Da anni si cerca il suo successore, ma non lo si trova. Ora però c’è chi ha paragonato un fresco campione del mondo a Valentino Rossi.
Appeso il casco al chiodo, almeno in MotoGP, Valentino Rossi continua la sua avventura nel motorsport ma con le quattro ruote. Quest’anno ha corso con l’Audi R8 LMS del W Racing Team (WRT), scuderia supportata da Audi Sport e campione del GT World Challenge Europe, al GT World Challenge Europe 2022, sia nell’Endurance sia nello Sprint, in coppia con Frederic Vervisch e Nico Muller. Una prima annata non male, chiusa cinque volte in zona punti e con tre quinti posti come miglior risultato. E il prossimo anno continuerà con lo stesso team ma al volante di una BMW M4 GT3.
C’è da dire però che il nome di Valentino Rossi rimarrà per sempre legato al Motomondiale. Da anni si cerca un suo erede, senza realmente averne trovato uno. Si pensava prima a Marco Simoncelli, ma la tragedia di Sepang nel 2011 ha interrotto bruscamente questo sogno. Oggi, con la sua Academy, sono diversi quelli a cui è stato accostato, a partire da quel Pecco Bagnaia che potrebbe diventare campione del mondo per la prima volta in MotoGP.
Nelle ultime settimane però hanno fatto discutere le parole di un altro ex pilota italiano, Gino Borsoi, che a Marca ha parlato di Izan Guevara come erede del campione di Tavullia. Gli ricorda proprio il giovane Valentino Rossi agli esordi, per come sta in moto e per come conduce le gare. “Ha un talento brutale – ha confessato -. Per la sua voglia di guidare una moto, la sua voglia di vincere e di vivere dentro il paddock. Scherza e ride sempre, lavora poco come faceva Valentino ai suoi tempi, ma ha un talento enorme. Sembra una copia di Valentino Rossi, ma vediamo come se la cava in Moto2, come si adatta alla categoria”.
Guevara, un talento cristallino
Con la vittoria in Australia, Izan Guevara si è laureato per la prima volta campione del mondo nella classe Moto3. Un colpo davvero incredibile quello del diciottenne talento spagnolo, che ha avuto la meglio in stagione su diversi altri pericolosi rivali, in primis quel Dennis Foggia che sperava proprio nel 2022 nell’esplosione definitiva ma che invece ha avuto a che fare con una stagione travagliata, fatta di troppi alti e bassi. Per lui al momento sei vittorie in stagione ma anche altri cinque podi, che lo hanno reso il più costante dei piloti di testa e proprio per questo è riuscito a portare a casa il titolo.
Nato a Palma di Maiorca, l’iberico sembra aver iniziato a seguire le orme del connazionale Jorge Lorenzo. A tre anni già in moto, poi la sua esperienza nelle gare con le due ruote ha davvero sorpreso tutti. Il primo successo importante a livello internazionale è arrivato nella European Talent Cup del 2019, quando ha conquistato due top ten nelle gare d’esordio prima esplodere definitivamente con sei successi che gli hanno regalato il titolo, ottenuto da rookie.
Nel 2020 è stato naturale quindi il passaggio per Guevara alla Red Bull MotoGP Rookies Cup e al JuniorGP. Dopo aver preso le misure, anche qui ha iniziato a vincere a ripetizione, con 5 successi in 6 gare, di cui tre partendo dalla 22esima casella ad Aragon. Tanto che a fine stagione si è laureato ancora una volta da rookie campione, mettendosi dietro altri due baby-fenomeni spagnoli come Xavier Artigas e Pedro Acosta. Lo scorso anno il passaggio al Mondiale Moto3, con la prima vittoria che è arrivata al GP delle Americhe e un ottavo posto in classifica generale nell’anno in cui invece il rivale Acosta di è laureato campione.
E’ lui il nuovo Valentino Rossi?
Una sfida, quella tra Guevara e Acosta che si annuncia agguerrita nei prossimi anni. Il primo accostato a Valentino Rossi, il secondo a Marc Marquez. Chissà che davvero non si riveda un duello all’ultimo sangue come i due campioni. Intanto lui si gode i complimenti e l’accostamento con un nome così pesante come quello di Vale: “Vorrei poterlo raggiungere, ma è molto difficile perché ha alzato l’asticella molto in alto”. Anche se poi ha confessato che il suo mito è Marquez: “Sono un suo fan fin da quando ero bambino. E’ il mio idolo ed è quello a cui voglio aspirare”.
Il titolare della squadra con cui ha vinto il titolo, Jorge Martinez, ha detto di lui: “Ha un talento incredibile, la naturalezza e la facilità con cui fa quello che fa ci sorprende sempre. Cresce e avanza a una velocità pazzesca”. Mentre un altro ex pilota come Nico Terol ha aggiunto: “E’ un talento unico, non conosce nemmeno le qualità che ha. La sua spontaneità lo rende speciale“. Proprio come Valentino Rossi, a cui ha già strappato un primato: è infatti il quinto pilota più giovane a vincere un titolo mondiale a 18 anni e 110 giorni, battendo Rossi che aveva 18 anni e 196 giorni quando nel 1997 vinse quello in 125.