In Ferrari non dovrebbe esserci un clima gioviale dopo un 2022 fallimentare, e Carlos Sainz fa chiarezza sulla situazione interna al team.
Le promesse di John Elkann e Mattia Binotto parlavano di un 2022 trionfale per la Ferrari, o perlomeno all’altezza della lotta per il mondiale sino a fine stagione. La realtà ci ha invece detto che Max Verstappen e la Red Bull hanno chiuso la partita iridata con oltre un mese di anticipo, condannando il Cavallino ad una sconfitta senza appello.
La delusione non può mancare neanche nei piloti, con Charles Leclerc terzo nel mondiale ed anche alle spalle di Sergio Perez. Peggio, molto peggio è andata a Carlos Sainz, che paga più di 200 punti da Verstappen in graduatoria generale, e che ora è alle spalle delle due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton.
Nel suo secondo anno in Ferrari, Carlitos ha fatto registrare dei netti passi indietro, a causa di una serie interminabile di ritiri ed errori di guida, che hanno compromesso le sue velleità di lotta per le posizioni di riferimento. Lo spagnolo dovrà ripartire cercando di tornare alle prestazioni dello scorso anno, quando tutti lo avevano lodato per la sua splendida stagione.
La Rossa paga una crisi tecnica evidente, che ha ricordato quello che accadeva nelle scorse stagioni, con sviluppi non all’altezza dei rivali. Dall’ormai lontano 2009, il Cavallino non è in grado di reggere il passo della concorrenza sul fronte degli upgrade, ed il mondiale, se le cose non cambieranno in fretta, resterà un miraggio ancora per tanti anni.
Ferrari, ecco la verità di Carlos Sainz sulla squadra
Carlos Sainz ricorderà il 2022 come la stagione della sua prima vittoria in carriera ed anche per le pole position conquistate durante l’anno, ma i tifosi della Ferrari ed i piloti stessi non possono dirsi soddisfatti. La Red Bull e Max Verstappen sono stati superiori in tutto, ed anche quando non avevano la monoposto migliore hanno quasi sempre incassato il bottino pesante.
Negli ultimi giorni, lo spagnolo ha rilasciato una lunga intervista alla “BBC“, raccontando la capacità della sua squadra di non prendere decisioni drastiche dopo i momenti più critici. Il figlio del due volte campione del mondo rally ha fatto riferimento ai guai strategici, che però non hanno prodotto licenziamenti o rivoluzioni troppo accentuate, come spesso era accaduto in passato.
Ecco le parole di Sainz: “Devo dire che all’interno della nostra squadra ci sono molti sentimenti contrastanti, emozioni difficili da descrivere in questo momento, in cui la stagione è ancora in corso. Siamo molto orgogliosi dei progressi che abbiamo fatto con la vettura, ma questo è stato anche un anno in cui ci rendiamo conto che ci sono aree dove dobbiamo progredire molto per tornare più forti in futuro“.
“Siamo molto uniti tra di noi nel team e siamo estremamente critici su quelli che sono gli aspetti dobbiamo migliorare per eguagliare o battere la nostra concorrenza. Questo deve essere l’obiettivo. La squadra sta facendo tutto il possibile, poi valuteremo i risultati. Se penso che tutto ciò ci basterà? Non lo so, ma è sicuramente l’obiettivo minimo“.
“È incredibilmente difficile raggiungere questo target che ci siamo prefissati, e soprattutto in una squadra come la Ferrari dove c’è così tanta pressione ed attenzione su di noi. Credo che tutti vogliano vedere cambiamenti immediati quando qualcosa va storto. Mattia ha fatto un ottimo lavoro nel mantenere la calma in ogni momento. Abbiamo avuto molti periodi piuttosto difficili, molte critiche e lui si è attenuto ai suoi principi“.
“Nessuno è stato licenziato e siamo rimasti uniti nei momenti più difficili e questo dimostra il progresso della nostra mentalità, anche rispetto a ciò che accadeva in passato a Maranello nelle precedenti gestioni. Noi siamo sempre stati esposti alle critiche, ed ogni volta in cui ci sono degli sbagli veniamo criticati duramente, tutta la pressione mediatica è su di noi. Quando vinciamo però, ho delle sensazioni incredibili. Non c’è nulla di più bello del farlo con una tuta rossa“.
Carlitos ha lodato ciò che ha fatto la Scuderia modenese in termini di gestione delle risorse, evitando decisioni affrettate e rivoluzioni nonostante i tanti errori commessi: “Non era facile superare una stagione così complicata senza apportare cambiamenti nella nostra squadra. Ovviamente, non siamo totalmente soddisfatti, come ho detto prima ci sono delle aree che andranno rivedute e corrette. In F1 devi essere perfetto se vuoi pensare di vincere, noi ci proveremo sin da subito“.
I tifosi si staranno chiedendo se e quando la Scuderia modenese riuscirà a tornare al mondiale. Con una Red Bull così forte ed una Mercedes in ripresa, il 2023 partirà sotto i peggiori auspici, e c’è la sensazione che per la gestione di Mattia Binotto sia l’ultima chiamata. Se il fallimento dovesse essere confermato, la rivoluzione diventerebbe scontata.