Nel momento di massima euforia per la Rossa, il direttore generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, ha lanciato un messaggio sorprendente.
La Rossa è tornata, quindici anni dopo Stoner, sul tetto del mondo. A festeggiare il trionfo è il nostro Pecco Bagnaia. Un italiano non vinceva in top class addirittura dal 2009, quando Valentino Rossi celebrò il suo nono e ultimo titolo mondiale della sua lunga carriera. Parte del merito è anche dell’ingegnere Dall’Igna che, nel corso dell’inverno, ha investito sullo sviluppo dell’abbassatore anteriore. Purtroppo per la casa di Borgo Panigale sarà vietato nella prossima stagione.
Nelle ultime annate i tecnici di Borgo Panigale hanno portato in pista innovazioni uniche come le ali e il cucchiaio. La moto è cresciuta di stagione in stagione, confermandosi sempre più forte. Bagnaia, Miller ma anche i piloti del team Pramac, Gresini, Mooney VR46 si sono tolti grandi soddisfazioni nel 2022. Non solo vittorie su layout molto diversi, ma anche una marea di pole position. Il team Pramac ha ottenuto 5 pole con Jorge Martin e due con Johann Zarco, giusto per dare una indicazione dello strapotere della Ducati Desmosedici nel 2022. La moto è sembrata di un’altra categoria rispetto alle giapponesi. L’Aprilia, nella prima parte di campionato, ha fatto un buon lavoro, ma non è riuscita a tenere il passo della Rossa. Date una occhiata al seguente articolo: Marc Marquez, la profezia su Bagnaia fa sognare i fan: che investitura per Pecco.
La Ducati ha conquistato con largo anticipo il titolo costruttori, precedendo la Yamaha e la Aprilia. Il distacco è talmente ampio che se il calendario avesse proposto anche le Sprint Race, probabilmente, la Desmosedici avrebbe doppiato tutti nella graduatoria dei costruttori. Gigi Dall’Igna è sempre stato un precursore con novità tecniche che hanno fatto scuola. Un genio che ha rivoluzionato non solo la Ducati, ma anche la MotoGP. Pecco Bagnaia deve tantissimo all’estro del tecnico veneto. Alla Rossa, oramai, mancava solo l’ultimo step con la vittoria di un pilota italiano, dopo il trionfo di Casey Stoner nel 2007. Bagnaia, grazie all’ottavo posto di Valencia, si è laureato campione del mondo per la prima volta in MotoGP.
Ducati, previsione da brividi di Dall’Igna
Dall’Igna, papà della Rossa campione del mondo, a Sky ha dichiarato: “Ce l’abbiamo fatta, è stato difficile, ma è stata una grande avventura è bellissimo poter festeggiare con tutte le persone della Ducati, anche con chi ha lavorato a casa, vorrei averle tutte qua con me per poter festeggiare questo risultato“. Il dg di Ducati Corse ha voluto esprimere tutta la sua gioia, a nome di tutto il gruppo di tecnici della squadra italiana.
“Fare una sintesi del mio lavoro fatto da quando sono arrivato in Ducati è difficile. Quando sono arrivato ho iniziato a conoscere le persone che lavorano in azienda, poi ho trascorso il tempo per capire pregi e difetti dei collaboratori, e devo dire che ho sempre potuto contare su una grande squadra. Poi abbiamo iniziato a lavorare alla GP15, quella moto è stata un punto di svolta per noi. Da quel momento la situazione si è evoluta, abbiamo compiuto tanti piccoli passi che ci hanno portato fino a qui”, ha analizzato l’ingegnere.
La Rossa è riuscita a mettersi dietro Yamaha e Honda. “Sappiamo di aver vinto una sfida che non era facile, ma oggi ce l’abbiamo fatta. Sono consapevole che il prossimo passo sarà ancora più difficile, proveremo a rimanere sul tetto del mondo ma riconfermarsi è sempre complicato”. Nella prossima stagione, infatti, i costruttori giapponesi non rimarranno a guardare. La Yamaha poterà in pista, nei prossimi test valenciani, un nuovo motore su cui sta lavorando anche l’ex tecnico della Ferrari, Marmorini. Forse anche per questo motivo Fabio Quartararo ha preso con filosofia il risultato finale della stagione. Nella prossima annata potrà sfidare le Desmosedici con una potenza alla pari di quella della moto italiana.
Marc Marquez, invece, pretende dalla Honda una evoluzione del mezzo del 2022. Il feeling non è mai decollato e anche a Valencia il rider catalano è scivolato. Si ha come la sensazione che la stagione appena conclusa sia stata irripetibile. Bagnaia dovrà anche considerare la new entry Bastianini. Il centauro romagnolo farà di tutto per dimostrare di essere più veloce del compagno campione del mondo. Dall’Inga, infatti, non si è voluto sbilanciare troppo sull’inizio di un ciclo vincente. Sempre ai microfoni di Sky ha precisato: “Inizio di un’era? Non lo so, ma sicuramente quest’anno è stato fantastico. Io il nuovo “Re Mida” delle due ruote, visti i successi con Aprilia in SBK e Ducati in MotoGP? Non lo so, ma so di avere al mio fianco tecnici davvero bravi”.