La Scuderia Ferrari sta attraversando un periodo molto complesso, mentre la Mercedes sta chiudendo in crescendo la stagione, con un asso nella manica per la prossima.
Si è, completamente, rovesciata la condizione tecnica tra Ferrari e Mercedes. Quest’ultima ha iniziato l’annata in modo pessimo, collezionando pochi piazzamenti sul podio, solo grazie ai ritiri dei diretti competitor, come accaduto in Bahrain. La vettura “senza pance” si è rivelata essere una delle peggiori Mercedes della storia, di sicuro la peggiore che ha mai guidato Lewis Hamilton. Quest’ultimo, infatti, non si è potuto ancora togliere la soddisfazione di vincere un Gran Premio nel 2022. La W13 ha palesato più limiti che qualità nelle prime fasi del campionato.
In realtà, già dai test prestagionali, si è intuito che qualcosa non stesse funzionando a dovere. La prima auto ad effetto suolo della Stella a tre punte non risultò né veloce sul dritto né agile in curva a Barcellona. Nei tratti misti, solitamente punto di forza delle Frecce d’Argento, la monoposto appariva difficile da guidare. Hamilton è sicuramente un asso al volante e le sue dichiarazioni spiazzarono tutti. Addirittura in molti, dopo 8 anni di vittorie di fila, pensarono ad un clamoroso bluff. Negli anni precedenti il team principal, Toto Wolff, aveva perso di credibilità, parlando di difficoltà e problemi che la squadra non ha mai subito. Forse per tenere vivo l’interesse dei fan, la squadra con sede a Brackley aveva giocato d’astuzia. A furia di fare proclami, gli addetti lavori pensarono all’ennesimo mind games del marchio di Stoccarda. F1, Leclerc vs Verstappen: la statistica parla chiaro, in Ferrari ci sperano.
Le prime uscite stagionali confermarono il clamoroso fallimento del progetto 2022. George Russell, nella prima fase, riuscì a buttare il cuore oltre l’ostacolo, forse abituato a piazzamenti ben più indecorosi e Williams di basso profilo. Il giovane inglese chiuse, nelle prime nove gare della stagione, in top 5, mentre il #44 fu umiliato, toccando i punti più bassi a Jeddah e a Imola. Nella tappa italiana finì la corsa nelle retrovie, alle spalle di Pierre Gasly dell’AlphaTauri, non riuscendo a superare il francese. Il manager austriaco, Toto Wolff, definì in malo modo la vettura, ma piuttosto che iniziare a scavare il fondo, la squadra si è ricompattata, seguendo le indicazioni del sette volte iridato e facendosi sentire nella stanza dei bottoni. Sempre al top sul piano politico, il team teutonico ha preteso, per motivi di sicurezza, una direttiva tecnica che abolisse il porpoising da Spa.
La W13, senza i rimbalzi ad alta velocità, è diventata una vettura più guidabile, oltre che affidabile. Dopo una lunga rincorsa la Mercedes è arrivata in scia della Ferrari, con soli 40 punti di differenza nei costruttori. Come è risultato possibile che un team che ha vinto 4 gare e ottenuto innumerevoli pole position, finisse in bagarre per la seconda pozione con una squadra che non ha mai vinto un singolo GP? La risposta la conoscete già se avete assistito all’incredibile numero di errori della Scuderia italiana. Avarie tecniche, errori di strategie, sbavature dei piloti hanno condotto la Rossa in una crisi profonda. Negli ultimi due appuntamenti mondiali, conditi anche dalla Sprint Race di Interlagos, vi saranno in palio più di 100 punti. Date una occhiata a: Ferrari, il 2023 già spaventa i tifosi: ecco cosa non funziona.
F1, la novità tecnica della Mercedes
La casa di Stoccarda ha intenzione di stravolgere la monoposto in vista di un 2023 rivoluzionario. Hanno affrontato la stagione in corso come laboratorio per comprendere i problemi e agire sul progetto W14. Dopo il fallimento in questa annata, è difficile che i fenomenali tecnici di Brackley possano toppare nuovamente. Nell’era ibrida sono stati al vertice per 8 anni, aprendo uno dei cicli vincenti migliori di sempre, superando anche quello della Rossa dal 1999 al 2004. I più attenti avranno notato che, nelle prime prove libere del Gran Premio di Città del Messico, il reverse driver Nyck de Vries ha testato un fondo sperimentale. Dai dati raccolti è emerso, come si evince sulle colonne di Motorsport.com, che i tecnici punteranno ad un concetto di wing car molto diverso nel 2023. Si passerà dalle mini pance ad un’auto con fiancate spioventi.
Gli ingegneri hanno colto al balzo l’occasione per anticipare alcune soluzioni nel canali Venturi e nel bordo d’uscita del marciapiede. Hamilton e Russell sono intenzionati a vincere un GP, ma sono più interessati ad avere una vettura top nel 2023. L’obiettivo è sfruttare al massimo le ultime uscite stagionali per testare nuove soluzioni che possano mettere in riga Ferrari e Red Bull Racing nella prossima annata. La vettura senza pance non ha dato i risultati sperati e l’approccio sarà molto diverso d’ora in avanti. La squadra farà tesoro dei problemi avuti nel 2022, su questo non ci sono molti dubbi.