La patente è il sogno di molti ragazzi appena giunti alla maggiore età. Ecco tutti i passaggi necessari per ottenerla e il costo.
C’è chi addirittura si mette a studiare quando ha ancora 17 anni, così non appena scattata l’ora X può andare a fare l’esame di pratica e farsi comprare l’auto dai genitori, ammesso che già non lavori e abbia accumulato un bel gruzzoletto.
Ma come si fa a conseguire l’agognata licenza di guida? Qui una carrellata di tutto ciò che serve, quanto bisogna sborsare e quali veicoli sono accessibili nel primo anno.
Intanto è bene chiarire cosa si intenda per “patente B”. Semplicemente si tratta del documento imprescindibile per mettersi al volante di un certo tipo di mezzi a quattro ruote.
Per poterla ottenere occorre tenere 2 esami: uno di teoria e uno, con già detto di pratica.
Come tutti i documenti ha una scadenza. Per cui, raggiunta tale occorre effettuare il rinnovo. Ormai da un decennio la licenza viene associata ad un punteggio di 20.
Se non si commettono infrazioni del Codice della Strada e si tengono comportamenti virtuosi, i punti possono salire fino ad un massimo di 30. Al contrario, se li si esaurisce, occorre ripetere da capo l’intera procedura, esami compresi. Questi ultimi possono sempre tenuti in due modalità: da privatista presso la Motorizzazione, e in autoscuola, dove dovranno essere effettuate almeno 10 lezioni di pratica prima di poter accedere alla prova decisiva.
Analizziamo ora i requisiti necessari per il conseguimento: bisogna essere maggiorenni, risiedere in Italia, essere idonei a livello psico-fisico e aver superato entrambe le prove, quindi scritto e verifica vera e propria alla guida.
Stando all’articolo 116 del Codice della Strada chi possiede la patente B può mettersi al volante di: autoveicoli con massa inferiore a 3500 kg, per il trasporto di massimo 8 persone (oltre al conducente) e la possibilità di aggiungere un rimorchio di non oltre 750 kg. Mezzi senza rimorchio per il trasporto di merci con massa superiore ai 3500 kg, ma non oltre i 4250 kg. Ciclomotori 50 cc. Motocicli con cilindrata massima di 125 cc e potenza non superiore a 15 KW o superiore su la patente è stata conseguita entro il 31 dicembre 1985. Tricicli da oltre 15 KW. Macchinari agricoli o adibiti a servizio di emergenza con massa non eccedente i 3500 kg.
Per quanto riguarda il rinnovo, fino ai 50 anni, questo avviene ogni 10 anni. Fino ai 70 ogni 5. fino agli 80 ogni 3. E per gli over 80 ogni ventiquattro mesi.
Cosa fare quando si è pronti per effettuare l’esame, bisogna recarsi in autoscuola muniti di modello TT2112 compilato e firmato. Un documento d’identità valido. Due fototessere recenti. Il certificato che attesta l’esercitazione pratica di guida di almeno 6 ore con un istruttore abilitato. Il certificato anamnestico con marca da bollo. E se cittadini extracomunitari, il permesso o la carta di soggiorno.
Inoltre occorre aver pagato prima: 16 euro sul C/C 4028. 26,40 euro sul C/C 9001 e 16 per la marca da bollo per il certificato anamnestico.
Quando si decide di procedere e dopo aver presentato la domanda, si hanno 6 mesi di tempo per sostenere la teoria, altrimenti si deve ricominciare da capo. Per la pratica, invece, ci ha un anno a disposizione.
Superato l’esame di teoria viene rilasciato il cosiddetto foglio rosa, indispensabile per poter effettuare le lezioni con un istruttore che deve, ovviamente, essere patentato e under 65.
Ma in cosa consiste la teoria? Essenzialmente in 30 domande a risposta secca relative alla viabilità e al Codice della Strada, a cui si hanno 20 minuti di tempo per rispondere. Il massimo di errori consentito è 3. Oltre le due bocciature, l’iter va ripetuto.
Per prepararsi al meglio al test, si ha a disposizione un libro di simulazioni, con domande ufficiali rilasciate dal Ministero dei Trasporti.
La pratica invece verte sulla conoscenza di tutte le procedure basilari, dalla sistemazione degli specchietti, alle cinture, piuttosto che le luci. L’esaminatore fa in seguito fare un breve percorso per verificare l’apprendimento delle manovre comuni di guida: dalle precedenze, allo stop, dal semaforo, al parcheggio.
L’esame può essere ripetuto fino a un massimo di 3 volte.
Chi dispone di un veicolo quando ancora dotato del solo foglio rosa, è necessario che esponga il cartello con la P di “principiante“. Questo deve avere le seguenti caratteristiche: se anteriore, un’altezza di 12 cm, una larghezza di 9 cm e lo sfondo bianco. Se posteriore è ok un’altezza di 20 cm, una larghezza di 18 e ancora lo sfondo neutro.
Il costo delle lezioni di aggira attorno ai 50 euro. L’iscrizione all’autoscuola da 250 a 800 euro.
Chiariamo poi un altro punto che crea molta confusione. E’ neopatentato chi ha la patente B da meno di 3 anni. In caso di violazioni del Codice della Strada, la decurtazione dei punti è raddoppiata. Particolare severità è riservata alla guida in stato di ebbrezza. Anche un tasso alcolemico inferiore a 0,5 g/l viene punito.
I limiti di velocità sono invece ridotti fino ad un massimo di 100 km/h in autostrada e a 90 km/h sulle strade extraurbane principali.
Se si è titolari di una licenza straniera, è possibile guidare in Italia per 12 mesi.
Chi risiede sul territorio da oltre un anno deve procedere alla conversione della patente. Questa procedura si esegue presentando all’ufficio competente del DTT: il modello TT2112. La ricevuta di versamento di 9 € su C/C 9001 via bollettino prestampato. La ricevuta del versamento di 29,24 € su C/C 4028 via bollettino prestampato. L’originale e la fotocopia della patente estera. Il certificato medico con marca da bollo da 16 €. Due foto, di cui una autenticata. E la traduzione giuridica della patente straniera, operata dai rappresentanti del Paese che l’ha rilasciata.
Chi si mette alla guida privo di foglio rosa può incorrere in una sanzione che va da 420 a 1.731 euro. Nel caso in cui l’accompagnatore non sia presente, è previsto il fermo del veicolo per 3 mesi.
Per chi effettua esercitazioni di guida senza esporre la lettera P la sanzione va da 87 a 344 euro.
Secondo l’articolo 180 del Codice della Strada, la guida senza patente è invece punita con multa che oscilla tra i 42 e i 173 euro. In questo caso è necessario presentarsi agli uffici della polizia per i dovuti accertamenti. Se non si rispetta l’obbligo, la cifra sale fino a 1731 euro. Nel 2021 questa regola è stata però parzialmente rivista e non viene più applicata se la validità dei documenti di identità è comprovabile tramite gli archivi o le banche dati pubbliche gestite da Amministrazioni dello Stato e accessibili alle forze dell’ordine.
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