Si è disputata la seconda e ultima sessione di prove libere della F1 in Brasile, prima dell’attesa Sprint Race del pomeriggio.
Alla vigilia della seconda giornata di azione sul circuito di Interlagos, il paddock della F1 è ancora in fibrillazione per quanto avvenuto venerdì nel contesto delle qualifiche. Mentre l’FP1 aveva premiato la Red Bull di Perez, la pioggia caduta prima e durante il turno che doveva stabile l’ordine di partenza della mini-gara di questo sabato, ha aiutato un “underdog” ad emergere.
A sorpresa, grazie ad un’ottima strategia, la Haas è riuscita a piazzare Kevin Magnussen in testa, rendendo realtà quello che fino al Messico sembrava solo un sogno. Ma a volte, si sa, il maltempo permette a chi guida macchine da fondo grglia di emergere e il danese è stato bravo a cogliere la chance.
Chi invece ha pasticciato è stata la solita Ferrari che, nei momenti cruciali del Q3 ha fatto uscire Leclerc con le intermedie quando invece il fondo si stava asciugando. In questa maniera il monegasco, anche a causa della bandiera rossa sventolata per l’incidente di Russell, non è riuscito neppure a fermare il cronometro, dovendosi accontentare di una mediocre decima posizione.
Un situazione imbarazzante per il box di Maranello che, di nuovo ha dato prova di avere molto da lavorare, sotto ogni punto di vista.
Al semaforo verde, Sebastian Vettel si butta in pista, seguito dal compagno di squadra Stroll e dalla Ferrari di Charles, ancora contrariato per quanto avvenuto ieri. In azione pure Logan Sargeant su Williams al posto del titolare Albon. L’americano ha bisogno di compiere almeno 24 giri, pari a 100 km per ottenere la superlicenza, indispensabile per poter diventare effettivamente un pilota per il team di Grove dopo aver già firmato prevenivamente il contratto con il boss Jost Capito.
Leclerc è il primo a segnare il tempo. Per lui un 1’15″868 su gomma soft. Poco dopo viene superato da Russell. Sulla medesima mescola, l’inglese della Mercedes firma un 1’14″916 per Russell.
Quando siamo a metà sessione, è l’Alpine di Ocon a dettare il passo con un 1’14″604.
A 10′ dalla fine Sergeant scende dall’abitacolo. Il suo compito è terminato. Con ogni probabilità si è assicurato il sedile.
Continuano invece le difficoltà della Rossa. Sainz è solo 11simo a 1″2 da Esteban. Il Predestinato è 13esimo. Per lui un run con le coperture medie.
Complessivamente male le Williams, le Alfa Romeo e le Aston Martin. La Haas invece conferma lo stato di forma, collocando, almeno provvisoriamente, entrambi i piloti in top 10. Schumacher è ottavo davanti al poleman K-Mag.
Quando mancano 5′ Ocon, Perez e Russell sono i primi tre. Bene anche Alonso con l’altra Alpine, Verstappen, Hamilton, Gasly su Alpha Tauri e Norris su McLaren.
In questi ultimi istanti le posizioni sembrano essere congelate.
Bandiera a scacchi! Ocon chiude davanti a Perez e Russell. Quarto Alo, quindi Mad Max, Lewis, Pierre, Schumi, Magnussen e Lando. Nessun movimento neppure per quanto concerne le Ferrari. Sainz è 11esimo e Leclerc 13esimo.
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