La Ducati non ha alcuna intenzione di frenare lo sviluppo dopo la vittoria del titolo. Ecco la grande novità vista nei test di Valencia.
Per la Ducati il 2022 verrà ricordato come un anno d’oro. La casa di Borgo Panigale si è assicurata la vittoria del titolo mondiale piloti con Pecco Bagnaia, che dopo una rimonta che lo aveva visto partire da un pesante -91 da Fabio Quartararo ad inizio estate è riuscito a portarsi a casa la corona iridata.
L’unica volta in cui il marchio italiano aveva compiuto questa impresa era il 2007, grazie a Casey Stoner, ma all’epoca si trattò più di un’impresa del pilota vista la situazione tecnica del team. La Desmosedici GP22 ha portato al team ufficiale anche il titolo dedicato alle squadre, ed oltre a questo va aggiunto anche il terzo mondiale costruttori consecutivo.
Per la Ducati è stato un trionfo, che ancora va però completato per fare l’en plein. Alvaro Bautista è ad un passo dal titolo piloti della Superbike, e poi si potrà davvero dire che la casa emiliana avrà portato a termine il suo scopo: demolire la concorrenza giapponese in un 2022 che è già entrato negli annali.
L’obiettivo, d’ora in avanti, si farà più complicato, perché tutto ciò che è stato vinto andrà difeso dall’assalto delle rivali. La MotoGP dei nostri giorni è un mondo in cui le cose possono cambiare in fretta, visto che gli sviluppi sono diventati fondamentali tanto quanto in F1. Nei test di Valencia, conclusi al top da Luca Marini in 1’30”’032 con la Desmosedici GP22 del Mooney VR46 Racing Team, abbiamo ammirato tantissime novità tecniche.
Quelli che ne hanno portate di più sono ovviamente i ragazzi di Yamaha ed Honda, le quali hanno l’obbligo di reagire alla svelta. Sulla M1 è stato riproposto il nuovo telaio ed anche il motore 2023, mentre Marc Marquez ha potuto provare ben tre moto diverse per confrontarle e capirne al meglio i comportamenti.
Il bilancio di questa prima giornata di prove invernali in preparazione della nuova stagione è stato abbastanza negativo per i colossi nipponici, almeno a giudicare dalle parole dei protagonisti. Fabio Quartararo ha ammesso che si aspettava molto di più, soprattutto dal nuovo propulsore che aveva dato riscontri ben più esaltanti nei test disputati a Barcellona e Misano.
Marquez, se possibile, è stato ancor più lapidario, affermando che con le evoluzioni che ha provato a Valencia non si potrà pensare di vincere il mondiale. Parole durissime quelle della leggenda della MotoGP, ed al momento, la sfidante più accreditata della casa di Borgo Panigale pare essere l’Aprilia.
Maverick Vinales ha chiuso secondo, ma sia lui che Aleix Espargaró sono apparsi molto felici di quello che hanno potuto vedere in pista. Il finale di stagione della casa di Noale è stato piuttosto deludente, in netta controtendenza rispetto ai primi 2/3 di campionato. Il 2023 potrebbe essere l’anno buono per lottare sino in fondo per il titolo.
Ducati, ecco la carena con lo scalino di scuola Aprilia
La Ducati ha fatto scuola sul fronte dell’aerodinamica e della meccanica negli ultimi anni, con l’introduzione delle alette e degli abbassatori, soluzioni poi copiate da tutti. Nei test di Valencia però, è stata la stessa casa di Borgo Panigale a prendere spunto dalla concorrenza, proponendo una soluzione proveniente dall’Aprilia.
Johann Zarco, in sella alla sua Ducati del team Pramac, ha infatti girato con lo scalino sulla carena, una trovata che anche la Honda aveva testato recentemente. Questa tipologia di novità ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di aumentare il carico aerodinamico in inserimento ed in percorrenza dei tratti a bassa velocità, forse l’unico, piccolo punto debole delle Rosse.
Over 50 laps and a late T6 tumble for @Bestia23 on his first day in @ducaticorse red 💥
It was definitely an eventful day for the Italian 😱#SprintingInto2023 #ValenciaTest pic.twitter.com/XZYv4ZSkLC
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) November 8, 2022
Come avrete avuto modo di vedere dalle immagini, la carena sulla moto del francese è stata dotata di una livrea camouflage, quella solitamente usata nei test delle auto per non far carpire i propri segreti alla concorrenza. Che Gigi Dall’Igna abbia ripreso il concetto dell’Aprilia per modificarlo e trovare un’altra genialata? Questo ce lo dirà solo il tempo, ma va detto che a Borgo Panigale sono ripartiti subito con il piede giusto, evitando di rilassarsi dopo il dominio del 2022 e puntando subito sullo sviluppo di nuove parti.
Pecco Bagnaia ha invece testato il prototipo della Desmosedici GP23, la moto incaricata di difendere i titoli mondiali da poco conquistati. La prima giornata di test in vista del 2023 ha fatto subito ben sperare il neo-campione del mondo, così come Enea Bastianini che ha vissuto la sua prima esperienza sulla moto ufficiale. In questo sport, tuttavia, è vietato rilassarsi, perché gli avversari non staranno di certo a guardare.