Ennesima tragedia nelle moto. Stava partecipando ad una gara di cross, quando un giovane pilota veneto ha perso la vita a Mantova.
Non si ferma la scia di notizie tragiche provenienti dalle gare di moto italiane e internazionali. Questa volta è toccato ad un promettente pilota di motocross.
Si chiamava Andrea Simeon e stava partecipando ad una tappa del Campionato Regionale del Nordest, in scena al crossodromo di Mantova.
Al momento dell’incidente il 26enne era impegnato in un tratto in salita quando, la sua Yamaha 250 è diventata indomabile. Da quanto si apprende, in quel tratto solitamente si frena per poi riprendere in uscita di curva. Ed invece, per cause ancora ignote, il rider è arrivato al cambio di direzione ed è stato sbalzato in aria finendo poi violentemente contro un albero.
Da chiarire se si sia trattato di un errore o di un problema tecnico. Chi era presente non esclude un guasto all’acceleratore, ma ovviamente saranno li inquirenti ad accertarlo. Anche se, sebbene l’attività sul tracciato Città di Mantova- Tazio Nuvolari sia stata interrotta immediatamente, le forze dell’ordine non hanno ritenuto opportuno porre sotto sequestro il mezzo, tornato a casa con papà Remo, colto da malore non appena appreso che il suo unico figlio era in gravi condizioni.
A Sernaglia della Battaglia, paesino in provincia di Treviso, in cui il ragazzo viveva con il padre e la madre Susy la popolazione è sotto choc.
Laureato in ingegneria meccatronica all’Università di Trento, aveva trovato lavoro in Trentino, ma il legame con il suo Veneto era rimasto forte, tanto che ogni venerdì si rimetteva in macchina per tornare a casa e passare il weekend con i genitori.
Giunto a Mantova per la corsa sabato sera, accompagnato da un amico, con il suo camper, non aveva accusato alcun problema nei primi giri effettuati. Per l’occasione anche il padre era andato in pista a sostenerlo. Ma mai avrebbe potuto immaginare un epilogo del genere.
Soccorso in tempi rapidissimi, i sanitari del 118 lo avevano trovato in condizioni disperate, ma ancora salvabile, tanto che erano riusciti a fargli ripartire il cuore, accendendo le speranze di tutti. Trasferito d’urgenza all’ospedale Carlo Poma, è spirato due ore dopo.
Grande lo sgomento da parte del Motoclub Tre Pini di Montebelluna di cui Simeon era membro. “Ci stiamo chiedendo come possa essere successo“, ha affermato a Mantova Uno distrutto e incredulo il presidente Donato Toffoletto. “Forse avrà sbagliato qualcosa. In questi frangenti, purtroppo, un attimo di distrazione può essere fatale”.
Il responsabile club non vuole distribuire colpe senza certezze. Ecco perché ha preso le distanze dall’ipotesi di irregolarità del tracciato in termini di sicurezza. E ha preferito invece ricordare il centauro che, su Instagram, si definiva un “pilota di cross a tempo pieno”.
“Era molto valido, tranquillo, appassionato di moto e con la testa sulle spalle. Il padre è membro del direttivo del nostro motoclub. Purtroppo è stato da poco operato al cuore e non ci voleva questo immenso dispiacere. Siamo vicini a lui e alla moglie in questo momento di grande dolore“, ha chiuso la sua riflessione.
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