La Ferrari sta già scrivendo una parte della sua storia con il Purosangue, che fa registrare grandi numeri sul mercato. Ecco come va.
In casa Ferrari si vivono giorni dalle emozioni contrastanti, considerando le gravi difficoltà in F1 e la drammatica scomparsa dell’ingegner Mauro Forghieri, che il 2 novembre ci ha lasciati all’età di 87 anni. Immediati i ricordi di Piero, figlio di Enzo, e di Mattia Binotto, il team principal della Scuderia modenese, che ha ricordato “Furia” come uno dei più grandi tecnici della storia di questo sport e della casa italiana.
Un’eccellenza assoluta che ha lasciato tutti noi più soli, e che ci fa rimpiangere i bei tempi andati e le vittorie di Niki Lauda, Jody Scheckter e Gilles Villeneuve. Il Cavallino di oggi è una casa molto diversa, come dimostra anche il settore automotive che è cambiato totalmente rispetto al passato.
La Ferrari, ai tempi del “Vecchio”, amava costruire delle vetture totalmente diverse dalla concorrenza, fregandosene del mercato nella maniera più assoluta. La casa di Maranello ha ora un approccio ben diverso sotto la guida di John Elkann nella figura di presidente e di Benedetto Vigna come amministratore delegato, i quali puntano solo e soltanto al profitto.
In questo senso è nato il Purosangue, il primo Suv della casa modenese, che ha diviso in due l’opinione pubblica per quanto riguarda i favorevoli ed i contrari. C’è chi pensa sia un Suv davvero unico, ben diverso da quelli realizzati dalla concorrenza, e che sia una vettura inconfondibile come tutte le supersportive con il Cavallino disegnato sopra.
Una buona parte di persone pensa tutto l’opposto, ovvero che il Purosangue sia una sorta di disonore, che testimonia il fatto che a Maranello ci si è ormai piegati alle logiche di mercato, come avevano fatto, in passato, anche la Maserati e la Lamborghini. Tuttavia, c’è da dire che la nuova creatura di Maranello sta già portando dei grandi risultati, cosa che vi avevamo già anticipato qualche giorno fa. Evidentemente, il prezzo di listino fissato oltre i 400 mila euro non spaventa coloro che vogliono accaparrarsela.
Il motore V12 da 725 cavalli e che garantisce una velocità massima di oltre 310 km/h stuzzica e non poco gli appassionati, e va detto che si tratta di prestazioni strabilianti per un Suv di grandi dimensioni. Ad Imola, in occasioni delle Finali Mondiali, abbiamo avuto l’occasione di guardarla nei minimi dettagli, e c’è da dire che l’interesse degli appassionati era tutto per questo nuovissimo Purosangue, l’auto del futuro del Cavallino.
La Ferrari può sorridere per quanto riguarda il settore automotive, in maniera ben superiore rispetto al reparto corse. I numeri testimoniano che le cose stanno andando a gonfie vele, ed il Suv Purosangue sta facendo la differenza in tal senso. L’amministratore delegato, Benedetto Vigna, ha confermato le buone impressioni che erano emerse sin da subito riguardo a questa vettura.
Ecco le parole del CEO di Maranello: “Gli ordini riguardo a quest’auto sono andati ben oltre le nostre più rosee aspettative. Tuttavia, non abbiamo intenzione di raddoppiare la produzione del Purosangue, che resterà una vettura e che vuole restare unica nel suo genere, non cambieremo il nostro approccio“.
Vigna è stato molto chiaro, allontanando l’ipotesi di una ripresa della produzione in base al numero delle richieste che arriveranno nei prossimi mesi. Le consegne, secondo quelle che sono le indiscrezioni, dovrebbero arrivare sino a quota 2650 nel primo anno di produzione, un numero non da poco per un’auto che supera i 400 mila euro di prezzo di listino.
La Ferrari continua ad attirare milionari da tutto il mondo, producendo auto uniche che non passano mai inosservate. La decisione di puntare su un Suv, in effetti, non è piaciuta proprio a tutti, ma bisognerà abituarsi alle nuove logiche. Una scelta che invece i tifosi hanno gradito è stata quella del ritorno alla 24 ore di Le Mans dal prossimo anno, che anche John Elkann ha salutato con entusiasmo. La 499P, presentata sabato sera ad Imola, si preannuncia una garanzia di spettacolo, così come la 296 GT3, la quale andrà a rimpiazzare la 488 GTE nelle gare dedicate alle Gran Turismo.
Il reparto Competizioni GT, diretto da Antonello Coletta, continua a far registrare grandi soddisfazioni, nella consapevolezza che sbancare Le Mans al debutto sarà un’impresa, anche per un gruppo abituato a vincere così tanto. Prima ci sarà da trionfare nel FIA WEC per l’ultima volta in classe GTE PRO l’11 novembre, per poi gettarsi a capofitto nella nuova avventura. Una nuova sfida vincente per il Cavallino sta per prendere il via.
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