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Motomondiale

MotoGP Valencia, Warm-up: Zarco in vetta, segnali positivi da Bagnaia

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Giovanni Messi

Giornata di gara per la MotoGP a Valencia, con il Warm-up che ha visto prevalere Johann Zarco. Bagnaia è nono e precede Quartararo.

L’ultimo Warm-up della stagione della MotoGP targata 2022 è stato comandato da Johann Zarco, che con la sua Ducati Pramac ha chiuso in 1’30”885, precedendo di soli 41 millesimi Marc Marquez. L’equilibrio visto oggi è stato impressionante, visto che Fabio Quartararo che è undicesimo è attardato soltanto di tre decimi.

MotoGP Johann Zarco (ANSA)

Il campione del mondo della MotoGP ha chiuso dietro a Pecco Bagnaia, che in 1’31”252 non è andato oltre il nono tempo. Il rider torinese, che tra poche ore potrebbe festeggiare la vittoria del titolo mondiale, è stato molto competitivo nella simulazione di gara con gomma usata, mentre con quella fresca fa ancora tanta fatica.

Tuttavia, i piloti Ducati hanno tutti messo in mostra un bel passo in avanti, con Jack Miller terzo ed Enea Bastianini sesto, dietro a Luca Marini e Joan Mir. Ottavo Alex Rins, per una Suzuki che si annuncia molto competitiva nella gara di addio al Motomondiale, sulla pista dove il futuro pilota della Honda si laureò campione del mondo soltanto due anni fa.

A questo punto, per Quartararo si fa davvero complessa, e per sperare nel mondiale c’è soltanto una cosa da fare: occorre partire alla perfezione e prendere il largo, sperando che dietro succeda qualcosa. Bagnaia può avere l’unica, grande paura della prima curva, sperando che chi gli sta intorno non commette errori gravi e non si inserisca nella lotta per il titolo.

Una volta superata la prima staccata, Bagnaia avrà l’unico rivale in sé stesso, visto che la pressione si farà sentire e sarà tanta, soprattutto se Quartararo dovesse andare in testa. Pecco non può permettersi errori, proprio quelli che è riuscito a limitare per tutta la stagione da Assen in poi, fatta eccezione per Motegi con l’uscita di pista delle ultime battute che gli è costata la conquista anticipata del titolo in Malesia.

Il rider torinese ha bisogno di una moto facile da guidare, che non lo porti a commettere errori, e su questo fronte in Ducati si è lavorato moltissimo. L’anteriore della Desmosedici ha creato problemi per tutto il fine settimana, sia in inserimento di curva che in uscita, ed è importante limare tutto questo per evitare il rischio di errori. La battaglia, in ogni caso, sarà infernale e garantirà tanto divertimento ai tifosi.

MotoGP, Bagnaia ha un buon passo con gomma usata

Per la MotoGP è arrivato il momento decisivo di questa stagione. Tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia si decide tutto, con il campione del mondo in carica che va a caccia di un’impresa storica visto il ritardo di 23 punti dal rivale. Il rider torinese, vice-iridato lo scorso anno, vuole invertire la tendenza, ma sa che dovrà fare tutto bene per riuscire a portare a casa il titolo senza dover tribolare sino all’ultimo.

Il campione della MotoGP partirà quarto, con grandi possibilità di vincere la corsa odierna visto il ritmo messo in mostra sino ad oggi in questo week-end. Bagnaia non ha fatto meglio dell’ottavo posto, ma a lui basta chiudere entro la 14esima piazza per assicurarsi il titolo mondiale.

Dalla pole position scatterà Jorge Martin con la Ducati Pramac, e davanti a Quartararo ci saranno anche Marc Marquez e Jack Miller, ovvero il compagno di squadra e grande amico di Pecco, che proprio oggi darà l’addio alla casa di Borgo Panigale, partendo in direzione della KTM.

Sin da subito, “El Diablo” sembra molto tranquillo. Il suo staff comunica che il francese ha dormito per tutta la notte senza problemi, confermando che il fatto di non aver nulla da perdere può rivelarsi un gran bel vantaggio in alcuni casi. Sul fronte dei tempi, Marquez fa subito la differenza girando in 1’30”926, staccando di 3 decimi un Miller comunque in ottima forma.

Molto bene anche la KTM con Miguel Oliveira terzo davanti a Fabio, mentre Bagnaia è settimo dietro a Joan Mir. Giornata molto particolare anche in casa Suzuki, dal momento che la casa giapponese darà l’addio al Motomondiale proprio dopo la bandiera a scacchi di oggi. Si tratterà di un momento molto triste per la top class, visto ciò che la casa giapponese ha messo in mostra in questi anni, un addio che non ci voleva in un momento già di per sé complesso per questa categoria.

Il passo di Bagnaia non è paragonabile a quello di Quartararo, ma così è stato per tutto il fine settimana. Il rider torinese non ha mai trovato un feeling eccellente soprattutto all’anteriore, ma quando c’è una situazione simile in termini di classifica mondiale si minimizzano i rischi anche sulla scelta degli assetti, evitando di andare troppo aggressivi e di mettere a rischio la meccanica.

Bagnaia stampa un bel tempo e conferma quanto aveva detto nella giornata di ieri: Pecco fa fatica ad inizio stint con la gomma nuova, per poi allinearsi agli altri quando gli pneumatici si usurano, cosa che lo potrebbe favorire soprattutto per la seconda parte di gara.

Non sembra essere messo male Enea Bastianini, ieri fuori dal Q2 ma bisognoso di fare risultato. Il “Bestia” è infatti in lotta con Aleix Espargaró per la terza posizione nel mondiale, e non sarà facile pensare di strappargliela vista la piazzola da dove prenderà il via, ma il fatto che tra i due ci sia solo un punto di differenza preannuncia grande spettacolo.

Davanti a tutti ci va con Johann Zarco in 1’30”885, ma per realizzare questo crono, il francese ha dovuto montare un’altra gomma nuova, cosa che in gara è chiaramente impossibile da fare. Il pilota della Ducati Pramac conserva il miglior tempo, precedendo Marquez e Miller. Sesto Bastianini, mentre Bagnaia è nono con Quartararo undicesimo.

Pecco può essere abbastanza speranzoso visti i risultati di questo turno finale prima della gara, ed anche Davide Tardozzi dai box della casa di Borgo Panigale non nasconde la positività innescata dalla pista. La corsa sarà da non perdere, perché finalmente si decide tutto, con l’Italia pronta a tornare sul tetto del mondo. Alle 14 la partenza della gara.

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Giovanni Messi
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