Valentino Rossi vicino a Pecco Bagnaia nel giorno in cui può affermarsi campione del mondo della classe regina.
Valentino Rossi è arrivato venerdì sera nel paddock di Valencia, per essere vicino al suo team Mooney VR46 che conclude al meglio la sua prima stagione in classe regina con Luca Marini e Marco Bezzecchi. Ma soprattutto per dare il suo prezioso supporto a Pecco Bagnaia, ad un passo dalla conquista del suo primo titolo in classe regina. Un traguardo prestigioso che porta anche la firma del gruppo di Tavullia che ha creduto in lui dall’estate 2013, quando Alessio Salucci lo ha avvicinato per la prima volta.
Da allora Pecco Bagnaia ha dato inizio ad una scalata verso l’alto, con il 2018 anno cruciale per il suo exploit, conquistando il titolo Moto2 e salendo in MotoGP con Ducati Pramac. Al suo quarto anno in classe regina si appresta a mettere le mani sullo scettro iridato. Valentino Rossi lo conosce molto bene, alla vigilia di ogni gara scambiano informazioni, il Dottore sa come incoraggiare i suoi allievi: “Pecco è davvero forte, quando è a posto con la moto è imprendibile”.
Il pilota piemontese della Ducati si è reso autore di una rimonta senza precedenti nella storia della Top Class, passando da -91 a +23 punti su Fabio Quartararo. Un’impresa dai contorni di favola a cui manca solo la ciliegina sulla torta. “Deve essere pronto a tutto, anche psicologicamente, soprattutto se Quartararo gli starà davanti e potrebbe vincere”, ha sottolineato Valentino Rossi a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Deve essere pronto a non fare cappelle”.
Se da un lato Pecco Bagnaia rappresenta il fiore all’occhiello di questa Academy, dall’altro c’è Franco Morbidelli che ha deluso le aspettative in sella alla Yamaha M1. Non ha mai trovato feeling dopo il suo passaggio al team factory e i risultati brillanti di Fabio fanno crollare ogni alibi. “E’ una delle cose che mi spiacciono di quest’anno”, ha aggiunto il campione di Tavullia. “Mi ha sorpreso, perché Franco è uno molto veloce”.
A proposito di Yamaha, Lin Jarvis ha ammesso senza mezzi termini di corteggiare il Mooney VR46 Racing Team e di volerlo portare in orbita di Iwata dall’inizio del campionato MotoGP 2024.ì, nonostante sia legato da un contratto in scadenza al termine di quell’anno. Valentino Rossi sembra allettato dall’idea, ma la Casa giapponese dovrà prima dimostrare di poter allestire una moto vincente. “Noi vogliamo le moto che vanno più forte”, ha concluso il 43enne pilota pesarese.
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