Costretto a trovarsi in fretta un’alternativa, Mir non perdona Suzuki e all’indomani della fine della stagione tira una frecciata al marchio.
Si trovava nel bel mezzo delle trattative per il rinnovo, quando Joan Mir è stato informato che le chiacchiere che c’erano state fino a quel momento con Suzuki non sarebbero servite a niente. Il costruttore giapponese, di punto in bianco, aveva infatti deciso di chiudere il rapporto con la MotoGP.
Un colpo al cuore per lui e per il compagno di squadra Alex Rins, come pure per la serie stessa, trovatasi all’improvviso con un brand importante in meno.
Ovviamente i due centauri hanno dovuto immediatamente mettersi alla ricerca di una sella per il 2023. Mentre Dorna ha cercato in tutti i modi di convincere i nipponici a restare, non cavandoci un ragno dal buco.
Così, adesso che il 2022 è terminato, il campione del mondo 2020, ormai uomo Honda, non ha tardato a rinnovare il proprio disappunto per una scelta tanto improvvisa e in apparenza senza reali motivazioni. Specialmente se si tiene conto che l’impegno del brand nel campionato avrebbe dovuto proseguire fino al 2026.
Se l’apparente motivazione è da ritrovarsi nella preoccupazione finanziaria e nel costante cambiamento dell’automotive, per il 25enne, la Casa rimpiangerà la mossa fatta.
Sesto al traguardo dell’ultima volata a Valencia lo scorso weekend, l’iberico ha dapprima esaltato la vittoria del suo team-mate, quale perfetta ciliegina sulla tornata, quindi ha dedicato un pensiero al produttore che ha deciso di gettare la spugna.
“Probabilmente se ne pentiranno. Ma chissà, forse vogliono investire in altre cose“, la sua riflessione. “A mio avviso, comunque, la piattaforma del Mondiale vale di più di qualsiasi altra campagna pubblicitaria in termini di marketing. Di conseguenza fatico a comprendere“, ha aggiunto sposando una tesi già a suo tempo pronunciata da Mercedes, quando si vociferava che volesse uscire dalla F1.
L’alta dirigenza di Stoccarda, oltre al responsabile del muretto Toto Wolff, sostennero che mettersi in mostra in una serie famosa in tutto il mondo rappresentava la vetrina più vantaggiosa in assoluto.
Staccandosi dalla frattura che brucia ancora malgrado siano passati diversi mesi dall’annuncio, e analizzando, invece, quanto avvenuto in Spagna, il rider di Palma di Maiorca, ha ammesso di essersi divertito alla guida della GSX-RR 2022, giunta al suo ultimo ballo.
“Se mi chiedete cosa avrebbe potuto andare meglio, dico che avrei dovuto essere un po’ più aggressivo con Bagnaia. In quel duello ho perso tempo. Forse quei tre o quattro giri fondamentali per chiudere la corsa più avanti“, il suo commento. “Quando invece mancavano tre tornate alla bandiera a scacchi, ho accusato un problema con il transponder. E l’elettronica della moto era completamente andata. Sono scivolato indietro di una posizione per questo. E ovviamente anche il mio ritmo è scemato. Ho avuto sfortuna. Tuttavia sono stato in grado di arrivare al traguardo“.
L’umore, è quello da bicchiere mezzo pieno. “Sono stato contento del mio passo. Al contrario, in generale, la mia è stata un’annata deludente. Con molte problematiche e qualche sbaglio“, ha chiosato il 15esimo della classifica complessiva con 87 punti.
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