La Red Bull ha macinato record su record in questo 2022, ma non è ancora sazia. Ecco quale primato rischia di cadere in questo finale.
La superiorità schiacciante della Red Bull ha messo in ginocchio lo spettacolo nella seconda parte del 2022, la stagione che avrebbe dovuto riequilibrare i valori e riportare al top la Ferrari. Il Cavallino è durato meno di metà campionato, per poi sciogliersi come neve al sole come capita ormai da oltre un decennio, lasciando soltanto amarezza nei tifosi.
Charles Leclerc ha recentemente dichiarato che il suo sogno mondiale è svanito in Belgio, quando Max Verstappen vinse partendo dalla 14esima posizione, con una prova di forza impressionante. La RB18 è diventata letteralmente imprendibile durante la stagione, ma va detto che il mondiale era già deciso dopo poche gare.
A seguito della rottura della power unit sulla Ferrari del monegasco in quel di Baku, il figlio di Jos si portò a +34 vincendo quella corsa, per poi andare a +49 con il trionfo in Canada. Una differenza del genere era molto difficile da recuperare, ed infatti, tralasciando la settimana in cui il Cavallino si impose a Silverstone con Carlos Sainz ed a Spielberg con Leclerc, il gap è andato via via aumentando, in maniera inesorabile.
Verstappen ha raggiunto un livello di guida e maturità spaventoso, che gli consente di essere un computer ogni volta in cui va in pista. Rispetto all’olandese che gareggiava da maggiorenne, incline agli errori ed a rischi eccessivi, parliamo di un pilota del tutto diverso, che sa agire sempre nel migliore dei modi, coadiuvato da un team eccezionale.
La Red Bull ha fatto tutto alla perfezione, e lo scandalo Budget Cap non toglie nulla a quanto visto in pista. Nella gestione delle gare, il team di Milton Keynes non ha mai sbagliato, al contrario di una Ferrari che non impara dai suoi errori, e che persevera a credere in una squadra che non ha futuro.
L’unica sfidante credibile per il 2023 è la Mercedes, la quale è ancora a caccia della prima vittoria in questa stagione, e che dovrà inventarsi un’impresa in Brasile o ad Abu Dhabi per battere questo Verstappen. Il team di Brackley sta lavorando duramente per la prossima annata, nella speranza di riproporci un duello mozzafiato come quello dello scorso anno. Lewis Hamilton è tutt’altro che demotivato, e le prove di Austin e Città del Messico lo hanno confermato, ricordando agli scettici che è un sette volte campione del mondo.
Red Bull, vicino il record delle vittorie consecutive
La Red Bull ha eguagliato il proprio record di nove vittorie consecutive imponendosi dalla Francia al Messico, così come aveva fatto Sebastian Vettel nel 2013 tra Belgio ed Interlagos. La striscia positiva si interruppe poi con le prime gare del 2014, che vennero dominate dalla Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton.
La Ferrari ha una striscia positiva di dieci vittorie consecutive ottenute tra i Gran Premi del Canada e del Giappone del 2002, mentre la Mercedes si è a sua volta fermata a quota dieci per ben tre volte tra 2015 e 2019. Il record assoluto in questo senso è della devastante McLaren-Honda MP4/4, appartenuta ad Ayrton Senna ed Alain Prost.
Tra i GP del Brasile e del Belgio del 1988, i due sfidanti per il mondiale portarono il team di Woking ad undici vittorie consecutive, prima che la Ferrari firmasse la doppietta a Monza con Gerhard Berger e Michele Alboreto, ponendo fine alla serie positiva. Come detto, la Red Bull è ora a quota nove, e nelle prossime due gare avrà l’occasione di agguantare il record della McLaren.
La pista di Interlagos si è sempre ben sposato con le caratteristiche delle monoposto di Adrian Newey, anche se negli ultimi anni si sono imposti solo nel 2019 con Verstappen. L’olandese era lanciato verso il trionfo anche nel 2018, ma dovette cedere il passo a Lewis Hamilton a causa della folle manovra della Force India di Esteban Ocon, che prese in pieno l’olandese in fase di doppiaggio mandandolo su tutte le furie.
Nel 2021 abbiamo assistito ad un duello meraviglioso proprio tra Hamilton e Verstappen, con il britannico che ebbe la meglio al termine di una battaglia infernale, aiutato anche da una power unit Mercedes freschissima e spinta al massimo. I due hanno dominato le ultime due gare, e sarebbe davvero fantastico assistere ad un nuovo duello ruota a ruota.
Lo spettacolo non mancherà di certo, nella speranza che anche la Ferrari possa invitarsi alla festa. L’efficienza aerodinamica della RB18 potrebbe fare una notevole differenza sui rettilinei di Interlagos, dove è anche prevista l’ultima Sprint Race dell’anno. Ad Imola ed a Spielberg Verstappen ha dominato la garetta del sabato, ma in Brasile gli altri non staranno a guardare.