Si sono concluse le qualifiche che determineranno l’ordine di partenza della Sprint Race di F1 di sabato pomeriggio. Pioggia protagonista.
Dopo una prima sessione di azione sul tracciato di Interlagos che ha visto la Red Bull di Perez primeggiare davanti alla F1-75 di Leclerc, la F1 si prepara ad affrontare le qualifiche in vista della mini-corsa di sabato.
Al semaforo verde, nessuno perde tempo anche perché ha piovuto e il fondo è bagnato. Con un clima incerto, il gruppo punta sulle intermedie. 1”19″191 per Leclerc davanti a Norris e Stroll.
Grande movimento in testa a gruppo. Alonso segna un 1’18″412, presto superato dall’ 1’18″198 di Verstappen.
Gasly è l’unico che azzarda con e soft. Al momento è solo 14esimo. Mentre al comando si porta Ham con un 1’18″051. Dopo un paio di giri, a gomma calda, l’Alpha Tauri riesce a massimizzare la scelta. Prima piazza per il #10 con un 1’17″626. Sempre più piloti scelgono quella strada.
Il transalpino continua a migliorarsi. Alle sue spalle Russell, Norris e Albon, tutti e tre su morbide.
Leclerc si lamenta per la lentezza di reazione del box. Il monegasco è a rischio. 1’15″969 per Latifi superato da Lando con un 1’14″381.
Charles è indispettito. Tsuonda lo sta rallentando. E’ 17esimo e ormai ha un solo tentativo utile. albon passa in testa con un 1’14″324. Alonso è in vetta con un 1’13″542.
Bandiera a scacchi! Norris scavalca tutti con un 1’13″106. Seguono Hamilton e Alonso. Leclerc solo dodicesimo. Peggio ancora Sainz quattordicesimo.
Eliminate la Williams di Latifi, le due Alfa Romeo di Zhou e Bottas, l’Alpha Tauri di Tsuonda e la Haas di Schumacher.
Si riparte con la seconda fase. Primo crono rilevante l’1’11″571 di Lando. A meno di un decimo Mad Max, quindi Carlos. Molto bene pure Alo.
Ocon parla di acqua alla curva 4, ma dal muretto lo tranquillizzano che non è prevista pioggia.
Il Samurai passa al comando con un 1’11″394. Tutti stanno utilizzando le gomme soffici.
Verstappen riporta condizioni di scarsa luce e contraddice i tecnici Alpine, denunciando un po’ di pioggerella. In ogni caso l’olandese è leader provvisorio con un 1’11″318.
Sainz avvisa il box che il maltempo sta aumentando. A 2′ dalla fine è a rischio. Ma si salva.
Ottimo slancio di Magnussen che porta la Haas in settima piazza. Vettel perde l’occasione utile andando fuori traiettoria. Errore pure per l’altra Aston Martin di Stroll. Entrambi sono fuori.
Bandiera a scacchi! Verstappen detta il passo su Sainz e Leclerc.
Eliminate la Williams di Albon, l’Alpha Tauri di Gasly, come previsto le due verdone e la McLaren di Ricciardo.
F1 Brasile: la fase decisiva delle qualifiche
Al verde tutti dentro con e mescole morbide. Leclerc invece azzarda con le intermedie. 1’11″264 per K-Mag. Charles rischia di perdere l’auto.
Bandiera rossa! Russell è fermo nella ghiaia.
Il Predestinato è l’unico senza tempo. Adirato nei confronti del box per la strategia azzardata.
Si riparte, ma l’acqua è forte. Perez su intermedie è l’unico a provare. Ma rientra subito. E’ tutto inutile.
Leclerc sconfidato va a confrontarsi con il direttore sportivo del Cavallino Laurent Mekies. Per lui il turno è finito, senza aver neppure avuto una chance.
A circa 3′ dal termine Hamilton si lancia in un tentativo. Con un asfalto via via più bagnato, l’inglese si rende conto di non poter fare un granché e dopo una tornata d’ispezione, rientra in pit lane.
Il conto alla rovescia è cominciato. In Haas è già un profluvio di strette di mano, abbracci, pacche sulle spalle e commozione.
Bandiera a scacchi! Ed è pole position storica per Kevin Magnussen. Fuori dal Circus per un anno, il danese è stato richiamato per sostituire Mazepin, e ora finalmente può celebrare qualcosa a cui aveva sempre ambito pur senza crederci molto, complice un’auto non competitiva.
Nel venerdì da incorniciare per l’equipe americana, stride invece l’ultimo posto di Schumi che sembra così aver scritto il suo destino per il 2023.
In seconda posizione ha concluso Verstappen, quindi Russell. Quarta la McLaren di un Norris ancora debilitato fisicamente dall’intossicazione alimentare che lo aveva colpito giovedì. Seguono la Ferrari di Sainz, le due Alpine di Ocon e Alonso, la Mercedes di Ham, la Red Bull di Checo e la Rossa di un deluso Charles, costretto ancora una volta alla rimonta.