Lamborghini, utili da record: c’è però una pessima notizia

Vola il fatturato della Lamborghini, che sta mietendo primati su primati. Ma tutto questo sta portando anche a un record decisamente negativo.

La rivoluzione elettrica ormai sta coinvolgendo in pieno il mondo delle due e quattro ruote. Tutte le case automobilistiche stanno cambiando in maniera decisa i propri prodotti per arrivare nel giro di un decennio o quasi a un parco macchine completamente elettrificato. Ma per i marchi di lusso e quelli sportivi la transizione sarà ancora più lunga. Per chi ha fatto del sound dei propri motori termici uno stile inconfondibile sarà molto complicato avere lo stesso fascino con una motorizzazione completamente silenziosa o quasi. Vedi anche Lamborghini, che sta accelerando il processo di conversione, nonostante la deroga per i marchi sportivi, con la gamma che verrà resa totalmente ibrida entro il 2024.

Lamborghini (AdobeStock)
Lamborghini (AdobeStock)

Stephan Winkelmann, amministratore delegato della casa del toro, ha voluto dare un segnale forte già adesso, annunciando che la Lamborghini Aventador spinta da un propulsore V12 aspirato è uscita ufficialmente dalla produzione. Cosa che rappresenta il primo passo verso una svolta sempre più imminente. Infatti il manager tedesco in un’intervista ad Auto Express ha già annunciato che il primo modello 100% elettrico sarò anticipato al 2028 e sarà “più facile da usare quotidianamente” e che si tratterà di una quattro posti in configurazione 2+2 con due sole portiere. Quindi, come Ferrari con la Purosangue, continuerà sulla strada dei SUV, che sarà basato sulla piattaforma MLB Evo su cui sono nate già Audi Q7/Q8, Bentley Bentayga, Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg.

Lamborghini, ritardi record (come gli utili)

C’è da dire intanto però che la casa modenese è in un momento comunque molto florido. Con quasi 8.000 vendite già in programma per il 2022, la Lamborghini è destinata a far segnare un anno record. Tanto che se si desidera già oggi una nuova supercar del marchio, si dovrà aspettare fino al…2024. Sì, avete capito bene, un ritardo monstre.

Nello specifico sono state 7.430 le auto vendute nei primi nove mesi del 2022. Si tratta di un aumento del 6,8% rispetto allo scorso anno, che per inciso rappresenta l’anno migliore in assoluto per l’azienda con 8.405 vendite. E il fatturato ha raggiunto 1,93 miliardi di euro (+30,1% rispetto allo stesso periodo del 2021). Ma il problema è che ai ricavi record ora corrispondono anche ritardi da primato. Lamborghini infatti ha confermato che al momento c’è un arretrato di ordini di nuovi veicoli che si estende per 18 mesi, quindi a meno che non accada qualcosa di imprevedibilmente positivo, questo record è destinato a scendere proprio per questo motivo.

Il motivo dell’aumento dei profitto è dovuto all’aumento dei volumi e anche dalla crescita del fatturato medio per vettura, dovuto all’incremento delle personalizzazioni. Il mercato di riferimento continua a essere quello degli Stati Uniti (+8%), con la Huracán che con 2.378 unità consegnate ha fatto segnare il maggior incremento (11%) per una Lambo in un anno. La regina però rimane la Urus, che ha registrato 4.834 vendite da sola nel terzo trimestre del 2022, rappresentando ben oltre la metà delle vendite totali dell’azienda.

“Abbiamo un portafoglio di ordini che copre già il primo trimestre del 2024 e questo ci permette di lavorare con serenità, guardando in modo ponderato alle sfide che il futuro ci impone, come il prossimo passaggio all’ibrido dal 2023”, ha detto Winkelmann. Certo è che però questi ritardi potrebbero influire sui prossimi fatturati.

Gestione cookie