Difficile raccogliere l’eredità di una leggenda come Valentino Rossi, però Dall’Igna pensa che due piloti possano fare qualcosa di grande.
La Ducati è radicalmente cambiata dal negativo biennio 2011-2012 nel quale c’era Valentino Rossi in sella alla Desmosedici. Il successivo arrivo di Gigi Dall’Igna ha comportato una rivoluzione tecnica che ha dato grandi frutti. Manca solo la ciliegina sulla torta, ovvero il titolo piloti MotoGP.
Francesco Bagnaia, uno dei prodotti della VR46 Riders Academy, è a un passo dal riportato a Borgo Panigale quel Mondiale vinto solo nel 2007 con Casey Stoner. L’australiano è un altro degli idoli di Pecco, che ha anche manifestato la volontà di averlo con sé come coach. A Phillip Island c’era proprio lui a dargli dei consigli, mentre a Valencia in questo fine settimana c’è Rossi.
Il leader della classifica sa di non poter buttare via l’occasione della vita, essendo arrivato in Spagna con 23 punti di vantaggio sul rivale Fabio Quartararo. Può correre una gara al risparmio, ma al tempo stesso deve prestare grande attenzione a non sbagliare.
Valentino Rossi unico, ma Gigi Dall’Igna crede in Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini
Dall’Igna, intervistato da La Repubblica, ha risposto sul fatto che la Ducati potesse già vincere prima, ad esempio nel 2017 con Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo: “Probabilmente, se allora avessimo avuto un Pecco così in forma. Confesso che speravo di riuscire a ottenere questi risultati con un po’ di anticipo. Ma sarebbe stato anche più facile peggiorare”.
Qualcuno dice che con questa Desmosedici GP vincerebbe praticamente chiunque, ma il direttore generale ducatista non è per niente d’accordo: “Sciocchezze, il pilota conta di più. In questa stagione Bagnaia ha fatto 189 giri in testa contro i 76 di Quartararo. Gli altri ducatisti meno. È una dimostrazione del suo valore in sella alla GP22”.
Si è ritirato Valentino Rossi, ma sono sbocciati due grandi talenti come Bagnaia e Bastianini che nel 2023 correranno insieme nel team ufficiale Ducati. Possono in qualche modo essere degli eredi del Dottore? Dall’Igna la pensa così: “Quella di Rossi è una storia a sé, imitabile. Però mi auguro che ne raccolgano il testimone. Per ridare luce al Mondiale e al nostro sport”. Vedremo se Pecco ed Enea faranno grandi cose per il futuro della MotoGP. Le premesse ci sono tutte.