Petrucci fa una rivelazione importante sul suo futuro: potrebbe approdare nel Mondiale Superbike, c’è un’offerta specifica.
Danilo Petrucci ha vissuto un 2022 molto intenso, iniziato con la Dakar e poi proseguito nel MotoAmerica Superbike. La ciliegina sulla torta è stato il ritorno in MotoGP per correre con la Suzuki al posto dell’infortunato Joan Mir in Thailandia.
Il pilota ternano è tornato a divertirsi, dopo che nel 2021 aveva vissuto una stagione molto difficile nella top class del Motomondiale. Le cose con il team KTM Tech3 andarono molto male e alla fine fu scaricato dalla casa di Mattighofen, che però gli propose di correre la Dakar. Quest’ultima fu esperienza che aveva affrontato senza particolari aspettative, essendo al debutto, e che invece lo ha visto sorprendentemente protagonista.
In MotoAmerica Superbike ha sfiorato il titolo, sconfitto solo da un fortissimo Jake Gagne con la Yamaha. Lui con la Ducati del team Warhorse HSBK ha dato il massimo, dovendosi adattare a tante cose nuove. Per rimanere a correre negli Stati Uniti vorrebbe un supporto maggiore dalla casa di Borgo Panigale.
Petrucci nel Mondiale Superbike? C’è la possibilità
Petrucci non aveva nascosto il desiderio di correre nel Mondiale Superbike con il team ufficiale Ducati, che invece ha preferito confermare Michael Rinaldi al fianco di Alvaro Bautista. Tuttavia, esiste ancora la chance di vederlo in griglia nel 2023.
Interpellato da MowMag sul suo futuro, il pilota umbro ha ammesso che potrebbe prendere parte al campionato SBK l’anno prossimo: “Ho un’offerta molto concreta per il Mondiale Superbike. È di Barni, quindi con Ducati. Conosco la Panigale, è una grande moto e nel Mondiale potrei mettere la quinta e la sesta, cosa che non ho potuto fare nel MotoAmerica. Per me i problemi resterebbero gli stessi di sempre, ma l’idea di provarci mi stuzzica di brutto“.
Il team Barni Racing vuole Petrux, che sta seriamente valutando di accettarla. La squadra di Marco Barnabò sta vivendo degli anni difficili, ma l’arrivo di un pilota del suo livello potrebbe aiutarla a tornare in posizioni migliori.
A proposito di Mondiale SBK, il ternando ha anche ammesso di essere d’accordo con l’idea di Scott Redding di introdurre un limite di peso minimo moto-pilota per evitare che coloro che sono più alti e grossi siano svantaggiati rispetto ai colleghi più bassi e leggeri: “Quando lo dicevo io, nessuno mi ascoltava. Su moto così estremizzate, il peso conta tantissimo. La verità è che non ascolteranno neanche Redding, perché le case non hanno alcun interesse a zavorrare le moto. I piloti piccolini avranno sempre un vantaggio, ma penso che si possa fare bene anche pesando qualche chilo più degli altri. Bisogna provarci“.
Petrucci da tanto tempo mette in evidenza che la sua stazza fisica è un problema e ha chiesto dei cambiamenti al regolamento, restando inascoltato. A suo avviso, non cambierà nulla neppure in futuro.