Quartararo per niente felice dopo il test di Valencia, si aspettava di più dalla Yamaha: Meregalli ha provato a tranquillizzare il pilota.
Non è finito come Fabio Quartararo sognava il campionato MotoGP 2022. Dopo essere stato a lungo in testa alla classifica, nel finale si è visto superare e sconfiggere da Francesco Bagnaia. Una grande delusione per l’ormai ex campione in carica, che comunque si è meritato complimenti per ciò che è riuscito a fare con la sua Yamaha.
La M1 è indubbiamente una moto inferiore alla Ducati Desmosedici GP e il francese ha fatto quasi dei miracoli lottando per il titolo fino all’ultimo. A lui si può imputare poco di questa annata conclusa senza titolo. Non è stato esente da qualche errore (Assen e Phillip Island), però dei passi falsi ci possono stare e Pecco ha anche sbagliato più di lui.
Non ha avuto un pacchetto tecnico ideale e soprattutto in alcune gare è andato in sofferenza. Il motore è certamente un difetto del prototipo di Iwata, ma anche le gare bagnate lo sono. Vanno apportati un po’ di cambiamenti in vista del 2023.
Yamaha deve accontentare Quartararo: Meregalli è tranquillo
Quartararo per rinnovare il contratto fino al 2024 ha chiesto specifiche garanzie tecniche e Yamaha ha scelto di accontentarlo. Il reparto motoristico è stato rinforzato con l’arrivo di Luca Marmorini e di altri tecnici altamente competenti. A Misano un primo esemplare di nuovo motore aveva impressionato il pilota, però a Valencia qualcosa non ha funzionato. Né il propulsore né le novità a livello di telaio hanno dato i riscontri sperati.
Fabio è apparso un po’ preoccupato, ma Massimo Meregalli ha cercato di analizzare la situazione molto razionalmente e senza scoraggiarsi: “Ci aspettavamo di più dal motore in termini di velocità massima. Analizzeremo tutto – ha detto a MotoGP.com – per comprendere perché le prestazioni non fossero quelle che ci attendevamo. Crutchlow ha usato la stessa specifica a Jerez e mi ha detto che andava, anche se era un po’ aggressiva. Guarderemo il motore al banco. Abbiamo ancora una giornata di test in Giappone con il nostro collaudatore giapponese prima di Natale”.
Il team manager Yamaha ha cercato di tranquillizzare il pilota: “Non siamo preoccupati, dobbiamo solo capire il motivo di ciò che è successo. Rispetto alla versione portata a Misano, il propulsore era leggermente aggiornato. Non è il momento di essere preoccupati o delusi. All’85% questo sarà il motore del 2023, lasciamo che i nostri ingegneri capiscano tutto”.
Meregalli getta acqua sul fuoco. Normale che ci sia del disappunto per come è andato il test a Valencia, ma al tempo stesso c’è tempo per rimediare. Per il primo test ufficiale del 2023 a Sepang (Malesia) la Yamaha vuole arrivare preparata, con una M1 più veloce.