Ad Interlagos si è spezzato il lungo digiuno Mercedes, con il successo di Russell. Ma per il boss Wolff c’è stato un momento da brivido.
Vincitore della Sprint Race di sabato pomeriggio, poleman della domenica e trionfatore del vero e proprio gran premio, George Russell in quel del Brasile ha vissuto un weekend da sogno. Un’emozione dietro l’altra che ha scosso anche un freddo e compassato come lui. Uno che al suo primo colloquio per entrare in F1 si presentò in giacca e cravatta, con il computer nella valigetta, e una presentazione power point da mostrare al futuro boss.
“Continuo a ripensare a quella scena. E’ incredibile che sei anni dopo sia arrivato il suo primo successo“, le parole di giubilo di Toto Wolff, collegato a distanza dalla base della scuderia a Brackley.
Facilitato nella sua prima stagione con le Frecce d’Argento da una macchina non particolarmente competitiva, il driver di King’s Lynn ha potuto prendere le misure con la dovuta calma ad un impegno nettamente più gravoso di quello vissuto con la Williams. E non appena si è presentata l’occasione l’ha colta al volo.
Wolff rivela il particolare: ecco perché Russell ha rischiato
Eppure, per il 24enne si stava per concretizzare un risultato decisamente meno esaltante. A darne notizia, è stato il responsabile del muretto, tra i primi a congratularsi con l’inglese via videochiamata, per quello che in molti definiscono soltanto il primo passo di molti verso la coppa più prestigiosa, alla luce del suo notevole talento.
“A metà gara abbiamo notato che sulla sua monoposto c’era una perdita d’acqua“, ha confessato l’austriaco. “Non abbiamo voluto comunicarglielo, tuttavia eravamo molto preoccupati perché c’era il rischio che si fermasse a quattro giri dalla fine. Fortunatamente non è successo“.
Pericolo scampato, quindi. E doppietta assicurata. Qualcosa che si va indietro nel tempo fino allo scorso marzo, sembrava una chimera. Aiutata della direttiva TD039, la Mercedes è stata in grado di recuperare terreno e di tornare a calcare il podio con maggiore frequenza. E attualmente è terza a soli 19 punti dalla Ferrari.
Il sorpasso sembra alquanto improbabile, specialmente in caso di GP senza colpi di scena, ma nel box tedesco si respira voglia di non tradire le proprie ambizioni, con un atteggiamento di accettazione.
“Lo svantaggio non è poco“, ha riconosciuto il 50enne. “Per l’aggancio e il sorpasso dovrebbe esserci un ritiro dei nostri avversari”.
Siccome l’appetito vien mangiando, l’1-2 brasiliano ha in ogni caso spinto il team a crederci. “Concludere il campionato al secondo posto sarebbe fantastico. Soprattutto perché si tratta di un traguardo che a metà annata non ritenevo neppure pensabile. Mi farebbe piacere anche perché garantirebbe un bonus ai nostri dipendenti. E ovviamente ci sarebbe la soddisfazione sotto il profilo sportivo“.
Desideri a parte, il focus dell’equipe germanica, così come dell’intero gruppo è al Mondiale venturo, quando i protagonisti avranno ancora meno test a disposizione per verificare il valore del proprio progetto.
“Battere il Cavallino sarebbe un gran colpo. Però oggi la mia priorità è il 2023. La vittoria di Interlagos particolarmente importante in quest’ottica. Siamo tornati sulla buona strada”, ha infine evidenziato lo scaltro viennese.