Il rider australiano, Jack Miller, è stato tra i protagonisti della giornata di test valenciani. Ecco cosa ha dichiarato l’ex pilota Ducati.
Jack Miller ha lasciato la Ducati dopo quattro anni splendidi. Il pilota ha iniziato a correre a Townsville a cinque anni con il sogno di avere una carriera di altissimo profilo sulle due ruote. Dopo aver esordito sullo sterrato, nel 2009 iniziò a muovere i primi passi sulle moto da strada, prendendo parte alla classe 125 dei campionati australiani ASBK e MRRDA e vincendo il titolo in quest’ultimo. Sin da ragazzino Miller dimostrò di avere capacità velocistiche sopra la media.
A 15 anni si trasferì in Europa, partecipando ai campionati spagnoli e tedeschi, laureandosi campione nell’IDM 125 in Germania. A quel punto la strada verso la classe 125 iniziò ad essere spianata. Nel 2011, infatti, debuttò con una wild card in occasione della tappa del Sachsenring in sella ad un’Aprilia RSA 125 del team RZT Racing. In quella gara fu costretto al ritiro. Dal Gran Premio di San Marino, ad eccezione di Aragon, prese il posto di Péter Sebestyén nel team Caretta Technology. Da quel momento in avanti il centauro rimase stabilmente nella categoria minore. Dopo l’esperienza nella sua prima annata in sella alla KTM, nel 2012 fu ingaggiato dalla Honda. Conquistò un bel risultato, arrivando quarto al GP di Germania.
Jack Miller ha subito anche qualche infortunio, dando sempre il massimo in pista. Nel 2012 fu costretto a saltare diversi GP per un infortunio alla clavicola sinistra. Nel 2013 acquisì una maggiore costanza, chiudendo per la prima volta in tripla cifra, al settimo posto. Nel 2014 fu l’anno della consacrazione in Moto3 con le prime vittorie ed il secondo posto nella graduatoria mondiale. Jack è stato il primo ed uno dei pochissimi piloti nella storia del Motomondiale a passare dalla Moto3 direttamente alla MotoGP. La Honda si prese un bel rischio ma puntò sulla maturità e sulle capacità fisiche dell’australiano. Avendo una struttura già molto formata, Jack riuscì ad emergere anche in top class, nonostante avesse solo 20 anni.
Nella squadra satellite di Lucio Cecchinello, in sella ad una Honda RC213V-RS con specifiche Open, al fianco del compagno di squadra Cal Crutchlow ottenne un bottino di 15 punti. Nella stagione successiva, sempre alla guida di una Honda, riuscì a conquistare il primo successo nella classe regina, dominando il Gran Premio di Assen. Il trionfo catturò l’interesse di tante squadre al vertice. A soli 21 anni Jack dimostrò di avere la stoffa del predestinato. Dopo un solido 2017, condito da due secondi posti, la Ducati decise di ingaggiare il nativo di Townsville. Nel 2018 esordì sulla Desmosedici del team Pramac, al fianco di Pecco Bagnaia, con un decimo posto in Qatar. Nel GP successivo arrivò ai piedi del podio in Argentina, chiudendo la prima annata con la casa di Borgo Panigale al 13º posto con 91 punti.
Nell’anno successivo conquistò 5 podi, mandando un messaggio chiarissimo alla dirigenza italiana. La squadra corse ufficiale, dopo il titolo costruttori con la coppia Dovizioso – Petrucci, decise di promuovere la coppia Pramac. Le aspettative su Miller erano elevate, anche perché nel 2021 la moto italiana era diventata un bolide. A sorpresa, invece, emerse Bagnaia che aveva avuto risultati di basso profilo nei due anni nel team Pramac. Pecco sfidò Quartararo nel finale di stagione, vincendo quattro delle ultime sei gare. Il francese riuscì ad amministrare il vantaggio, festeggiando il suo primo riconoscimento iridato. Il 2022 sarebbe dovuto essere l’anno della svolta per Miller, ma è stato l’anno della consacrazione del suo giovane compagno di squadra. Pecco si è laureato campione del mondo, dopo una rimonta epica al rider della Yamaha, mentre Jack ha chiuse l’esperienza in Ducati con sole 3 vittorie in 4 anni (GP di Spagna a Jerez de la Frontera, Gran Premio in Francia sulla pista di Le Mans e GP del Giappone a Motegi).
Dopo i festeggiamenti nel weekend valenciano per la cavalcata di Bagnaia, Jack è saltato in sella alla KTM nella giornata di test, riportando ottime sensazioni. “E’ stato molto divertente. Il meteo era fantastico per fare un test. C’era un po’ di vento, ma comunque siamo riusciti a scendere in pista relativamente presto e a girare fino alla fine della sessione. Ho fatto molti giri, mi sono divertito a provare la moto nuova e a conoscere la squadra. E’ stata una buona giornata”, ha analizzato l’ex rider Ducati a Motorsport.com.
“Ad essere sincero, mi sono adattato più facilmente di quanto mi aspettassi. Dopo essere stato su un’altra moto per parecchio tempo, mi sono sentito abbastanza a mio agio fin dall’inizio e ho giocato con la moto per tutta la giornata. Alla fine mi sentivo relativamente a mio agio. Sono abbastanza soddisfatto di come abbiamo finito. Purtroppo non c’è stato un vero e proprio time attack, ho fatto il mio miglior tempo con una media ed una soft alla fine della giornata. Abbiamo dovuto togliere la media e mettere una soft per provare alcune cose. Mi sarebbe piaciuto fare un po’ di giri di ‘rabbia’, ma comunque sono contento del risultato. Mi sento davvero a mio agio e questo mi rende entusiasta per il prossimo anno”, ha concluso Miller.
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