Pecco Bagnaia si gode la vittoria del titolo mondiale, ma per lui c’è anche dell’altro. L’omaggio ricorda quanto fatto con Valentino Rossi.
Dopo 13 anni dall’ultima volta, un italiano è diventato campione del mondo della MotoGP. Stiamo parlando di Pecco Bagnaia, che in quel di Valencia ha portato la Ducati al primo titolo piloti dopo 15 anni dall’impresa di Casey Stoner. Per la casa di Borgo Panigale è stato l’anno perfetto, e lo stesso si può dire del rider torinese, che ha compiuto una rimonta spettacolare.
Pecco aveva iniziato il campionato nel peggiore dei modi, piombando addosso a Jorge Martin nel primo appuntamento in Qatar sbagliando una staccata. Le gare successive non hanno invertito il trend, e Fabio Quartararo ne ha approfittato per prendere il largo in classifica.
Il primo segnale di risveglio è arrivato a Jerez de la Frontera, dove Bagnaia si è preso una fantastica pole position per poi portare a casa la vittoria. Pecco ha ripetuto il tempone al sabato anche a Le Mans, ma ha gettato tutto al vento negli ultimi giri cadendo mentre era secondo, nel tentativo di tenere il passo di Enea Bastianini che lo aveva appena superato.
Al Mugello è arrivata la seconda vittoria stagionale, prima di alcune tappe che sembravano aver posto fine al sogno mondiale. A Barcellona, Pecco è stato eliminato da Takaaki Nakagami alla prima curva, a seguito di un clamoroso errore del rider della Honda LCR. Al Sachsenring, il ducatista ha messo a segno l’ennesima pole position, per poi cadere dopo due giri, mentre duellava con Quartararo.
A quel punto, tra i due c’erano ben 91 punti, un margine che appariva incolmabile, anche per via della diversa condizione psicologica dopo l’inizio di stagione. Pecco ha invece dimostrato di essere cresciuto in maniera esponenziale proprio grazie all’errore nella gara tedesca, piazzando quattro vittorie di fila nel corso dell’estate che lo hanno rimesso in carreggiata.
Il rider torinese, nella seconda parte di campionato, ha sempre concluso sul podio, tranne che nella tappa di Motegi dove è scivolato all’ultimo giro, ed ovviamente anche nel gran finale di Valencia dove aveva bisogno di conquistare pochissimi punti. Il titolo vinto sul tracciato spagnolo ha anche interrotto una maledizione che legava i piloti italiani al Gran Premio della Comunità Valenciana, visto quanto successo in passato a Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso.
Il “Dottore”, arrivato sia nel 2006 che nel 2015 all’ultimo round in testa alla classifica, dovette arrendersi prima a Nicky Hayden e poi a Jorge Lorenzo, nel finale di stagione più turbolento di tutta la storia della top class. Il “Dovi”, nel 2017, portò la Ducati a giocarsi il titolo sino all’ultima gara, ma con un distacco importante dalla Honda di Marc Marquez, che infatti vinse quel titolo.
Pecco Bagnaia ha regalato un sogno ad una nazione intera, vincendo da italiano su una moto italiana. L’ultimo a riuscirci in top class era stato Giacomo Agostini su MV Agusta nel 1972, esattamente mezzo secolo fa. Questi corsi e ricorsi storici fanno da sempre parte del motorsport, e va detto che in questo 2022 le emozioni non sono mancate affatto.
Per tifare il pilota della Ducati, tutta Chivasso (paese dove è nato Pecco situato in provincia di Torino), si è riunita in piazza per tifare il proprio beniamino, che chiudendo nono e laurendosi campione del mondo non ha affatto deluso le aspettative. Come ben sappiamo, Pecco è il pupillo di Valentino Rossi, il quale si è recato a Valencia per seguire dal vivo la cavalcata del rider torinese.
Per omaggiare il titolo mondiale di Bagnaia, gli abitanti di Chivasso hanno apposto uno striscione con scritto “Mamma mia che Pecco” nel centro della città, e la cosa non può non ricordarci ciò che accadde a Tavullia anni fa. Nel paese di Valentino Rossi accadde qualcosa del genere, con lo striscione che recita “Welcome To Tavullia #46“, quasi ad accogliere i turisti che si recano in visita al paese natale del nove volte campione del mondo.
Replicare i successi del “Dottore” non sarà affatto facile per Pecco, che però ha posto le basi per una carriera di alto livello. Dopo il titolo della Moto2 conquistato nel 2018, il rider torinese ci ha messo quattro anni per salire in cattedra anche in MotoGP, dove si è candidato ad un ruolo di grande protagonista anche per il futuro. Nel 2023, il campione del mondo avrà al suo fianco in Ducati un certo Enea Bastianini, contro il quale ha già battagliato alla grande in questa stagione. Si preannuncia un altro duello a dir poco atteso.
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