolori alla spalla e i guai alla vista. La diplopia è stata un’altra grana nelle ultime annate. Nell’ultimo round della stagione il #93 non parte con i favori del pronostici, ma è sempre una mina vagante. La sua assenza prolungata dalla pista ha aiutato tanti altri centauri ad emergere, ma per lo spettacolo della MotoGP tutti si augurano di riaverlo al top della forma nel 2023. Tornare sul tetto del mondo non sarà una missione facile, neppure per lui. I risultati della Desmosedici sono sotto gli occhi di tutti.
MotoGP, il pronostico di Marc Marquez
Alla vigilia della tappa valenciana lo spagnolo a Marca ha dichiarato: “Se fossi Pecco penserei a finire la gara e basta. Un campionato è un campionato, lui ha già rischiato in Malesia. Qui finirei la gara per essere campione. Il risultato non ha importanza. Se fossi Augusto, allora dipende dal feeling. E dipende se riuscirà a controllare Ogura o se sarà davanti a Ogura. Ha due opzioni, entrambi sono fattibili per essere campioni. Vedo entrambi campioni domenica, Augusto e Pecco”. Una bella iniezioni di fiducia per il ducatista che presenta 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo.
L’otto volte campione del mondo ha lottato per tantissimi campionati, quasi sempre spuntandola. Ha battuto centauri fortissimi, riuscendo a non avvertire la pressione. Il primo mondiale in top class è, certamente, quello più duro. I tifosi sognano di rivedere Marc nella mischia nel 2023. Se si aggiungesse a Fabio e i ducatisti verrebbe fuori un Mondiale epico.
“Per lottare per il Campionato del Mondo devo fare un passo avanti e la Honda deve fare due passi avanti questo inverno. Devo cercare di dare il cento per cento e la Honda fa il salto per cercare di lottare ad armi pari. Ho potuto fare motocross, che è già un grande passo avanti nella mia guarigione. È anche un passo in più verso lo stesso metodo, lo stesso modo di allenarmi che avevo prima. Forse adattando alcune cose, ma più è simile, meglio è. Infatti ho notato l’evoluzione. Dalla Thailandia all’Australia è stato molto difficile per me recuperare, soprattutto per ridurre il fastidio muscolare. Si è sovraccaricato molto. Invece dalla Malesia a Valencia il problema si è placato molto velocemente. Questo mi ha permesso di fare motocross. Non sono ancora pronto per andare come vorrei, ma è un passo in più, che, a poco a poco, avverrà se tutto andrà bene”, ha concluso il Cabroncito